Cagliari, 27 Lug 2025 - “Valorizzare il lavoro artigiano significa tutelare il territorio, rafforzare la coesione sociale e costruire futuro”: è questo il messaggio di ieri al centro dell’intervento della presidente della Regione Sardegna nel corso del convegno della Cna Sardegna.
Nel suo discorso, la presidente ha sottolineato la necessità di superare una narrazione che si limita a descrivere le criticità, senza offrire una visione. “Raccontare solo la crisi senza indicare una prospettiva – ha dichiarato – significa fallire nel nostro ruolo. Dobbiamo accompagnare alle difficoltà la capacità di immaginare una direzione, un orizzonte possibile”.
La centralità della formazione e della connessione tra istruzione e mondo del lavoro è stata indicata come uno dei pilastri per costruire futuro. La presidente ha ribadito come non abbia senso pretendere che i giovani restino a tutti i costi, ma piuttosto che sia necessario creare le condizioni per farli tornare. “Il vero tema è cosa trovano quando rientrano: dobbiamo lavorare perché le competenze acquisite fuori possano essere valorizzate qui”.
Altro punto centrale, il tema dell’innovazione e della trasformazione digitale, a partire dalla pubblica amministrazione, che deve essere la prima a cambiare per rendere credibili i processi che promuove. “Non possiamo parlare di innovazione se i nostri sistemi sono ancora obsoleti. Stiamo lavorando per invertire la rotta, nonostante le difficoltà”.
Nel passaggio dedicato alle imprese, la presidente ha evidenziato come la fragilità delle realtà artigiane non dipenda tanto dal fatturato, quanto dalla mancanza di strumenti per sostenere il capitale circolante. La Regione, ha ribadito, deve sostenere la cultura d’impresa e offrire strumenti finanziari adeguati alla struttura delle micro e piccole imprese del territorio.
Grande attenzione anche al tema dell’autoimprenditorialità giovanile. “I ragazzi e le ragazze devono essere messi in condizione di vedere un futuro nella propria terra. Aiutarli a immaginare percorsi imprenditoriali significa rafforzare anche lo spirito con cui entrano nel mondo del lavoro: più vicini all’impresa, più consapevoli del valore collettivo della produttività”.
In chiusura, la presidente ha indicato il ruolo strategico delle partecipate regionali come potenziali campioni di filiera, in grado di generare massa critica, attrarre giovani, costruire reti di competenze e rafforzare l’intero sistema produttivo isolano. “Non è una sfida facile, ma è una sfida possibile. E possiamo vincerla solo insieme”, ha concluso Todde. Com
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