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Usa, 50 milioni di dollari per Kiev. Le forze ucraine hanno sferrato nella notte un massiccio attacco su Novorossiysk, principale porto russo sul Mar Nero. Quattro persone sono rimaste ferite, ha reso noto Veniamin Kondratyev, il governatore del Krasnodar.

"Tre condomini sono stati danneggiati. Secondo le prime informazioni, quattro persone, due adulti e due bambini, sono rimaste ferite", ha scritto sul suo canale Telegram. Frammenti di droni hanno danneggiato tre serbatoi in un terminal di grano, ha poi spiegato. Pezzi di ordigni sono caduti anche nel villaggio di Taman nel distretto di Temryuk e nei villaggi di Yurovka e Tsianobalka fuori Anapa.
Il sindaco di Novorossiysk, Andrei Kravchenko, ha riferito che nell'azione sono stati usati droni ad ala fissa, barche drone e missili teleguidati. L'attacco "è stato respinto", ha assicurato, "tuttavia, non è stato possibile evitare danni e feriti", ha spiegato su Telegram. 

Mikhailo Podolyak, uno dei massimi consiglieri del presidente Zelensky, definisce "ottimo" l'accordo con gli Stati Uniti per lo sfruttamento congiunto delle risorse ucraine.
"Per noi è molto favorevole, ci aiuterà nella guerra e in generale rafforzerà la posizione dell'Ucraina". "I negoziati - sottolinea poi, in un'intervista al Corriere della Sera - si sono conclusi con un'intesa che beneficia entrambi: un accordo di grandi dimensioni, che apre la strada a un partenariato economico-strategico pluriennale".

Sulla Crimea, Podolyak chiarisce: "Deve essere chiaro che la Russia ha attaccato nel 2022 anche perché ha visto la debolezza passiva degli europei dopo la sua aggressione del 2014, che ha condotto alla sua annessione della Crimea. Putin ha visto che non vengono rispettati i principi del diritto internazionale. Anche per questo non possiamo accettare l'occupazione della Crimea de jure o de facto".

Il dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita all'Ucraina di un pacchetto di servizi per F-16 del valore di 310,5 milioni di dollari. Lo riferisce un comunicato dell'Agenzia di sicurezza e cooperazione di difesa, che ha rilasciato la certificazione richiesta.
Il governo ucraino, si legge, ha chiesto di acquistare attrezzature e servizi a sostegno dei suoi F-16. Saranno inclusi modifiche e aggiornamenti degli aeromobili, formazione del personale relativa al funzionamento e alla manutenzione, pezzi di ricambio, attrezzature per l'assistenza a terra, software classificati e non classificati, servizi di supporto ingegneristico, tecnico e logistico del governo degli Stati Uniti.
La vendita "sosterrà gli obiettivi di politica estera e gli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, migliorando la sicurezza di un paese partner che è una forza per la stabilità politica e il progresso economico in Europa", si assicura nella nota. L'Ucraina migliorerà la sua capacità "di affrontare le minacce attuali e future" anche grazie "all'addestramento efficace dei suoi piloti" con l'aeronautica statunitense.  

 Nella regione di Kherson, una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi durante la notte che hanno colpito zone residenziali, danneggiando una decina di abitazioni. Lo riferisce il governatore dell'oblast di Kherson, Oleksandr Prokudin, su Telegram, citato da Ukrinform.

La portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce ha definito false le notizie secondo cui gli USA starebbero valutando di porre fine alla propria partecipazione al processo di risoluzione della situazione in Ucraina. Lo riporta Fox News.
"Bruce - afferma il canale - ha fermamente negato le notizie secondo cui gli Stati Uniti si sarebbero ritirati dai colloqui di pace tra Russia e Ucraina, definendole false e sottolineando il continuo coinvolgimento americano".

Bruce è apparsa al The Guy Benson Show e ha detto: "L'idea che ci faremo da parte non è vera. Se non ci saranno progressi evidenti nell'accordo, potremmo cambiare un po' la nostra posizione", ha spiegato, sottolineando che "questo, ovviamente, non rappresenta in alcun modo un passo indietro rispetto al processo". Bruce ha anche sottolineato che la decisione su un possibile ritiro dal processo negoziale spetta comunque al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al segretario di Stato Marco Rubio.

Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha proposto ai membri dell'alleanza di aumentare la spesa per la difesa al 3,5% del pil e di impegnare un ulteriore 1,5% in spese più ampie legate alla sicurezza per soddisfare la richiesta di Donald Trump di un obiettivo del 5%, hanno detto all'agenzia britannica Reuters fonti vicine al dossier. La proposta di Rutte potrebbe consentire al presidente americano di dichiarare una vittoria al vertice Nato che si terrà all'Aia a giugno, senza però impegnare le nazioni europee e il Canada in un impegno del 5% sulla spesa militare che molti considerano politicamente ed economicamente impraticabile. L'attuale obiettivo di spesa per la difesa della Nato è di almeno il 2% del PIL, raggiunto da 22 dei suoi 32 membri.

“È improbabile che la svolta di questa settimana su un accordo di cooperazione economica con l'Ucraina ammorbidisca la resistenza del presidente russo Vladimir Putin al piano di pace del presidente Donald Trump, e la Casa Bianca non è ancora sicura di come cambiare la situazione. Mentre giovedì i funzionari dell'amministrazione hanno salutato pubblicamente l'accordo come un importante sviluppo, all'interno della Casa Bianca manca il consenso su ciò che verrà dopo, secondo due persone che hanno familiarità con le discussioni e a cui è stato concesso l'anonimato perché non sono autorizzate a parlare pubblicamente. Potrebbe comportare scelte difficili, tra cui esercitare pressioni dirette sul Cremlino, cosa che finora Trump si è dimostrato riluttante a fare. ‘Altre sanzioni sarebbero il prossimo giro di vite', ha detto una delle fonti. 'Se il presidente vuole seguire questa strada’”. Lo scrive Politico.

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