Cagliari, 25 Lug 2025 - La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha incontrato ieri a Villa Devoto, insieme all’assessora della Cultura Ilaria Portas, all’assessore del Turismo Franco Cuccureddu e alla professoressa Giuseppa Tanda, i sindaci dei Comuni interessati dal progetto “Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna”, recentemente riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. All’incontro erano presenti anche i primi cittadini dei territori i cui siti sono rimasti fuori dal riconoscimento. L’incontro ha infatti avuto al centro la necessità di costruire una strategia inclusiva e condivisa tra tutte le realtà coinvolte.
«Ci tenevo davvero tanto a rivedervi, soprattutto dopo il passaggio a Parigi», ha esordito la presidente Todde. «Appena conclusa quella fase, non vedevo l’ora di trovarci per mettere a terra il progetto e lavorare concretamente perché questo riconoscimento non sia solo un titolo formale, ma un’occasione di trasformazione reale, capace di cambiare la percezione del nostro patrimonio».
La presidente ha ribadito che il progetto riguarda tutti i 26 componenti e che la Regione intende garantire pari dignità, strumenti e risorse anche ai Comuni inizialmente esclusi dal riconoscimento, secondo una procedura già prevista in sede UNESCO e adottata in altri contesti internazionali.
«Per me non esistono territori “entrati” e altri “rimasti fuori”. È fondamentale che risorse, fondazione e attività ruotino sin da subito attorno a tutti i soggetti coinvolti, per garantire pari passo, pari risorse, pari strumenti».
Un’attenzione particolare è stata riservata al tema della mobilità e dell’accessibilità tra i siti: «Ho già parlato con l’assessora dei Trasporti. È indispensabile garantire collegamenti efficienti tra i siti: oggi è spesso impossibile spostarsi da un sito all’altro con i mezzi pubblici. Questo è un limite che dobbiamo trasformare in opportunità, creando occupazione e attrattività per un turismo culturale sempre più richiesto», ha dichiarato la presidente.
Concludendo l’incontro, la presidente ha annunciato che la fondazione che nascerà per supportare il progetto sarà incardinata in seno alla Presidenza della Regione e sarà aperta alla collaborazione di tutti gli assessorati competenti: «Il mio compito sarà darvi strumenti, risorse e supporto. Monitoreremo insieme i rapporti con l’Unesco e costruiremo un’identità condivisa, anche attraverso la comunicazione istituzionale. Il riconoscimento Unesco è stato anche un successo geopolitico: l’Italia oggi è il Paese con più siti al mondo, anche grazie a questo progetto. Ora abbiamo il dovere di costruire, insieme». Com
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