Sassari, 20 Magg 2025 - Nel rispetto dei diritti delle persone e della presunzione di innocenza, per quanto si riferisce a procedimenti allo stato nella fase delle indagini preliminari, salvo gli ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari e il Servizio Centrale Operativo di Roma, nell’ambito di una vasta indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, ha eseguito un decreto di fermo, emesso dall’A.G. a carico di trenta nigeriani, ritenuti partecipi - sulla base degli indizi finora raccolti - di una presunta organizzazione per delinquere di stampo mafioso con sede a Sassari, con articolazioni in varie parti d’ItaIia e d'Europa. Alcuni degli indagati sono stati fermati nelle province di Genova, Verona, Caserta, Terni, Siena e Isernia.
Nello specifico le indagini, condotte con l'utilizzo di intercettazioni telefoniche ambientali, telematiche e di videoripresa, hanno consentito di acquisire elementi indiziari circa l’esistenza di un sodalizio criminale a struttura verticistica, che avrebbe nel tempo infiltrato il tessuto sociale cittadino condizionandone pesantemente le abitudini di vita. Secondo l'ipotesi formulata, l'organizzazione, i cui componenti sarebbero stati sottoposti a precisi riti di affiliazione dei tutto simili a quelli delle mafie italiane, avrebbe occupato il centro storico di Sassari creando numerose piazze di spaccio, con conseguente possibilità per il gruppo di accumulare ingenti capitali, parte dei quali trasferiti in Nigeria per l'acquisto di immobili di lusso. Analogamente, sempre secondo tali ipotesi, grazie alla forza intimidatrice generata dal “cult”, il gruppo sarebbe riuscito ad acquisire nella zona centrale di Sassari diverse attività commerciali, allontanando da quei luoghi gli storici residenti locali. E gli abitanti che hanno cercato di opporsi alla situazione venutasi a creare, sarebbero stati fatti oggetto di pesanti intimidazioni ed attentati.
Infine, nel corso delle attività sono state impiegate complesse tecniche di indagine e personale specificamente specializzato nelle attività di contrasto al traffico di stupefacenti, che hanno consentito una mappatura delle piazze di spaccio. E durante le indagini sono stati sequestrati oltre cinquanta chilogrammi di Eroina e Cocaina, parte dei quali trasportati in Sardegna con il sistema dei cosiddetti "ovulatori".
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