Città del Vaticano, 3 Magg 2025 - Per il popolo dei social è il cardinale Pietro Parolin il favorito per succedere a Papa Francesco. Lo rivela una ricerca di Arcadia, che ha monitorato le interazioni social aventi come oggetto il Conclave. È il cardinale Pietro Parolin a incassare il maggior numero di interazioni su X e scalzare - rispetto al primo monitoraggio - dal primo posto il cardinale Luis Antonio Tagle. Consistente anche il recupero del cardinale Matteo Zuppi.
Il cardinale statunitense Timothy Dolan, che oltre a X è presente anche su Facebook, sta facendo registrare, negli ultimi giorni, una crescita di audience. Parolin è presente sui su X anche con 12 account non ufficiali aperti sia di recente che negli anni passati e anche su Facebook il cardinale italiano è presente con tre account non ufficiali. Il cardinale di Bologna Matteo Zuppi è terzo in classifica, nonostante i suoi profili X e Facebook siano stati aperti solo recentemente, nel mese di aprile
Poco dopo le 9.20 di ieri è stato fissato dai vigili del fuoco il comignolo sulla Cappella Sistina in Vaticano. Nel camino collegato alla stufa dentro la Sistina vengono bruciate le schede coi nomi dei votanti e dal comignolo usciranno le fumate che indicheranno, durante il Conclave, se il Papa sia stato eletto o meno dai cardinali.
Le associazioni delle vittime di violenza sessuale nella Chiesa hanno denunciato l'ostentata presenza in Vaticano, dopo la morte di Papa Francesco, di un cardinale peruviano accusato di aver aggredito un'adolescente più di 40 anni fa. Juan Luis Cipriani, 81 anni, arcivescovo emerito di Lima creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2001, la figura religiosa più influente del Perù.
Le immagini lo mostrano con lo sguardo grave e le mani giunte. Indossa una tonaca nera, una fascia e uno zucchetto rossi e una croce pettorale - indumenti che Francesco gli aveva proibito di indossare dopo che le accuse contro di lui erano venute alla luce nel 2018. Per la Rete peruviana dei sopravvissuti, “Cipriani e i cardinali che lo hanno autorizzato ad agire in questo modo stanno rivittimizzando la vittima, il che è imperdonabile”.
Nel 2019, Francesco aveva imposto a Cipriani di andare in esilio dal Perù, di non rilasciare dichiarazioni e di non indossare i paramenti o i simboli cardinalizi. A gennaio, il Vaticano ha confermato che “specifiche misure disciplinari relative all'attività pubblica, al luogo di residenza e all'uso delle insegne” erano state imposte al cardinale, che “ha firmato e accettato”. Cipriani ha sempre negato di aver abusato sessualmente di qualcuno.
L'arcivescovo emerito di Lima Cipriani non parteciperà al Conclave per limiti di età ma non avrebbe dovuto indossare le insegne cardinalizie. Cipriani che si proclama innocente però partecipa alle Congregazioni. "Il caso è noto" ha chiarito il portavoce vaticano "e non sono state prese misure particolari. Ognuno tiri le sue conclusioni" ha aggiunto.
La durata dell'imminente Conclave? "Durerà al massimo tre giorni" ed ognuno tra i cardinali ha già, in cuor suo, "la sua lista" di candidati. Ne è certo il cardinale salvadoregno, Gregorio Rosa Chavez, un uomo particolare perchè grande amico di San Orcar Arnulfo Romero, l'arcivescovo di San Salvador assassinato nella cattedrale del paese centro americano per il suo impegno per gli ultimi.
Anche Chavez, parlando ai giornalisti prima di entrare in Vaticano per la nuova riunione delle Congregazioni generali, ha detto che tra i cardinali "si respira un'aria molto buona. Papa Francesco ha indicato il sentiero che noi vogliamo seguire, poi lo Spirito Santo ci indicherà la via". Tratteggiando questa strada, il porporato ha detto che come Papa Bergoglio ha predicato in questi anni, il nuovo Papa dovrà puntare su una chiesa "che sta con la gente e molto aperta".
Una lista di nomi? "Io ho la mia ed è di cinque nomi - ha spiegato - ma la tengo ben custodita nel mio cuore. Penso che anche gli altri la abbiano, ma per ora di nomi non ne sono stati fatti". "C'è un clima calmo, stiamo riflettendo e discernendo. Aspettiamo....". A chi gli chiedeva se si sente, nel chiuso delle riunioni, il peso dell'eredità e dell'esempio di Papa Bergoglio, il card. Chavez ha risposto. "Ovviamente. Questo sembra essere quasi la base della discussione, l'essere in comunione con Papa Francesco che ci ha lasciato una Chiesa meravigliosa. Tutto il mondo lo pensa continuamente... Poi è anche vero che anche noi siamo cittadini del mondo e viviamo le cose da diverse prospettive ma il Papa ci ha dato delle indicazioni chiare". "Il prossimo Papa? E' ancora tutto aperto e possibile nella prospettiva di una Chiesa aperta allo Spirito e al mondo. - ha concluso Chavez - L'essere 'alla fine del mondo' è anche una visione politica". Infine, ha detto, "speriamo che finalmente le guerre si fermino. Sarebbe il primo miracolo di Francesco".
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