Gaza, 15 Lug 2025 – Altri sei palestinesi uccisi da un attacco israeliano a Gaza City. Fonti dell'ospedale Al-Shifa affermano che le vittime sono state uccise da un attacco aereo israeliano contro le tende degli sfollati nel quartiere di Remal, a ovest di Gaza City.
Il Ministro degli Affari Esteri dell'Egitto Badr Abdelatty, a Bruxelles per la ministerialeUe-vicinato meridionale, non vede "nessun segnale" dell'attuazione dell'accordo fra Ue e Israele sulla consegna degli aiuti umanitari a Gaza. "La situazione su campo "è orribile". "Ogni giorno ci sono oltre 100 persone uccise a Gazasolo perché vogliono ricevere gli aiuti, è una vergogna per tutti noi, siamo qui per parlare chiaro e dire ai nostri amici europei cosa accade sul campo".
I team di Medici Senza Frontiere (Msf) stanno assistendo a un aumento rapido e senza precedenti di malnutrizione acuta tra la popolazione di Gaza.
Nelle cliniche Msf di Al-Mawasi, nel sud della Striscia, e di Gaza City, nel nord, i team stanno registrando il più alto numero di casi di malnutrizione mai osservato da Msf nella Striscia.
Oltre 700 donne incinte e in fase di allattamento e quasi 500 bambini affetti da malnutrizione severa e moderata, sono attualmente in cura nei centri di alimentazione terapeutica ambulatoriale in entrambe le cliniche. Solo nella clinica di Gaza City, i casi sono quasi quadruplicati in meno di 2 mesi: da 293 a maggio a 983 all'inizio di luglio. Tra questi, 326 sono bambini di età compresa tra i 6 e i 23 mesi.
‘’È la prima volta che assistiamo a un numero così alto di casi di malnutrizione a Gaza. La fame a cui è costretta la popolazione è intenzionale: potrebbe finire domani se solo le autorità israeliane permettessero l'ingresso di cibo su larga scala'', dichiara Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di Msf a Gaza.
Oggi i ministri degli Esteri dell'UE discuteranno una serie di possibili misure contro Israele per punire le violazioni dei diritti umani a Gaza, ma con scarse possibilità di arrivare a una decisione concreta, dicono fonti diplomatiche a Bruxelles.
Una relazione della Commissione europea, presentata ai 27 membri dell'UE alla fine di giugno, rileva che Israele ha violato l'articolo 2 dell'accordo di associazione con l'UE, relativo al rispetto dei diritti umani. Di conseguenza, l'Alta rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas, ha preparato un elenco di possibili opzioni: la sospensione dell'intero accordo, il divieto di esportazione dai territori palestinesi occupati, una revisione della politica dei visti o persino la sospensione della parte commerciale dell'accordo di associazione. Tuttavia, secondo diversi diplomatici europei, è improbabile che i ministri prendano una decisione, e tanto meno che discutano i dettagli di queste misure.
Kallas ha annunciato la scorsa settimana un accordo con Israele che dovrebbe consentire l'invio di maggiori aiuti umanitari a Gaza. Per alcuni Paesi, questo presunto miglioramento sul campo, che deve ancora essere verificato, taglia fuori ogni prospettiva di sanzioni contro Israele, almeno nell'immediato futuro. "Sono certo che nessuna (misura) verrà adottata dagli Stati membri", ha assicurato lunedì a Bruxelles il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, rispondendo all'invito di Kallas a un incontro con i funzionari regionali di Egitto, Palestina e Siria.
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