Arbus (Su), 29 Lug 2025 – A conclusione di un’attività d’indagine avviata dai Carabinieri del Posto Fisso di Torre dei Corsari, sono stati deferiti in stato di libertà due uomini ritenuti responsabili di gravi violazioni alle normative vigenti in materia venatoria.
Si tratta di un 46enne operaio originario di San Gavino Monreale, e di un 55enne allevatore arburese. L’indagine ha avuto origine da un controllo effettuato nelle prime ore del mattino, intorno alle ore 01:15, in località Sa Caddàia, nel territorio di Arbus.
In quell’occasione, i due sono stati sorpresi dai militari mentre erano intenti a compiere una battuta di caccia in periodo di divieto generale, facendo uso di un fucile semiautomatico Benelli M1 Super 90 e munizionamento “spezzato”, espressamente vietato nella caccia agli ungulati (cinghiale, cervo, daino, capriolo, stambecco, muflone, camoscio alpino e camoscio).
Nel corso dell’intervento, i militari hanno rinvenuto all’interno del cassone di un autoveicolo Nissan Navara, di proprietà dell’operaio, i corpi già abbattuti di un daino e di un cinghiale adulto, entrambi occultati. Pertanto le carcasse degli animali, il fucile e il relativo munizionamento sono stati sottoposti a sequestro.
I reati contestati ai due indagati comprendono l’abbattimento, cattura o detenzione di mammiferi particolarmente protetti, l’esercizio della caccia in periodo di divieto generale e l’uso di munizionamento non consentito, in violazione delle disposizioni nazionali e regionali a tutela della fauna selvatica.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri per la salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico. L’Arma continuerà a garantire un’attenta vigilanza in materia venatoria, anche attraverso servizi mirati nelle aree maggiormente esposte a fenomeni di bracconaggio, a tutela della legalità e dell’equilibrio naturale dei territori.
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