Cagliari, 7 Giu 2025 - Lo scorso fine settimana, con il miglioramento delle condizioni meteo marine, sono giunti irregolarmente sulle coste sud occidentali dell’Isola, sulla rotta dall’Algeria, complessivamente circa 200 migranti, in piccoli gruppi, a bordo di barchini.
I clandestini, dopo essere stati condotti presso il centro di primo soccorso e accoglienza di Monastir, sono state avviate, oltre allo screening sanitario a cura dei medici dell’Assl di Cagliari, le consuete procedure di identificazione e conseguente adozione dei provvedimenti amministrativi nei loro confronti, con l’incessante e fondamentale operato del personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura e della Polizia Scientifica. E in questo contesto, secondo quanto emerso dagli accertamenti esperiti, il personale della di Stato, nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, ha arrestato un algerino, per la violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale emesso dal Questore.
Inoltre, è stato eseguito il fermo di tre algerini poco più che ventenni, gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, “scafisti”. I tre, dopo essere sbarcati sulle coste del sud Sardegna nei giorni scorsi, sono stati rintracciati dagli agenti della Squadra Mobile nel centro cittadino di Cagliari, dopo essere riusciti ad allontanarsi arbitrariamente dal centro di accoglienza e soccorso di Monastir, per cercare di sottrarsi alle procedure di identificazione.
Le indagini degli agenti, avviate a seguito di uno degli sbarchi del due giugno, in particolare di una piccola imbarcazione con all’interno dieci migranti, hanno permesso di ricostruire, anche grazie all’ausilio degli operatori Frontex, il viaggio e le responsabilità dei tre presunti scafisti che avevano condotto il natante fino alle spiagge di Teulada.
Secondo quanto ricostruito grazie alle dichiarazioni ed ai video acquisiti dai sopravvissuti, i tre fermati avrebbero dovuto condurre due imbarcazioni, con 20 migranti, durante la traversata, da Annaba al Sulcis, per poi abbandonare uno dei due mezzi rimasti in panne per un guasto al motore con a bordo dieci migranti lasciati alla deriva a circa 70 miglia dalla costa dalle coste algerine.
In quei drammatici momenti, due presunti favoreggiatori avevano abbandonato il natante in avaria e dopo aver minacciato gli altri passeggeri con un coltello sono saliti a bordo del barchino funzionante lasciando gli altri in balia del mare.
La richiesta di soccorso è stata diramata alla Capitaneria di Porto di Cagliari la quale ha effettuato attività di ricerca aerea all’interno delle aree di competenza nazionale allo stato senza esito.
I tre uomini, stante i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di fuga, sono stati condotti presso la casa circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il provvedimento applicando la misura cautelare della detenzione in carcere.
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