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Massicci attacchi su Kiev, Dnipro e Kharkiv. Trump, il presidente mentalmente instabile con tendenze senili cambia di nuovo idea e afferma: “Niente armi a lungo raggio per l’Ucraina”.

Kiev, 16 Lug 2025 - Un massiccio attacco con droni è stato condotto nella notte dalle forze armate russe contro diverse città dell'Ucraina. Almeno 11 le persone che sono rimaste ferite. Lo riporta il Kyiv Independent. La città nordorientale di Kharkiv è stata oggetto di un intenso fuoco nemico, ha riferito il governatore regionale Oleh Syniehubov, spiegando che si sono verificate almeno 17 esplosioni in soli 20 minuti. Almeno tre persone sono rimaste ferite a Kharkiv, dove è scoppiato un grande incendio.
Anche la città di Kryvi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, è stata presa di mira da un massiccio attacco di 28 droni Shahed. Oleksandr Vikul, capo dell'amministrazione militare della città, ha segnalato interruzioni di corrente su larga scala e la distruzione di un impianto industriale. Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito ed è ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
Ventotto droni russi hanno preso di mira la regione di Vinnytsia (centro-occidentale), colpendo in particolare impianti industriali, ha dichiarato su Facebook Natalya Zabolotna, funzionaria dell'amministrazione militare locale. Sette persone sono rimaste ferite, due delle quali hanno riportato "gravi ustioni", ha aggiunto.

"Gli americani hanno già inviato molto, hanno già fatto molto, più siamo a collaborare meglio è. Adesso l'importante è arrivare alla pace". Lo ha dichiarato in un punto stampa a Washington il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, praticamente disteso sotto i piedi del pregiudicato presidente americano, commentando le parole dell'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Kaja Kallas, sulla vendita delle armi americane a Kiev.

“Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non dovrebbe prendere di mira Mosca”, ha detto Trump rispondendo alle domande dei giornalisti, aggiungendo che per ora non sta valutando l'invio di missili a lungo raggio per Ucraina.

"La Russia sta usando armi chimiche in Ucraina. Sono informazioni provenienti dall'intelligence olandese e tedesca, secondo cui questi attacchi si stanno intensificando, e in realtà sono anche fonti pubbliche. E' stato anche sorprendente per me sentire che dall'inizio dell'invasione su larga scala nel 2022 la Russia ha effettuato più di 9000 attacchi con armi chimiche contro l'Ucraina e le sue truppe. Quindi è piuttosto significativo". Lo afferma l'Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri. "Dato che i servizi segreti affermano che la situazione si sta intensificando, penso che sia di grande, grande preoccupazione. Di nuovo, dimostra che la Russia vuole causare più dolore e sofferenza possibile affinché l'Ucraina si arrenda", aggiunge.

L’asservimento a Mosca di tre statarelli europei come al solito bloccato ogni iniziativa contro il paese governato da un criminale di guerra. Infatti, il primo ministro slovacco, Robert Fico, ha pubblicato sul proprio profilo facebook la lettera ricevuta dalla Commissione europea per convincere la Slovacchia a votare a favore del 18° pacchetto di sanzioni promosso contro Mosca.

"Il rappresentante della Slovacchia ha ricevuto istruzioni per chiedere oggi il rinvio del voto sul 18° pacchetto sanzionatorio", ha scritto sul proprio profilo facebook Robert Fico.
Il primo ministro slovacco ha ribadito la sua opposizione alla proposta "imbecille" di vietare le importazioni di gas russo dal 2028, affermando però di essere pronto a negoziare ulteriori garanzie per far funzionare la proposta per la Slovacchia, rappresentando che "la soluzione migliore" sarebbe quella di concedere un'eccezione per continuare l'attuale contratto di fornitura di gas fino alla sua scadenza prevista nel 2034.
Il Financial Times ha interpretato male i commenti di Donald Trump a Volodymyr Zelensky: le sue dichiarazioni sono state prese fuori dal contesto. Lo afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. “Il presidente Trump stava semplicemente ponendo una domanda, non incoraggiando ulteriori morti”, ha aggiunto. Il Financial Times ha riportato che Trump ha chiesto a Zelensky se l'Ucraina poteva colpire Mosca e San Pietroburgo.

Tre Stati membri dell'Unione europea si oppongono al 18esimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, principalmente a un tetto massimo al prezzo più basso per le esportazioni di petrolio russo, costringendo Bruxelles a cercare "soluzioni innovative": lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Ue.
"Uno degli elementi chiave del pacchetto di sanzioni è l'abbassamento del tetto massimo al prezzo del petrolio. Finora non c'è stato un consenso. Senza entrare nei dettagli, tre Paesi in particolare si sono opposti. Stiamo lavorando per trovare soluzioni innovative che ci permettano di abbassare il tetto massimo al prezzo", ha dichiarato Rasmussen ai giornalisti prima della riunione del Consiglio Affari Esteri dell'Ue a Bruxelles.
La Slovacchia ha ostacolato gli sforzi dell'Unione Europea per adottare un nuovo ciclo di sanzioni contro la Russia la scorsa settimana. Il pacchetto include restrizioni sul gasdotto Nord Stream, sulle banche russe, un tetto massimo al prezzo più basso del greggio e il divieto sulle importazioni di energia dalla Russia. A giugno, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dichiarò che l'esecutivo dell'Ue aveva proposto di abbassare il tetto massimo del prezzo per le esportazioni di petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile. La discussione fu sospesa a causa del timore che le tensioni in Medio Oriente avrebbero fatto salire i prezzi del greggio.
La Russia ha messo in guardia l'Occidente dal commettere un grave errore cercando di eliminare gradualmente le importazioni di energia russa. Mosca afferma che coloro che si rifiutano di acquistare petrolio e gas russi saranno costretti a importarli a prezzi più elevati tramite intermediari.

Infine come scritto prima il primo cittadino Usa ha cambiato di nuovo idea su criminale russo e afferma: Infatti il presidente americano Donald Trump ha ribadito in una conversazione con la Bbc britannica la sua delusione verso il collega russo Vladimir Putin per la prosecuzione della guerra in Ucraina, ma ha aggiunto di non essere ancora pronto a una rottura. "Sono deluso, ma non ho chiuso con lui", ha detto Trump; "ma sono deluso", ha insistito. Pressato a spiegare come intende mettere fine a quello che lui stesso definisce "il bagno di sangue" della guerra russa ucraina, la risposta à stata: "Ci stiamo lavorando". 

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