Cagliari, 19 Magg 2025 - Il presidente, Piero Comandini, ha aperto la 68ma seduta della Legislatura del Consiglio regionale della Sardegna e dopo le formalità di rito, ha sospeso i lavori, annunciandone la ripresa alle 12.30, ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa, ha annunciato un’ulteriore sospensione, fino alle 12.50.
I lavori sono dunque ripresi con l’intervento della prima firmataria e relatrice di maggioranza, Camilla Soru (Pd), della Proposta di legge n. 97, che ha illustrato il provvedimento finalizzato alla proroga dei termini di efficacia di alcune graduatorie relative al reclutamento di personale, sia a tempo indeterminato che determinato, nel sistema Regione e nel Servizio sanitario regionale. L’articolo 2 dispone invece l’estensione del termine triennale (quello attuale è biennale) di efficacia anche alle graduatorie riferite agli enti ricompresi nel comparto sanità.
A favore della proposta normativa anche l’intervento del relatore della minoranza, Angelo Cocciu (capogruppo Fi) che ha ricordato le sollecitazioni delle forze di minoranza perché si procedesse con le proroghe e lamentato il ritardo con il quale la maggioranza ha portato il testo all’attenzione dell’Aula.
A favore della norma si è detto Fausto Piga (FdI) che ha però insistito sui ritardi di Giunta e maggioranza, imputandoli a quella che – a suo giudizio – è la frattura politica in atto tra la presidente della Regione e il partito di maggioranza relativa, il Pd. L’esponente della minoranza ha quindi chiesto che la presidente Todde riferisca in Consiglio su una presunta inchiesta penale nelle vicende riguardanti il caso della sua decadenza in Regione.
Gianni Chessa (Fi), ha accolto favorevolmente la proposta di legge ed ha auspicato un nuovo provvedimento in materia del reclutamento del personale in sanità che superi la programmazione triennale per l’assunzione di medici e specialisti.
Franco Mula (FdI), ha rivolto un appello al presidente del Consiglio per una maggiore “operosità del Consiglio” ed ha lamentato l’assenza dai banchi della Giunta dell’assessore competente nella materia oggetto della proposta di legge («oggi c’è soltanto l’assessore del Turismo»).
La consigliera Camilla Soru (Pd), ha quindi illustrato l’emendamento n. 1 che abroga all’articolo 1 comma 1 lettera a) i numeri 2 e 3 («perché si tratta di graduatorie che hanno scadenza tra undici mesi ed era dunque prematuro disporne la proroga»).
Approvato il passaggio all’esame degli articoli è intervenuto l’assessore Cuccureddu per spiegare che la presidente della Regione e altri assessori sono impegnati a Venezia per i lavori del Festival delle Regioni ed ha auspicato una più tempestiva informazione, per garantire la presenza degli esponenti dell’esecutivo nel corso dei lavori del Consiglio.
Posto in votazione, l’emendamento n. 1 è stato approvato e l’Aula ha quindi dato il via libera agli articoli 1 (Proroga dei termini di efficacia delle graduatorie); 2 (Norma finanziaria) e 3 (Entrata in vigore).
Prima della votazione del testo è intervenuto il capogruppo FdI, Paolo Truzzu, che ha dichiarato voto favorevole ed ha replicato all’assessore Cuccureddu sulla partecipazione della Giunta ai lavori dell’Aula: «L’attività del consiglio è preminente rispetto alle altre attività ed oggi la maggioranza non ha il numero legale per i lavori dell’assemblea».
La Pl 97 è stata dunque approvata con votazione unanime (44 sì su 44 votanti) con la specifica che introduce al comma 1 “dopo le parole 6 maggio 2022 - la dicitura - pubblicata sul Buras il 19 maggio 2022”.
Il consigliere del Pd, Gigi Piano, ha quindi illustrato il documento che ha l’obiettivo di adeguare il regolamento interno alla normativa statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e garantire l'autonomia organizzativa e contabile del Consiglio regionale della Sardegna. Le modifiche, approvate all'unanimità dalla giunta per il regolamento il 6 maggio 2025 riguardano gli articoli 9 e 11 e l'introduzione del Capo IV bis, che istituisce il Collegio dei revisori dei conti. Dopo l’approvazione dei primi 3 articoli del documento è intervenuto il capogruppo Pd, Roberto Deriu che ha dichiarato: «Disapprovo quanto ha fatto il governo Monti, compresa la norma che facciamo vivere nel nostro regolamento interno».
Approvato l’articolo 4, il Consiglio ha dato il via libera al documento con 42 favorevoli su 42 votanti.
Il presidente del Consiglio ha quindi dichiarato conclusi i lavori ed ha ricordato l’appuntamento per il “question time” di martedì 27 maggio 2025. Com
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