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Dopo gli attacchi alle basi russe con i droni, a Istanbul i negoziati: arrivata delegazione di Kiev.

Istanbul, 2 Giu 2025 - È previsto a mezzogiorno l'avvio di un nuovo round di negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina, che si ritroveranno faccia a faccia presso il palazzo Ciragan di Istanbul. A mediare sarà, ancora una volta, la Turchia. Le delegazioni dei due Paesi si erano incontrate a fine marzo 2022, poco più di un mese dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Un dialogo naufragato in seguito alle stragi commesse dai russi a Bucha e Irpin. Il negoziato è ripreso lo scorso 16 maggio, sempre nella metropoli sul Bosforo, e il faccia a faccia di oggi rappresenta la continuazione di quel dialogo che due settimane fa non ha portato a un cessate il fuoco, ma all'intesa per uno scambio di mille ostaggi per parte. Proprio il cessate il fuoco è l'obiettivo, difficile ma non impossibile, che il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan vuole raggiungere con l'appuntamento di oggi. Ma dal vertice di palazzo Ciragan dipende anche il futuro del dialogo e la possibilità che, dopo le delegazioni, a sedersi al tavolo siano i presidenti dei due Paesi coinvolti nel conflitto.

La delegazione russa è giunta a Istanbul, guidata da Vladimir Medinsky, incaricato direttamente dal presidente russo Vladimir Putin. Bocche cucite sugli spostamenti degli ucraini, la cui delegazione ucraina è invece guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov. Proprio la Russia aveva indicato luogo e data del negoziato lo scorso 30 maggio attraverso il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov. Una notizia accolta positivamente dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha rilanciato la disponibilità ad accogliere Putin, il presidente ucraino Volodimir Zelensky e il presidente americano Donald Trump per un vertice di pace. Il destino della proposta del presidente turco è, secondo Peskov, legato al negoziato di oggi. "Se ci saranno risultati positivi allora potremo pensare a un incontro ai massimi livelli", ha fatto sapere il portavoce del Cremlino. L'esito di oggi è destinato non solo a influire sulla continuazione del dialogo tra Mosca e Kiev, ma, come confermato dallo stesso Peskov, anche sulla riapertura del corridoio del Mar Nero che tra il 2022 e il 2023 ha consentito il passaggio del grano ucraino verso il Mediterraneo. Zelensky alla vigilia del negoziato ha sottolineato e ribadito le richieste dell'Ucraina: "Innanzitutto serve un cessate il fuoco senza condizioni, poi la liberazione degli ostaggi e il ritorno a casa dei bambini rapiti. Si tratta di temi chiave e solo dopo si possono mettere le basi per un incontro di alto livello e giungere a una pace duratura". Sulle sorti del negoziato pesano gli scontri degli ultimi giorni: la guerra di droni tra Russia e Ucraina ha subito una accelerazione che preoccupa la diplomazia turca.

Erano 117, manovrati da altrettanti operatori, i droni coinvolti nell'operazione "Spider Web", che ha portato alla distruzione di oltre 40 bombardieri russi a migliaia di chilometri dal territorio ucraino. Lo ha dichiarato in un messaggio video serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Possiamo affermare con sicurezza che si tratta di un'operazione assolutamente unica. La cosa più interessante - e possiamo già dirlo pubblicamente - è che la 'sede' della nostra operazione sul territorio russo si trovava proprio accanto al dipartimento dell'Fsb russo, in una delle sue regioni", ha affermato il presidente ucraino, il quale ha confermato le informazioni dell'Sbu secondo le quali è stato colpito il 34% dei vettori missilistici strategici di Mosca. "Durante la fase di preparazione, i nostri uomini hanno operato in diverse regioni della Russia, in tre fusi orari. Ma alla vigilia dell'operazione sono stati portati fuori dalla Russia e ora sono al sicuro", ha spiegato Zelensky.

Secondo quanto riferito, i droni ucraini hanno colpito 41 aerei russi di stanza in cinque diversi aeroporti, tra cui velivoli A-50, Tu-95 e Tu-22M. Mosca ha già utilizzato in precedenza bombardieri a lungo raggio Tupolev Tu-95 e Tu-22 per lanciare missili contro l'Ucraina, mentre gli A-50 sono utilizzati per coordinare gli obiettivi e individuare le difese aeree e i missili guidati.

Il Servizio di Sicurezza Ucraino (Sbu) ha dichiarato che il massiccio attacco agli aeroporti militari in Russia ha causato danni per 7 miliardi di dollari. "Sette miliardi di dollari: questo è il costo stimato per l'aviazione strategica nemica, colpita oggi dall'operazione speciale 'Spider Web' condotta dall'Sbu", si legge in un comunicato pubblicato su Telegram dal servizio, secondo il quale il 34% degli aerei dotati di missili da crociera strategici è stato colpito.

"Il pensiero si rivolge anzitutto all’Ucraina, che da più di tre anni sta opponendo una strenua resistenza all’aggressione della Federazione russa. Nel confermare il nostro fermo e convinto sostegno a Kiev, continuiamo a lavorare perché si possa giungere a una pace che sia giusta, complessiva e duratura". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del concerto, al Quirinale, in onore del Corpo diplomatico accreditato presso lo Stato italiano in occasione della Festa della Repubblica.

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