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Inferno Gaza, a Rafah assalti e spari al centro distribuzione aiuti. I morti sono oltre 54mila.

Gaza, 28 Magg 2025 - Sono oltre 54.000 i palestinesi uccisi e più di 123.000 quelli rimasti feriti nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023.

Stando all'ultimo bilancio delle vittime diffuso dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese, gli ospedali hanno registrato almeno 79 morti e 169 feriti in 24 ore. Sale così a 54.056 il numero complessivo dei morti e a 123.129 quello dei feriti. Dalla ripresa dei bombardamenti israeliani, il 18 marzo scorso, si stima siano 3.901 i palestinesi rimasti uccisi e 11.088 quelli feriti.

Il caos è scoppiato il secondo giorno di operazioni di soccorso a Gaza da parte di un nuovo gruppo sostenuto dagli Stati Uniti, quando palestinesi disperati hanno preso d'assalto un centro di distribuzione alimentare, sfondando le recinzioni. Le truppe israeliane nelle vicinanze hanno sparato colpi di avvertimento, costringendo la gente a fuggire in preda al panico. Un giornalista dell'Associated Press ha sentito il rumore di un carro armato israeliano e di colpi d'arma da fuoco e ha visto un elicottero militare lanciare razzi. L'esercito israeliano ha dichiarato che le sue truppe hanno sparato colpi di avvertimento nell'area esterna al centro e che "il controllo della situazione è stato ripristinato". L'Associated Press ha visto almeno tre palestinesi feriti. 

Il centro di distribuzione fuori Rafah, la città più meridionale di Gaza, era stato aperto il giorno prima dalla Gaza Humanitarian Foundation, che Israele incarica di gestire le operazioni di soccorso. Le Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie hanno respinto il nuovo sistema, affermando che non sarà in grado di soddisfare i bisogni dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza e consente invece a Israele di usare il cibo come arma per controllare la popolazione. 

I palestinesi sono alla disperata ricerca di cibo dopo che quasi tre mesi di blocco israeliano hanno spinto Gaza sull'orlo della carestia. I palestinesi presenti sul posto hanno riferito all'AP che un piccolo numero di persone si è recato al centro GHF martedì mattina e ha ricevuto pacchi di cibo. Con il diffondersi della notizia, un gran numero di uomini, donne e bambini ha percorso a piedi diversi chilometri dai vasti campi di tende lungo la costa mediterranea di Gaza. Per raggiungere il centro, hanno dovuto attraversare le vicine postazioni militari israeliane. Nel pomeriggio, centinaia di migliaia di persone si sono radunate presso il centro. I video mostrano la folla incanalata in lunghe file attraverso passaggi con reti metalliche. Due persone hanno dichiarato che ogni persona è stata perquisita e i suoi volti sono stati scansionati per l'identificazione prima di poter ricevere i pacchi. La folla si è accalcata e sono scoppiati disordini, con persone che abbattevano le recinzioni e arraffavano scatole. Il personale sul posto è stato costretto a fuggire. "È stato il caos", ha detto Ahmed Abu Taha, che ha detto di aver sentito spari e visto aerei militari israeliani in volo.

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha tenuto una votazione a porte chiuse per la creazione di 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania, cioè nei territori palestinesi - un atto illegale secondo il diritto internazionale.

La mozione sarebbe stata presentata dal ministro della Difesa Israel Katz e dal ministro delle Finanze e leader di estrema destra Bezalel Smotrich. Come riporta Times of Israel, citando Israel Hayom, con questa decisione il governo di Benjamin Netanyahu intende rafforzare la presenza israeliana lungo la strada 443, che collega Gerusalemme e Tel Aviv via Modiin, passando attraverso la Cisgiordania. Israel Ganz, a capo dello Yesha Council che riunisce i leader delle colonie in Cisgiordania, ha definito l'approvazione dei 22 nuovi insediamenti "la decisione più importante dal 1967".

Il governo irlandese ha approvato un progetto di legge per bandire l'importazione di beni dagli insediamenti israeliani considerati illegali secondo la legge internazionale, mossa senza precedenti per un Paese dell'Unione europea.

"Il governo ha convenuto di portare avanti una legislazione che proibisca il commercio di beni con gli insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati... E' opinione del governo che questo sia un obbligo secondo il diritto internazionale", ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri.

Israele mira a occupare il 75% del territorio della Striscia di Gaza entro due mesi. Lo riferisce il Times of Israel, che ha potuto vedere i piani dell'esercito. 

Secondo il quotidiano israeliano, quando verrà lanciata la grande offensiva di terra la popolazione palestinese sarà spinta in tre piccole zone di Gaza: una nuova "zona più sicura" nell'area di Mawasi, sulla costa meridionale della Striscia, dove Israele ha precedentemente dichiarato una "zona umanitaria"; una striscia di terra nel centro di Gaza a Deir al-Balah e Nuseirat; e il centro di Gaza City, dove molti palestinesi sono tornati durante il cessate il fuoco all'inizio di quest'anno. Attualmente circa 700.000 palestinesi risiedono nell'area di Mawasi, 300.000-350.000 nel centro di Gaza e circa un milione a Gaza City. Ciò significa che 2 milioni di abitanti di Gaza saranno spinti in un'area che ammonta ad appena il 25% della Striscia. 

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