Cagliari, 23 Lug 2025 – Il personale della Polizia di Stato, nella serata di ieri, ha concluso un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari culminata nell'esecuzione delle misure di custodia cautelare nei confronti di sei persone accusate per le ipotesi di reato di atti persecutori, incendio doloso, concorrenza sleale e traffico di sostanze stupefacenti.
L'indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, è stata avviata a seguito di alcuni episodi di violenza e minaccia ai danni dei titolari delle attività commerciali nella zona centrale di Cagliari. Infatti, un grave episodio di aggressione ai danni del gestore di una pizzeria del centro della città metropolitana del Sud Sardegna, ha rappresentato il punto di partenza per l’attività investigativa che ha rivelato una serie di atti persecutori e intimidatori posti in essere dai principali indagati, soci e dipendenti di una pizzeria, per cercare di danneggiare il libero esercizio dell’attività commerciale dei vicini concorrenti nel tentativo di indurli a cessare l’esercizio della propria attività commerciale.
Gli elementi raccolti hanno consentito di accertare le presunte responsabilità dirette degli indagati nella realizzazione di una moltitudine di atti prevaricatori, ma anche di individuarli quali mandanti di gravi episodi incendiari tra cui l’incendio doloso di tre autovetture appartenenti alle vittime.
Pertanto le indagini hanno consentito di delineare aspetti criminosi con connotazioni che per gravità e modalità esecutive sono parsi simili a quelle tipiche di ambienti criminali delle associazioni di tipo mafioso.
Oltre a ciò, le attività investigative hanno consentito d’accertare le presunte responsabilità di alcuni degli indagati in un fiorente traffico di sostanze stupefacenti che alimentavano il mercato cittadino secondo un collaudato sistema di consegne a domicilio.
Pertanto, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, gli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile hanno eseguito le misure cautelari disposte dal Gip ed in particolare la custodia in carcere per i due principali indagati, tre provvedimenti coercitivi degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e l'obbligo di dimora per uno degli indagati.
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