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Osservatorio sul trasporto delle merci, proposta di legge dei Riformatori sardi.

Cagliari, 1 Lug 2025 - Il settore del trasporto delle merci, che comprende oltre 1500 aziende e 4mila addetti, è in difficoltà e paga gli svantaggi legati all’insularità per la movimentazione delle merci da e per la Sardegna: tempi più lunghi, posti limitati sulle navi, necessità di un maggior approvvigionamento delle merci con stoccaggio in magazzini dedicati e, non ultimo, l’inserimento del sistema Ets, legata alla carbon tax, che si riversa sulle imprese sarde e, infine, sui consumatori. Sono alcuni degli elementi emersi durante la conferenza stampa, organizzata dai Riformatori sardi, per presentare la proposta di legge sull’istituzione dell’Osservatorio regionale delle Merci (O.R.ME). Un’iniziativa, fortemente voluta dal partito, da sempre in prima linea per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione e a livello europeo, che ha l’obiettivo di “dotare la Sardegna di uno strumento capace di monitorare, analizzare e supportare le politiche regionali in materia di trasporto e logistica delle merci”. Dati fondamentali senza i quali non è possibile proporre soluzioni a sostegno di un settore, ha spiegato il capogruppo Umberto Ticca, “per troppi anni lasciato a se stesso”. E’ uno strumento importante che non porta soluzioni, ha proseguito, ma che analizza il settore e le sue difficoltà attraverso i dati e che “mettiamo a disposizione di questa maggioranza”.

Il trasporto delle merci, ha spiegato Massimiliano Manca, ingegnere esperto di logistica, è sempre stato la cenerentola del settore trasporti e invece rappresenta un settore strategico sia per le aziende sia per i consumatori. “E’ una proposta di legge importante che analizza uno dei settori che risente maggiormente della condizione di insularità della Sardegna”, ha detto Michele Cossa, responsabile Insularità dei Riformatori sardi, che nella scorsa legislatura ha presieduto la Commissione speciale per l’insularità del Consiglio regionale, che ha raggiunto, tre anni fa, l’obiettivo di far inserire i principio di insularità nell’articolo 119 della Costituzione italiana: “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità”. Ma in questi tre anni, ha aggiunto, “non è stato fatto quasi nulla” per affrontare il tema dell’insularità a livello nazionale ed europeo. “Si tratta di un tema che non può essere affrontato a pezzi e richiede un approccio globale, sistemico, che abbracci tutti gli aspetti del problema. L'insularità – ha detto Cossa - è una condizione che determina una serie di problemi che devono essere affrontati globalmente”. Questa proposta di legge ha tre obiettivi fondamentali, ha proseguito: consentire alla Regione di elaborare politiche per affrontare il tema del trasporto delle merci, realizzare le condizioni per concordare con gli operatori le cose da fare e parlare con il Governo. “Se non abbiamo dati di che cosa andiamo a parlare con il Governo?”, ha detto Cossa, aggiungendo che se “non si governano i processi, alla fine vige la legge del più forte” e a soccombere “sono i più deboli: gli operatori più piccoli e, soprattutto, i consumatori”. Critico sull’azione della Regione per quanto riguarda il settore del trasporto merci il segretario regionale dei Riformatori sardi, Aldo Salaris, che ha parlato di “mancanza di prospettiva”.

La proposta di legge, composta da otto articoli, prevede una spesa di 300mila euro. Le attività iniziali dell’O.R.ME saranno quella di istituire un'anagrafe degli operatori della logistica e del trasporto, comprensiva di vettori, terzisti, padroncini, operatori dell'handling e strutture nodali quali porti, retroporti, centri di distribuzione e transit point; suddividere l'anagrafe per cluster merceologici e settori di operatività; analizzare le relazioni tra gli operatori, la stagionalità dei flussi e i fenomeni di terziarizzazione e subvezione e analizzare l'offerta di cabotaggio, con riferimento alle flotte disponibili e alla capacità effettiva di trasporto nelle diverse stagioni.  Faranno parte dell’Osservatorio, è scritto nel testo, gli assessorati regionali dei Trasporti e del Commercio, tre rappresentanti delle organizzazioni del settore della logistica e dei trasporti maggiormente rappresentative e saranno supportati da una struttura tecnica operativa, composta da personale regionali e da esperti del settore. Com

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