Cagliari, 2 Ott 2024 – Si è parlato delle criticità dei centri riabilitativi, dei laboratori analisi e della situazione dei fisioterapisti, questa mattina, in VI commissione (Salute e politiche sociali), presieduta da Carla Fundoni (Pd). Per i rappresentanti dei centri riabilitativi, Acris, Aias, Anffas, Opera Gesù Nazareno, Emeis, Santa Maria Bambina e Korian, la situazione più critica è legata al fatto che è già stato raggiunto il budget fissato per il 2024 e se non saranno adeguate le tariffe si rischia che i centri non possano più accogliere pazienti, debbano essere ridotte le prestazioni e, di conseguenza, il personale. E’ necessario, secondo gli operatori, riconvocare e prevedere un allargamento del tavolo tecnico, possibilmente coordinato dalla Direzione generale dell’assessorato della Sanità. I rappresentanti dei centri chiedono anche una calendarizzazione dei lavori, la redazione di un piano del fabbisogno, la revisione e l’aggiornamento dei dati epidemiologici, ma anche affrontare il tema dell’accreditamento dei centri riabilitativi, adeguare le tariffe e di conseguenza il tetto di spesa. Tra le maggiori criticità da affrontare c’è quella di ridurre le liste d’attesa e dare un percorso preferenziale alle patologie legate all’ictus e ai bambini, in cui il fattore tempo è importantissimo, ma anche la situazione dei pazienti residenziali e quelli con disabilità cognitiva. La persona deve essere vista come tale, hanno detto, e non soltanto come un paziente, nel rispetto della sua dignità e dandole tutte le opportunità per poter condurre una vita il più possibile soddisfacente.
La commissione ha ascoltato le richieste di un settore che svolge, ha detto la presidente Fundoni, un lavoro straordinario per i pazienti della Sardegna. La presidente ha garantito che da parte della commissione c’è la massima disponibilità a lavorare per poter dare un servizio di qualità ai cittadini sardi mettendo al centro la dignità della persona.
La situazione del budget troppo basso riguarda anche la specialistica ambulatoriale e, in particolare, i laboratori analisi, che non riescono così a garantire ai propri pazienti l’assistenza di cui hanno diritto. In molti dopo i primi 10 giorni del mese non possono più accettare gli esenti e in base alla nuova ripartizione comunicata da Ares Sardegna, hanno spiegato i rappresentanti di Federlab, i fondi sono insufficienti. Tra le richieste: la correzione di quando stabilito dalla delibera del 23 febbraio scorso in cui sono stati stabiliti criteri di ripartizione ritenuti “non razionali”, il rispetto del principio di equità, l’innalzamento della percentuale della spesa regionale riservata a tutte le strutture convenzionate (“la più bassa d’Italia”), e finanziare l’intero fatturato dei centri per garantire ai pazienti la possibilità di scegliere da chi farsi curare e non dover andare soltanto da chi non ha ancora esaurito il budget. Per i rappresentanti di Federlab servirebbero almeno altri 20 milioni di euro per il 2024. La commissione ha garantito massima disponibilità per risolvere le criticità esposte.
La Commissione ha, poi, sentito in audizione l’Ordine dei fisioterapisti (Ofi), che rappresenta 1400 fisioterapisti di Cagliari, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Oristano e Sulcis Iglesiente. I rappresentanti dell’ordine hanno chiesto maggiore attenzione a tutte le professioni sanitarie: hanno evidenziato la carenza di direttori e dirigenti delle professioni sanitarie e hanno manifestato la necessità e l’urgenza di bandire i concorsi per tutte le classi di laurea in tutte le aziende sanitarie. I rappresentanti dell’Ordine hanno quindi chiesto delle linee guida a cui tutte le Asl possono fare riferimento, evitando così diverse interpretazioni, e la semplificazione del modello organizzativo che consenta un più facile accesso alla fisioterapia da parte del paziente. Anche per le patologie trattate dai fisioterapisti, hanno spiegato, il fattore tempo è determinante per il buon esito della terapia e il recupero del paziente. Anche all’ordine dei fisioterapisti la presidente Fundoni ha confermato la massima disponibilità della commissione a trovare soluzioni alle criticità esposte.
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