Cagliari, 21 Magg 2025. Le Comao, che coinvolgono simultaneamente diverse piattaforme da combattimento - tra cui caccia, velivoli da trasporto, elicotteri e sistemi di supporto elettronico - sono state condotte in scenari ad alta intensità, simulando ambienti con difese aeree integrate. Queste attività sono un importante banco di prova per testare le capacità delle diverse componenti aeree di operare in sinergia con assetti di quarta e quinta generazione, come gli F-35A.
Alla Joint Stars prendono parte numerose capacità dell’Aeronautica: i caccia multiruolo F-35 del 6° Stormo di Ghedi e del 32° Stormo di Amendola, i velivoli Tornado di Ghedi e gli F-2000 Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle, del 37° di Trapani e del 51° di Istrana. Dal 14° Stormo di Pratica di Mare, il Gulfstream E-550 Caew con funzioni di Comando e Controllo (C2). Dal 41° Stormo di Sigonella, il velivolo P-72A ha svolto attività di pattugliamento delle aree costiere. Per consentire il prolungamento dell’attività volativa e sul terreno, inoltre i velivoli C-130 della 46^ Brigata Aerea di Pisa hanno garantito rifornimenti in volo e aviolanci di carichi logistici in favore delle truppe a terra. L’elicottero HH-139 del 15° Stormo di Pratica di Mare ha svolto invece attività di Personnel Recovery e recupero e protezione di personale in scenari operativi ad alta intensità.
Le attività di volo e di simulazione delle minacce, di ogni tipo, sono state pianificate e condotte dal Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, in coordinamento con le agenzie di controllo dei Gruppi di Difesa Aerea Missilistica Integrata di Licola e Poggio Renatico e con il Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari Palese rischierato per l’esercitazione su Capo San Lorenzo.
La partecipazione dell’Aeronautica Militare alle missioni Comao nella JOST25 ha confermato l’importanza delle procedure interforze e la capacità di operare in contesti complessi e dinamici. Queste attività addestrative contribuiscono a rafforzare la prontezza operativa delle Forze Armate italiane e la loro integrazione con le forze alleate, in linea con gli obiettivi di deterrenza e difesa collettiva della Nato.
La Joint Stars 2025 è un’opportunità fondamentale per mettere alla prova l’integrazione tra le Forze Armate e le componenti del Sistema Paese, chiamate a operare assieme per garantire la sicurezza nazionale e la protezione della collettività.
L’esercitazione, tra le più complesse condotte a livello interforze e inter-agenzia, consente di verificare la prontezza operativa in scenari di conflitto moderni, caratterizzati dalla coesistenza di minacce convenzionali e ibride. In questo contesto, vengono testate capacità avanzate come l’impiego di sistemi d’arma di nuova generazione, tra cui missili ipersonici e sciami di droni, accanto a tecniche e procedure di combattimento convenzionali, ancora oggi centrali nei teatri operativi, come dimostrano le più recenti crisi internazionali.
La Joint Stars 2025, pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze, si conferma un banco di prova cruciale per l’interoperabilità, la capacità di comando e controllo e la resilienza del sistema difensivo nazionale in un contesto di sicurezza in continua evoluzione. Com
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