Cagliari, 19 Sett 2024 – Grandine, pioggia, tuoni e vento: il temporale che si è abbattuto oggi nel primo pomeriggio, improvviso e violento, ha messo in ginocchio interi quartieri di Cagliari e diversi centri dell'hinterland, provocando enormi disagi. Sono stati complessivamente 30 gli interventi dei vigili del fuoco: alberi e pali pericolanti, strade, cantine e negozi allagati in diverse zone. Disagi anche nei pronto soccorso, dal Brotzu al Santissima Trinità, con il personale costretto a spazzare acqua per rimandarla all'esterno. Alcune strade sono finite sott'acqua nella parte bassa, trasformandosi per almeno 10 minuti in veri e propri torrenti che hanno trasportato mastelli dei rifiuti e altro materiale per centinaia di metri, con l'acqua che ha raggiunto il mezzo metro e impedito alle auto di circolare. Secondo i dati dei pluviometri di Sardegna Clima, nell'area sono caduti oltre 20 millimetri di pioggia. Tante le segnalazioni ai vigili del fuoco per allagamenti di case e cantine, tombini saltati e rami e grossi tronchi caduti. All'interno dell'aeroporto di Cagliari-Elmas, la bomba d'acqua ha provocato il crollo di alcuni pannelli del controsoffitto nell'area partenze, senza provocare danni o feriti, ma allagando il pavimento.
Per la giornata di oggi, Giovedì 19 settembre 2024: elevata criticità per rischio idraulico / allerta rossa: Emilia Romagna: Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola.
Elevata criticità per rischio idrogeologico / allerta rossa: Emilia Romagna: Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Montagna bolognese, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola.
Dal tardo pomeriggio di eri sono in corso diversi interventi per soccorsi a persone in difficoltà tra i Comuni di Rocca San Casciano, Modigliana e Tredozio, nel Forlivese. A Valmaggiore sono state salvate due persone bloccate da una frana, in piazzale Foro Boario a Rocca San Casciano, due anziani sono stati recuperati dai vigili del fuoco con gommoni a seguito dell'allargamento della loro abitazione. In corso altri interventi per persone isolate.
Le acque dei fiumi Marzeno e Lamone sono tracimate a monte di Faenza e hanno invaso le strade della cittadina. Allagato il quartiere Borgo, la zona rossa delle due precedenti alluvioni del 2023, e non solo.
"In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3". A spiegarlo è la presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo, in un video Facebook diffuso al termine dell'ultimo briefing meteo. "I bacini interessati sono gli stessi di prima - continua Priolo - Per il Bolognese i bacini dell'Idice e del Sillaro, per il Ravennate i bacini del Senio e del Lamone, per il Forlivese il bacino del Montone". "Stiamo continuando a monitorare la situazione - assicura la presidente facente funzioni - con tutti i mezzi operativi, le colonne mobili nelle ultime ore si sono trasferite sui territori e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali. Restano situazioni critiche - abbiamo dei superamenti di soglia storici per quanto riguarda, ad esempio, il bacino del Senio - ma siamo in continuo contatto con il Centro funzionale e il Dipartimento della protezione civile".
Il fiume Senio è esondato a Castel Bolognese (Ravenna) e l'acqua sta raggiungendo il centro città, e in tutta la regione Emilia-Romagna sono ormai oltre un migliaio gli sfollati dopo il drastico peggioramento del maltempo con la pioggia che non accenna a diminuire e i fiumi in piena. Oltre alle 800 persone evacuate nel ravennate, altre 165 sono state sfollate nel bolognese e per tutti la notte sta trascorrendo nei centri di accoglienza messi a disposizione da Comuni e prefetture. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci continuano a diramare appelli via facebook alla popolazione, invitata a restare ai piani alti.
"La situazione è critica, passeremo una brutta notte". A dirlo a Rainews24 è il prefetto di Ravenna Castrese de Rosa. "Il livello dei fiumi è molto elevato - ha spiegato il prefetto - e ci preoccupa, ne monitoriamo diversi e torno a raccomandare ai cittadini di non scendere nelle strade, di non prendere l'auto, di salire ai piani alti. Nella Romagna faentina ci sono più di 800 evacuati, ospiti dei centri di accoglienza, aspettiamo domattina per verificare la gravità di frane e smottamenti che ci sono stati in collina".
"La situazione è in continua evoluzione e in alcune zone molto critica, con diverse evacuazioni in corso". E' l'aggiornamento diramato dai vigili del fuoco volontari di Molinella, nel Bolognese. "Nella valle del Lamone - comunicano - si sono registrati accumuli superiori ai 300 mm nelle ultime 48 ore. Le precipitazioni proseguiranno fino a domani pomeriggio. Purtroppo questo va a caricare ulteriormente la portata dei fiumi, con conseguente ulteriore innalzamento dei livelli idrometrici". "Sono numerosi gli interventi e le evacuazioni in corso - aggiungono - con particolare riferimento alla zona della Val di Zena e San Lazzaro di Savena e al momento risultano diversi interventi in coda e a causa anche delle numerose chiamate in corso".
Sono 120 le persone evacuate a Budrio nel bolognese a causa del maltempo. E non sono le sole: nel bolognese altre otto sono a Loiano, quattro a Fontanelice, otto a Molinella, sei a Monterenzio, quattro a Imola, otto a Castel Maggiore, sei a Castel San Pietro Terme, una a Medicina. Totale, 165. A San Lazzaro di Savena sono "decine" le famiglie interessate dalle ordinanze, ma rifugiate ai piani alti.
L'aggiornamento è diffuso dalla Città metropolitana di Bologna le cui squadre di intervento sono impegnate dal pomeriggio "per monitorare lo stato delle strade provinciali a fronte della violenta perturbazione che sta investendo anche l'area metropolitana bolognese". In funzione anche ditte e in alcune zone di montagna sono operativi anche gli operatori dell'appalto neve, per pulire le strade. Il monitoraggio delle strade continuerà per tutta la notte, fino a cessate esigenze. "Ai sindaci sono stati forniti tutti i numeri necessari per segnalare problemi sulle strade provinciali così da poter allertare le squadre della Città metropolitana e le ditte dell'Accordo Quadro- spiega Matteo Montanari, consigliere metropolitano delegato al Coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione- domani mattina in base all'andamento del meteo saranno potenziati gli interventi di pulizia e riapertura delle strade e si potrà verificare meglio lo stato delle strade coinvolte".
L'aggiornamento serale delle chiusure contra: Sp7 "Valle dell'Idice", chiusa al chilometro 24, Fondovalle Savena al chilometro 18, Sp34 "Gesso" dal chilometro 11 al 13, Sp610 "Montanara" dal chilometro 49 al confine con la Toscana. Chiusi i ponti sul fiume Sillaro delle Sp253 "San Vitale" a Sesto Imolese, Sp50 "San Antonio" a Portonovo di Medicina e Sp51 "Medicina-Bivio Selice" al chilometro 10. Altre strade sono percorribili solo in caso di emergenza e su altre ancora ci sono delle limitazioni.
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