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In pensione il Colonnello Mariano Lai, comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Oristano.

Oristano, 1 Gen 2025 - Il primo gennaio 2025, dopo più di 40 anni di Pregevole servizio è andato in congedo il Colonnello Mariano Lai, comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Oristano.

L'Ufficiale Superiore si è arruolato nell'Arma dei Carabinieri nel settembre del 1984, frequentando il biennio della Scuola Sottufficiali Carabinieri in Velletri e Firenze. Col grado di Vice Brigadiere è stato trasferito alla Stazione di Sanremo e successivamente, quale capo equipaggio radiomobile, alla Compagnia di Imperia. Ha poi ricoperto l'incarico di addetto alla Squadra di P.G. Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Imperia e nel 1990 con l'adozione del nuovo codice di procedura penale è diventato Responsabile dell'Aliquota Carabinieri della Sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Imperia. Invece nel 1992 ha retto il Comando della Stazione Carabinieri di Pieve di Teco e nel 1996 è giunto alla Sezione di P.G. di Nuoro, dove nel 2001, vincitore di concorso è stato nominato Sottotenente dell'Arma dei Carabinieri, frequentando l'anno del corso alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.

Nel 2002 ha assunto il Comando del Nucleo Operativo Radiomobile di Lecco, retto per sei anni, in cui ha diretto importanti indagini di P.G. anche di risalto nazionale, una su tutte l'attività investigativa che consentì l'arresto dell'infermiera ospedaliera Sonia Caleffi, che aveva ucciso diversi malati terminali ricoverati all'ospedale di Lecco. Poi dal 2008 al 2011 ha comandato la Compagnia di Ghilarza per transitare poi a quella di Oristano retta sino al gennaio 2016, epoca in cui ha assunto l'incarico attuale al Nucleo Investigativo.

L’ufficiale in tutti questi anni si è sempre occupato delle indagini più complesse sui fatti gravi accaduti nel territorio provinciale, quali omicidi e rapine aggravate, nonché di attività antidroga, di violenza di genere, di reati contro la pubblica amministrazione, contro lo sfruttamento della prostituzione e la detenzione illegale di armi, oltre alla ricerca dei latitanti che in passato hanno caratterizzato il territorio provinciale. Nel corso della sua carriera ha avuto riconoscimenti circa le attività svolte attraverso numerosi encomi ricevuti, è decorato di croce al merito per anzianità di servizio, medaglia d'oro per 25 anni di comando, medaglia mauriziana e da ultimo insignito Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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