Cagliari/Roma, 10 Lug 2025 – La progressiva moltiplicazione dei casi di dermatite nodulare bovina in Sardegna impone un intervento immediato, coordinato e trasparente. L’isola rischia oggi di essere l’unica regione coinvolta da un provvedimento sanitario che, se mal gestito, potrebbe determinare un isolamento di fatto del comparto zootecnico, come già accaduto nel passato con la peste suina africana. Una situazione inaccettabile e che va evitata con l’impegno del governo innanzitutto, per un sistema produttivo già messo a dura prova.
Serve un approccio coordinato in Sardegna che garantisca un sistema di controllo delle procedure che devono essere poste in essere in piena sicurezza da parte degli operatori.
Chiediamo al Governo e al Ministero dell’Agricoltura di: Mettere in atto una strategia nazionale che punti al contenimento, alla zonizzazione e alla sorveglianza attiva, evitando decisioni che compromettano l’intera filiera sarda e che prevenga il rischio di chiusura totale della Sardegna.
Affrontare con trasparenza il nodo della vaccinazione: ad oggi è l’unica strategia autorizzata in Europa e in Italia. È necessario chiarire i dubbi che emergono tra gli operatori, ma nello stesso tempo garantire ristori certi per ogni effetto conseguente, inclusa la possibile riduzione produttiva dei capi vaccinati.
Attivare una sperimentazione operativa controllata per verificare se la vaccinazione in mandrie con casi attivi possa garantire protezione efficace, oppure se – come indicato in letteratura – sia inevitabile una procedura di abbattimento estesa e non limitata al solo capo infetto.
Assicurare il pieno sostegno economico agli allevatori, sia attraverso ristori diretti che misure di compensazione sui mercati. Al momento non vi è alcun segnale concreto da parte del Ministero, a differenza di quanto avvenuto per altre patologie in altre aree del Paese.
Bene hanno fatto i presidenti delle commissioni regionali sanità e agricoltura ad avviare le audizioni del sistema istituzionale, sanitario e agricolo per una condivisione trasparente di problematiche e soluzioni. Così deve fare il Governo.
La Sardegna non può essere lasciata sola, né sul piano sanitario né su quello economico. Serve un approccio coordinato, con regole chiare e il coinvolgimento delle autorità regionali, sanitarie e delle rappresentanze del mondo agricolo. Com
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