Gaza, 21 Magg 2025 – Ogni giorno a Gaza una nuova strage. Principalmente di donne e bambini. Quindi si susseguono i crimini di guerra da parte israeliana. E hanno anche il coraggio di lamentarsi se il mondo ha ripreso ad odiarli e il criminale di guerra Netanyahu ha risvegliato con prepotenza l’antisemitismo. Infatti, anche questa notte sono state almeno 42 le vittime degli attacchi israeliani a Gaza dall'inizio della giornata. Lo ha riferito la televisione al Jazeera.
Inoltre almeno 87 palestinesi sono stati uccisi e altri 290 feriti in 24 ore nella Striscia di Gaza. Sale così a 53.573 il numero dei morti dall'inizio del conflitto, nell'ottobre 2023, e a 121.688 quello dei feriti, stando a quanto riferito ieri dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo con Israele per consentire l'invio di "aiuti umanitari urgenti" alla Striscia di Gaza assediata, secondo una dichiarazione diffusa oggi dai media statali emiratini.
Lo sceicco Abdullah bin Zayed, vice primo ministro e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, "ha avuto una telefonata con Gideon Saar, ministro degli Esteri di Israele, che ha portato ad un accordo per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti dagli Emirati Arabi Uniti", si legge nella dichiarazione pubblicata dall'agenzia di stampa ufficiale Wam.
Israele reagisce con stizza alle critiche dell'Unione Europea, che avvierà una revisione del suo accordo di associazione con Israele a causa della situazione a Gaza. "Respingiamo categoricamente la direzione" della leader della diplomazia UE Kaja Kallas, "che riflette una totale incomprensione della complessa realtà che Israele sta affrontando" e "incoraggia Hamas a mantenere le sue posizioni", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Oren Marmorstein in una dichiarazione su X.
Israele si appresterebbe a colpire diverse centrali nucleari in Iran, dice la Cnn. E questo potrebbe essere l’inizio della loro fine, risvegliando il mondo arabo e probabilmente nella regione riprenderanno gli attentati terroristici contro gli israeliani che si sono macchiati di orrendi crimini, specialmente contro bambini inermi e donne sole. L'intelligence americana, spiega l'emittente, disporrebbe di informazioni in tal senso, che entrerebbero da un lato in collisione con i tentativi diplomatici di Donald Trump verso il regime degli ayatollah e dall'altro complicherebbero il quadro mediorientale già reso gravissimo dall'ultima offensiva contro Gaza.
Diversi funzionari dell'amministrazione americana hanno riferito al canale televisivo americano di non sapere se la decisione per un'iniziativa militare israeliana contro l'Iran sia stata già presa, e che anche nel governo statunitense regna l'incertezza sulle prossime mosse del governo Netanyahu. "La probabilità di un attacco israeliano contro un impianto nucleare iraniano è aumentata significativamente negli ultimi mesi", ha detto una fonte, mentre "a renderla più probabile è un eventuale accordo tra Stati Uniti e Iran che non rimuova tutto l'uranio arricchito in Iran".
La preoccupazione dell'amministrazione americana giunge, in particolare, da intercettazioni delle comunicazioni interne israeliane e da esercitazioni e movimenti aerei dello Stato ebraico, che, secondo altre fonti, indicano un attacco imminente. Per alcuni ambienti del governo americano si tratterebbe, invece, di iniziative di pressione su Teheran, in forma di avvertimenti affinché rinunci al suo programma nucleare.
"Il governo non ha un vero piano": le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas, criticano la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di interrompere i negoziati su Gaza. L'Hostages and Missing Families Forum ha criticato duramente la dichiarazione rilasciata dall'ufficio del premier, affermando che "il governo non ha un vero piano per la restituzione dell'ultimo ostaggio".
E per i loro crimini Israele si sta piano piano alienando il favore dell’Europa intera e di quasi tutto il mondo libero: in tutto questo vi è solo un responsabile, il criminale e genocida Netanyahu. Infatti si apprende che "C'è una forte maggioranza favorevole a una revisione dell'articolo 2 del nostro accordo di associazione con Israele. Avvieremo questo processo. Nel frattempo spetta a Israele sbloccare gli aiuti umanitari". Lo afferma l'Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio affari esteri a Bruxelles.
La revisione a cui si riferisce Kallas implica una valutazione del rispetto dei diritti umani e dei principi democratici da parte di Israele, poiché tali valori costituiscono un "elemento essenziale" dell'accordo stesso. La proposta di revisione è stata avanzata dai Paesi Bassi e sostenuta da diversi Stati membri, tra cui Francia, Spagna, Irlanda, Belgio e Svezia, in seguito alle preoccupazioni riguardanti la situazione umanitaria a Gaza e le azioni militari israeliane. Se la revisione dovesse concludersi con l'accertamento di violazioni gravi e persistenti dell'articolo 2, l'Ue potrebbe sospendere parzialmente o interamente l'accordo.
"Abbiamo avuto un confronto molto intenso sulla situazione in Medio Oriente. La situazione a Gaza è catastrofica: gli aiuti che Israele ha consentito di far entrare sono una goccia nel mare, devono fluire immediatamente, senza ostacoli e su larga scala perché ce n'è bisogno. Ho sollevato questo punto con Israele, le Nazioni Unite e i leader regionali; serve pressione per cambiare la situazione", sottolinea l'Alta rappresentante.17 i Paesi favorevoli alla revisione. Italia e Germania non sono tra questi.
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