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California, dilaga la protesta. Trump: “Sono animali”. A Guantanamo 9mila immigrati, anche italiani.

Cagliari, 11 Giu 2025 - La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha imposto il coprifuoco in un'area del centro città, dopo giorni di intense proteste contro i raid dell'ICE, che hanno causato scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, vandalismi e alcuni saccheggi, in particolare a tarda notte e nelle prime ore del mattino. Il coprifuoco inizierà alle 20:00 ora locale di martedì, durerà fino alle 6:00 ora locale di mercoledì e riguarderà un'area di circa 2,5 chilometri quadrati nel centro della città.
La sindaca ha anche chiesto all'amministrazione Trump di far cessare i raid che hanno innescato la protesta.

Il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha avvertito che l'intervento militare federale a Los Angeles segna l'inizio di un'iniziativa molto più ampia da parte del presidente Usa, Donald Trump, per sovvertire le norme politiche e culturali al centro della democrazia nazionale. In un discorso pronunciato ieri in prima serata, e chiaramente rivolto a un pubblico nazionale, il potenziale candidato democratico alla presidenza del 2028 ha affermato che l'arrivo della Guardia Nazionale e delle truppe dei Marines in città non è semplicemente finalizzato a sedare le proteste seguite a una serie di retate tra gli immigrati da parte delle autorità federali. Secondo Newsom, impegnato da giorni nel braccio di ferro anche legale con Trump, afferma che l'iniziativa di Washington fa parte della "guerra" calcolata del presidente americano, volta a sovvertire le fondamenta della società e concentrare il potere alla Casa Bianca. "La California potrebbe essere la prima, ma chiaramente non finirà qui. Toccherà ad altri Stati dopo", ha avvertito Newsom in tv, seduto davanti alle bandiere degli Stati Uniti e della California. "La democrazia è sotto attacco davanti ai nostri occhi. Questo momento che temevamo è arrivato", ha ammonito.

Donald Trump sta usando Los Angeles "come un esperimento", per vedere "fino a dove può spingersi nel violare la legge". Lo ha affermato infatti in un'intervista pubblicata su Repubblica, la sindaca della metropoli californiana, Karen Bass, nel mezzo del braccio di ferro col presidente Usa. "Donald Trump sta usando la nostra città come un esperimento, per vedere fino a dove può spingersi nel violare la legge. Se sfonda qui, potrà farlo in tutto il Paese", ha detto Bass, che ha imposto il coprifuoco in aree della città per fermare le proteste violente che sono cominciate in seguito ai raid anti-immigrazione ordinati dall'Amminsitrazione Trump. Un altro obiettivo, secondo Bass, è "anche rovinare la nostra economia, perché sa che molti settori chiave dipendono dal lavoro degli immigrati. Così danneggia le persone, le famiglie e la nostra amministrazione".

Almeno 378 persone sono state arrestate negli ultimi quattro giorni, ha dichiarato il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Jim McDonnell. Il sindaco ha specificato che una ventina di negozi sono stati saccheggiati da quando sono esplosi i disordini. Intanto un giudice federale ha respinto la richiesta della California di un'ordinanza restrittiva immediata che impedirebbe temporaneamente all'amministrazione Trump di utilizzare i Marines e la Guardia Nazionale per far rispettare le leggi dello Stato, comprese quelle sull'immigrazione. 

Il giudice distrettuale senior Charles R. Breyer ha fissato un'udienza per giovedì. Alcuni esperti militari, interpellati dal Los Angeles Times, hanno sollevato preoccupazioni pratiche riguardo ai parametri poco chiari dell'obiettivo dei Marines. Avvertono inoltre che inviare i Marines senza una richiesta da parte di un governatore - una misura estremamente insolita che non si verificava dai tempi dei diritti civili del 1965 - potrebbe potenzialmente infiammare la situazione.

"Niente odio, niente paura, gli immigrati sono benvenuti". Diverse migliaia di persone hanno marciato per le strade di New York per protestare contro la politica di Donald Trump sull'immigrazione. I manifestanti, tra cui molti giovani, si sono radunati a Foley Square, una piazza vicino ai tribunali dove venerdì scorso sono stati arrestati dei migranti dalle forze dell'ordine, per marciare attraverso la parte bassa di Manhattan. 

"ICE, fuori da New York", si leggeva su molti manifesti, riferendosi alla polizia federale per l'immigrazione, che nelle ultime settimane ha aumentato gli arresti di migranti e richiedenti asilo negli Stati Uniti, innescando i violenti scontri di Los Angeles. Diversi manifestanti si sono coperti il volto per evitare l'identificazione e possibili rappresaglie, mentre altri hanno esposto bandiere palestinesi. La situazione nella più grande città degli Stati Uniti è finora più calma che a Los Angeles, dove da venerdì sono in corso le proteste dei manifestanti che si oppongono alle violente deportazioni di immigrati. Il presidente Trump ha dispiegato migliaia di soldati, tra cui 700 Marine in servizio attivo a Los Angeles, contro il parere delle autorità californiane, che hanno avviato azioni legali. "New York sarà sempre un luogo di protesta pacifica, ma non tollereremo violenza e illegalità", ha detto il sindaco della città, Eric Adams, secondo cui la polizia locale, il Nypd, è "pronta a qualsiasi evenienza".

Nel corso di un suo intervento alla base militare di Fort Bragg, il presidente americano Donald Trump ha definito i manifestanti di Los Angeles "animali" e "nemici stranieri", giustificando l'impiego dell'esercito contro i dimostranti che si opponevano ai suoi raid sull'immigrazione. Il tycoon ha poi giurato di "liberare" la città della costa occidentale. "Non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero. Ecco cosa sono", ha affermato Trump, che ha definito poi Los Angeles "un cumulo di spazzatura" con "interi quartieri sotto il controllo" dei criminali e ha affermato che il governo federale "utilizzerà ogni risorsa a disposizione per sedare la violenza e ripristinare la legge e l'ordine". 

"Libereremo Los Angeles e la renderemo di nuovo libera, pulita e sicura", ha affermato Trump. Il tycoon ha autorizzato fino ad adesso l'invio di 4000 soldati della Guardia Nazionale in città, contro la volontà del governatore della California Gavin Newsom. Circa 700 Marines sono stati inviati nell'area. Martedì il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto a un tribunale federale di impedire a Trump di utilizzare l'esercito nella sua città. I leader della California hanno accusato Trump di fomentare la rabbia e i disordini dei manifestanti.

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