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Gdf Cagliari: energie rinnovabili. Truffe ai danni di privati, indagati tre soggetti per associazione a delinquere, truffa aggravata e auto riciclaggio. Sequestri per quasi un milione di euro.

Cagliari, 9 Magg 2025 - Nel rispetto dei diritti della persona indagata - che si presume innocente fino all’eventuale sentenza di condanna definitiva - per quanto finora emerso nella fase delle indagini preliminari, salvo gli ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di quasi 900.000 euro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari nei confronti di plurime società e di tre soggetti residenti nell’hinterland cagliaritano.

Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno permesso di smascherare un articolato sistema fraudolento, riconducibile a due soggetti, che operavano nel settore delle energie rinnovabili attraverso un complesso reticolo di società, spesso oggetto di continue trasformazioni e chiusure strategiche, che venivano utilizzate per proporre in vendita impianti energetici a prezzi apparentemente vantaggiosi, inducendo numerosi ignari clienti a sottoscrivere contratti di finanziamento con condizioni economiche ingannevoli e non rispondenti alla realtà.

A rafforzare il sistema illecito è emersa anche la partecipazione attiva di un familiare dei due principali indagati, coinvolto nella gestione operativa delle società.

I due coniugi, con l’aiuto di quest’ultimo, prospettavano ai potenziali clienti la possibilità di vedersi riconosciuti degli incentivi (varianti dal 65 all’85% e, in alcuni casi, anche al 100% del costo sostenuto) erogati dall’Enea sotto forma di rimborso del prezzo di acquisto di un impianto fototermico.

Molti cittadini, attratti da promesse di risparmio energetico e detrazioni fiscali, hanno sottoscritto contratti versando somme complessivamente pari a circa 3 milioni di euro, salvo poi trovarsi a fronteggiare elevati costi inattesi senza la realizzazione di quanto previsto in sede contrattuale poiché i materiali costituenti gli impianti venivano spesso consegnati solo parzialmente e la loro installazione continuamente rimandata adducendo le scuse più fantasiose.

L’operazione evidenzia ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto a ogni forma di illecito economico-finanziario, a tutela dei cittadini, dei risparmiatori e della legalità.

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