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Omicidio Sharon, svolta nelle indagini: fermato l’uomo in bicicletta, “È stato un raptus improvviso”. Si tratta di un 31enne italiano disoccupato, ripreso dalle telecamere del comune mentre si trovava a bordo di una bicicletta.

Bergamo, 30 Ago 2024 - Svolta nelle indagini, fermato nella notte un “31enne italiano di origini marocchine, disoccupato, ripreso dalle telecamere del comune mentre si trovava a bordo di una bicicletta e si allontanava velocemente dalla scena del crimine”. A suo carico "gravi indizi di colpevolezza" per l'omicidio di Sharon Verzeni.

Il presunto assassino avrebbe ucciso la donna in un'azione estemporanea senza motivi apparenti. L'aggressione non sarebbe quindi collegata a un tentativo di rapina o a un altro motivo. 

Le prime informazioni diffuse dalla Procura dopo il fermo: "Le ininterrotte investigazioni successive permettevano di raccogliere, a carico del soggetto sopraccitato, ritenuto il presunto autore dell’omicidio in argomento, gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga, che determinavano la decisione del Pubblico Ministero di disporre un decreto di fermo di indiziato di delitto".

Il 31enne fermato per l'omicidio di Sharon Verzeni non risiede a Terno d'Isola, il paese in provincia di Bergamo dove è avvenuto l'omicidio, e sembra non conoscesse la vittima. Il delitto non avrebbe, come si è appreso, un movente preciso. Non sarebbe infatti legato né a un tentativo di aggressione sessuale, né a presunti versamenti della vittima a Scientology, né a una rapina o questioni di droga. Il 31enne - da quanto si apprende - “sarebbe affetto da qualche fragilità psichica”.

"Mi sembra un po’ tardi adesso. Si vede che prima avevano cose più urgenti da controllare probabilmente. Ma non è il mio lavoro, non posso giudicare”. Aveva detto Sergio Ruocco ai cronisti ieri sera, rientrando dal lavoro a casa dei genitori di Sharon Verzeni a Bottanuco, in merito ai due giorni di ricerche disposti dagli inquirenti a Terno d’Isola per cercare, tra l’altro, il coltello con il quale la compagna è stata uccisa. 

E sull’ipotesi - diffusasi sui media giusto ieri, ed oggi superata - che il killer potesse essere stato “uno degli spacciatori” che frequentava la piazza del paese, Ruocco aveva risposto: “È passato un mese, è giusto controllare quello che si può controllare. È giusto controllare le persone, come controllano un po’ tutti. È giusto battere un po’ tutte le piste”. L’idraulico di 37 anni, che non è indagato, ha spiegato di non essere stato più sentito dai carabinieri e di non avere altri dettagli da aggiungere per le indagini, “altrimenti li avrei già chiamati”.

Tra le piste rimaste in piedi almeno sino a poche ore fa, quella dello spacciatore ed appunto, quella dell'uomo in bicicletta, ripreso dalle telecamere mentre contromano percorreva via Castegnate nei minuti del delitto. 

Un testimone aveva descritto la sua fuga come “un proiettile”, inquadrato nelle immagini mentre correva contromano. E questa notte, gli investigatori sembrano aver chiuso il cerchio su di lui.

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