Cagliari, 11 Lug 2025 - La Giunta regionale ha approvato i criteri che definiscono le modalità di accesso al contributo economico destinato alle donne in procinto di partorire risiedenti nelle isole minori e più in generale, a tutte le donne che risiedono in comuni del territorio regionale da cui il punto nascita più vicino non è raggiungibile entro le tempistiche previste dalla normativa, ovvero oltre i 60 minuti. I requisiti di accesso al contributo economico, pari a 1500 euro a testa, sono stati ridefiniti nell’ultima legge di Stabilità regionale includendo nella fruizione del beneficio anche le donne risiedenti nelle isole minori e nelle zone particolarmente disagiate.
“La Giunta ha specificato, in particolare, la metodologia da adottare per l’individuazione dei comuni inclusi nel perimetro del beneficio”, spiega l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi. “Il tempo indicativo di 60 minuti per le reti tempo-dipendenti può essere considerato quale limite di percorrenza, dal Comune di residenza delle partorienti al punto nascita più prossimo, oltre il quale vengono classificati i comuni di residenza delle aventi diritto ad accedere al contributo. Tale limite discende dal Decreto Ministeriale 70, che definisce gli standard dell’assistenza ospedaliera”.
“Con questo provvedimento si è voluto compensare le difficoltà e i costi sostenuti dalle partorienti, riducendo le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari”, ha concluso Bartolazzi.
La metodologia da adottare per l’individuazione dei comuni, dovrà basarsi su tecniche oggettive di misurazione, facendo specifico riferimento all’utilizzo delle più aggiornate matrici origine-destinazione ISTAT relative a distanze e tempi di percorrenza tra i comuni regionali. I comuni saranno individuati con successivo decreto Assessoriale, che definirà anche tempi, modalità e procedure per la richiesta di accesso e l'erogazione del contributo.
Per accedere al contributo, le beneficiarie dovranno soddisfare due requisiti principali: Residenza da almeno 12 mesi, antecedenti al parto, in uno dei comuni che saranno individuati tramite apposito decreto dell’Assessore; Aver partorito in un punto nascita del Servizio Sanitario Regionale, a prescindere dall’esito anche nel caso di interruzione di gravidanza dopo il 180° giorno dall’inizio della gestazione presso una struttura del Servizio Sanitario Regionale.
La misura del contributo è determinata in 1.500 euro per ciascuna avente diritto, con priorità in ordine alla data dell’evento, e sarà erogato in forma forfettaria, fino a esaurimento del fondo e senza obbligo di rendicontazione. Com
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