New York, 29 Lug 2025 - Il corpo del killer lungo il corridoio e un fucile semiautomatico Ar-15 sporco di sangue: è questa l'ultima immagine di Shane Tamura, 27 anni, di Las Vegas. Voleva fare una strage e ci è riuscito. Alle 18.30, nell'ora di punta dell'uscita dagli uffici, l'ex giocatore canadese di football si è diretto verso un grattacielo di Park Avenue, nel cuore di Manhattan, una zona presidiata dalla polizia, stringendo in mano il fucile. È riuscito a entrare nella lobby affollata del grattacielo che ospita gli uffici di Blackstone, una delle compagnie di investimenti più grandi al mondo, il quartier generale della National Football League (NFL), Deutsche Bank, JP Morgan e il Consolato d'Irlanda.
Tamura ha sparato e ucciso il poliziotto che presidiava l'ingresso - la vittima è un agente di 36 anni, sposato che tra un mese sarebbe diventato padre - prima di salire in ascensore al trentatreesimo piano del grattacielo, dove si trovano, tra gli altri, gli uffici della Rudin Management, la società proprietaria dell'edificio. L'ex giocatore ha sparato ancora, uccidendo altre quattro persone e ferendone gravemente sei, poi si è tolto la vita. Al momento la polizia non è riuscita a trovare un movente.
Tamura, residente appunto in Nevada, ha attraversato in auto il Colorado il 26 luglio, il Nebraska il 27 luglio, il New Jersey prima di arrivare a Manhattan. Poi ha parcheggiato la sua Bmw nera su Park Avenue ed è sceso armato. Le telecamere di sicurezza della zona lo hanno ripreso: occhiali scuri, sneaker, pantaloni neri, giacca blu e camicia azzurra e nella mano destra il fucile Ar-15. Tamura aveva un regolare porto d'armi ottenuto in Nevada, e con scadenza 2027, ma aveva portato con sé il fucile in modo illegale, perché nello Stato di New York è vietato girare con quel tipo di arma. Nello specifico si tratta di un Palmetto State Armory Ar-15, fucile automatico d'assalto a basso costo e facilmente reperibile, a cui l'ex giocatore avrebbe apportato alcune modifiche per aumentarne la potenza di fuoco. All'interno della vettura, gli agenti hanno trovato una custodia per fucile con proiettili, un revolver carico, munizioni e caricatori, oltre a uno zaino e dei farmaci. Non c'erano esplosivi.
Tra le vittime, oltre al poliziotto originario del Bangladesh, Didarul Islam, che aveva prestato servizio come agente di polizia a New York City per 3 anni e mezzo, ci sarebbero due uomini e una donna. “Una sesta persona versa in condizioni critiche” ha fatto sapere il sindaco di New York, Eric Adams. “Abbiamo perso quattro anime in un nuovo atto di violenza insensata” ha continuato il primo cittadino durante una conferenza stampa, escludendo dalla conta l'aggressore.
Comments are closed.