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Colle Sant’Elia escluso dal bando per la realizzazione di un parco fotovoltaico. L’assessore Spanedda: “il ministero ha preso atto delle nostre ragioni”. 

Cagliari, 29 Lug 2025 - “L’esclusione del Colle di Sant’Elia dalla procedura nazionale per la concessione di aree militari per l’installazione di impianti di energia rinnovabile è un risultato importante per la Sardegna. Il Ministero della Difesa ha preso atto delle nostre ragioni: quell’area non può essere né venduta, né ceduta in concessione perché, secondo lo Statuto sardo, è già patrimonio della Regione. Lo è per legge e non per gentile concessione”. 

Lo afferma l’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica Francesco Spanedda, commentando la nota ufficiale del Ministero della Difesa che ha comunicato l’esclusione dalla procedura di valorizzazione, tramite Difesa Servizi S.p.A., del colle di Sant’Elia, dove era prevista la realizzazione di un parco fotovoltaico. 

“Lo avevamo scritto nero su bianco nella nota inviata settimane fa a Difesa Servizi S.p.A.: quel terreno è incluso fin dal 2008 negli elenchi dei beni dichiarati immediatamente dismissibili e già destinati al trasferimento alla Regione in virtù dell’articolo 14 dello Statuto. Non solo, la legge regionale 20/2024 lo classifica come area non idonea alla trasformazione per impianti FER e il Piano Paesaggistico Regionale vi impone vincoli stringenti di tutela. Non c’era spazio per equivoci”, prosegue l'assessore. 

“Questa vicenda ha un valore che va oltre il singolo lotto. Dimostra che la Regione è titolata ad agire con determinazione e fondatezza giuridica e quando accade lo Stato è chiamato a fermarsi. Continueremo su questa strada: l'energia rinnovabile deve trovare posto in altri tipi di aree e non può violare lo Statuto, cancellare il paesaggio, né ignorare la volontà delle comunità. Il Colle di Sant’Elia resta patrimonio di tutti i sardi”, conclude Spanedda. Com

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