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Strage familiare a Paderno Dugnano, nel milanese, arrestato il 17enne reo: “Ci pensavo da un po’”.

Milano, 2 Sett 2024 - Il 17enne che ha confessato di aver ucciso il papà, la mamma e il fratello di 12 anni a Paderno Dugnano, in provincia di Milano, è stato arrestato dai carabinieri. Lo si legge in una nota. I militari, intervenuti inizialmente a seguito della chiamata al 118 da parte del ragazzo, hanno sequestrato l'arma del delitto, un coltello da cucina. Domani alle 12.30 attesa conferenza stampa al Comando Provinciale dei carabinieri di Milano.

Le vittime sono Fabio C., 51 anni un imprenditore edile, la moglie, Daniela A., aveva 49 anni e Lorenzo, il figlio piccolo, aveva 12 anni, uccisi con un solo coltello da cucina. Ieri, sabato 31 agosto, avevano festeggiato il compleanno del padre. 

Il ragazzo ha poi confessato in caserma dove era stato portato questa mattina dopo il ritrovamento dei corpi senza vita dei suoi famigliari all'interno della loro abitazione a Paderno Dugnano (Milano). Al termine di un lungo interrogatorio, a quanto appreso dall'ANSA, il ragazzo ha quindi cambiato versione ammettendo non solo di aver ucciso il padre ma tutta la famiglia, senza il coinvolgimento di altre persone. 

Dal primo esame della scena del crimine si era già esclusa la presenza di altre persone, in casa infatti non vi erano segni di effrazione e non c'erano gli elementi che facessero pensare ad un tentativo di rapina. Sul posto, in via Anzio, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni.

Agli inquirenti avrebbe reso una confessione piena: «Non è successo niente di particolare sabato sera. Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo», racconta. Dice di essersi alzato mentre gli altri dormivano per andare in cucina a prendere un «coltello da carne» e di avere colpito per primo («ma senza una ragione precisa») il fratellino. Un gesto che non sa spiegare: “Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri». A casa come con gli amici, che non gli mancavano: «Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse”.

Gli omicidi sarebbero avvenuti intorno all'1 e inizialmente il ragazzo aveva spiegato di essersi svegliato nel cuore della notte sentendo le urla della madre e del fratellino. A quel punto avrebbe reagito uccidendo il padre. 

Il ragazzo aveva anche detto di essere entrato in camera del fratello di 12 anni e di aver visto il padre seduto su una sedia con il coltello accanto e i corpi del fratellino nel suo letto e la madre a terra. Solo dopo avrebbe preso il coltello e avrebbe pugnalato a morte il padre.

Le vittime sono state trovate tutte nella stanza da letto del 12enne, con addosso abbigliamento da notte. Come confermato dal procuratore di Monza Claudio Gittardi, a subire l'aggressione più feroce sarebbe stato il 12enne, si ritiene che sia stato ucciso per primo.

"Papà, non hai visto il coltello insanguinato sotto la macchina?". L'ha chiesto stamattina intorno alle 5 il figlio di un residente vicino nella villetta. A raccontarlo ai cronisti è stato il genitore del ragazzo. Nel parco giochi davanti alla casa si sono radunate alcune persone che vivono qui. "Speriamo che sia stato il figlio per difendere la madre, è l'ipotesi migliore nella tragedia", dice una donna. 

Come si può ascoltare dalla testimonianza del video qui in alto, un ragazzo che conosceva la famiglia racconta di aver notato il coltello in strada con il numero identificativo del reperto. Anche da questo racconto emerge un quadro di un ambiente familiare senza evidenze di particolari problematiche: “Quando mi hanno spiegato di chi si trattasse non potevo crederci”, dice il ragazzo intervistato.

C'è sconcerto nelle testimonianze dei padernesi attorno a questa vicenda proprio perché nessuno poteva sospettare di crisi interne al contesto familiare. I vicini e conoscenti li descrivono come una tranquilla famiglia benestante, noti in città come imprenditori edili da oltre 20 anni. Anche nelle foto sui profili social appaiono come persone appartenenti alla classe media, in vacanza in barca, con figli inseriti nella comunità di appartenenza, sportivi e acculturati. Il 17enne studia con profitto al liceo e gioca a pallavolo: “una persona tranquillissima”, dicono. 

“Era una famiglia felice. Mio figlio conosceva bene il figlio e quando ha saputo della notizia ha detto 'Papà, è impossibile'”, ha dichiarato un vicino. "Non posso credere a quello che e' successo - aggiunge -. Il figlio frequentava in passato la nostra casa, abbiamo passato dei bei giorni. Erano appena tornati dalla vacanza, erano una famiglia fantastica".

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