Cagliari, 21 Ago 2024 - È il 44esimo Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama a chiudere la seconda giornata della Convention democratica. È stato il giorno degli “Obama” che attraverso la storia di Kamala Harris e Tim Walz hanno risvegliato l'orgoglio dei delegati democratici che, nel corso della giornata, hanno confermato la nomination della vice presidente degli Stati Uniti. La differenza tra noi e loro - dice Obama - è tra chi fonda il proprio impegno sulla base dei veri valori americani, quelli della solidarietà, dell'opportunità, dell'attenzione verso i più deboli. Un'America diversa da quella che vuole Trump, divisa, ostile e attenta ai più ricchi a scapito della classe media. Se vivremo con queste convinzioni eleggeremo Kamala Harris Presidente e Tim Walz vice presidente, per un paese più sicuro, più giusto, più equo e più libero
La torcia è stata passata ed ora starà a noi. Sarà una battaglia dura in un Paese diviso, in cui troppi americani faticano ad arrivare alla fine del mese e non credono che lo stato possa dare loro una mano. Si fanno una domanda. Chi combatterà per me, per il futuro dei miei figli. Una cosa è sicura. Donald Trump su questa domanda non ci perde il sonno. Un 78enne miliardario che non ha smesso di pensare ai suoi problemi. Ci sono questi soprannomi infantili, le teorie di cospirazione. E le cose vanno avanti, continuano. Trump cerca il potere per la sua finalità. Vuole che la classe media paghi più tasse per arricchire lui e i suoi amici miliardari. Vuole che pensiamo che il Paese sia diviso senza speranza. Vuole che voi pensiate che sarete più al sicuro se gli darete il potere di governare.
E’ il trucco più vecchio della politica. A noi non servono quattro anni di caos, questo film lo abbiamo già visto e sappiamo che il sequel è peggiore del primo. Noi siamo pronti per una presidente, Kamala Harris, e lei è pronta per questo lavoro. Ha speso tutta la sua vita per aiutare il prossimo. Non è nata in un ambiente privilegiato. Ha dovuto lavorare per ottenere quello che ha ottenuto. Ha lottato per i bambini vittime di abusi sessuali, contro le banche, ha protetto miliardi di dollari dopo la crisi dei mutui ha spinto la mia amministrazione per far sì che questo non accadesse più. Da vice presidente ha affrontato le case farmaceutiche, lavora per firmare una legge che permetta a tutte le donne di fare le proprie scelte sulla sanità. Non si concentrerà sui suoi problemi ma sui vostri. Lavorerà per conto di tutti gli americani. Ed avrà un vice straordinario, Tim Walz. Insieme hanno tenuto fede ai valori dell’America, Tutti noi abbiamo diritti inalienabili e abbiamo diritto ad una opportunità, questa è la loro visione e quella del Partito Democratico.
Per questo dobbiamo convincere il maggior numero di persone a condividere questa visione. Gli altri lavoreranno sulle bugie, Noi dobbiamo convincere la gente che la democrazia possa mantenere le promesse. E dobbiamo tracciare una nuova strada per affrontare le sfide del futuro. La casa, la sanità a cui milioni di persone devono accedere difendendoli da procedure assicurative penalizzanti, ad un clima buono, ad una scuola aperta a tutti. Lei sa ascoltare. Lei può rappresentare tutti, Serve una Presidente che sappia fare tutto questo. E lei può, “Yes she can”.
Ieri è stata la giornata di ringraziamento dell'assise democratica per Joe Biden ma anche il giorno in cui un pezzo importante dell'establishment democratico ha parlato ai Dem. Prima Alexandria Ocasio Cortez e poi Hillary Cinton. Se si dovesse dare un titolo a questa giornata della Covention, la si dovrebbe legare a Obama, o meglio, agli Obama.
Kamala Harris, intorno alle 2 ora italiana, è stata nominata la candidata democratica alla presidenza dai 5.000 delegati alla convention di Chicago. Ogni stato ha espresso il suo voto in una cerimonia più che altro scenografica e simbolica poiché la vicepresidente ha già accettato la nomination due settimane fa. Il roll call, così viene chiamato ha comunque elettrizzato lo United Center. Questo il roll call della Georgia
Kamala Harris e Tim Walz non sono a Chicago ma a Milwukee in Michigan. Riescono a riempire anche lì e gli analisti politici definiscono questa sorta di “doppia Convention” un successo rispetto alla Comunicazione politica della campagna. Due stati confinanti, Wisconsin e Illinois, 149 chilometri di distanza l'uno dall'altro. Kamala Harris ha simbolicamente accettato la nomination del suo partito per la Casa Bianca. "Siamo veramente onorati di essere i vostri candidati", ha detto Harris nel collegamento tra Milwaukee, dove si trova con il suo compagno di ticket Tim Walz per un comizio, e la convention democratica di Chicago, dove si era appena concluso il 'roll call' dei delegati. La certificazione della nomination di Harris si era già svolta ufficialmente nelle scorse settimane, in occasione del 'roll call' virtuale dei delegati democratici.
“Respiro il clima euforico della speranza, per sconfiggere l'odio che continua a minare questa Nazione, per cui i nostri genitori e i nonni si sono battuti. America: la speranza è tronata. Fino a poco tempo fa piangevo la perdita della speranza, il senso di paura per il futuro”. Comincia così il suo discorso Michelle Obama di fronte alla Convention Democratica. Ricorda la madre che le ha insegnato il duro lavoro. I genitori che avevano capito che per migliorare le cose bisognava occuparsi degli altri. “Se fai del bene al prossimo, se ti sacrifichi, questo ti ripagherà”. Questi valori sono stati trasmesse alle famiglie, alle fabbriche, alle scuole.
"Questi sono stati valori che mia madre mi ha trasmesso. Io e Kamala siamo vissute sulla base di questi valori che ci hanno dato i nostri genitori. Non stare lì a lamentarti delle cose ma fai quelle cose. E così Kamala ha lottato per le persone più deboli. - Prosegue - Ed è diventata vice presidente degli stati Uniti d'America. E' più che pronta per questo momento. E' una delle persone più qualificate e degne che possa puntare alla Presidenza degli Stati Uniti. E' la storia di quegli americani che vogliono costruire una vita migliore per tutti.
Dei due candidati alle Presidenziali solo Kamala capisce l'impegno necessario che ha reso grande l'America. Sappiamo quello che accadrà dopo. Si farà di tutto per distorcere la verità. Lo sappiamo io e mio marito. Trump ha fatto di tutto per distruggerci. La sua visione del mondo gli impedisce di pensare che ci sono due lavoratori capaci e che sono neri. La stessa storia. Diminuire l'assistenza sanitaria, toglierci la libertà del nostro corpo non aiuterà le nostre madri e le nostre figlie. Non ci aiuterà. Ci farà diventare piccoli. Non è sano e francamente non è presidenziale. Perchè dovremmo accettare una cosa del genere da chi vuole diventare presidente. America, i nostri genitori ci hanno insegnato cose migliori di queste e noi ci meritiamo cose migliori di queste. Non c'è nessun'altra scelta se non quella di Kamala Harris e Tim Walz. Non dimentichiamo le cose che ci hanno fatto. Ricordiamo quelle persone che sono disperate pronte a diffondere bugie e menzogne, pronte a fare di tutto per aumentare la propria ricchezza. Questa sarà una battaglia in salita. Non concentriamoci sull'ansia e sull'angoscia ma dobbiamo fare tutto il possibile per eleggerli. Dmocratici, Repubblicani Indipendenti. Ci dobbiamo schierare per i valori alla base della nostra democrazia. Noi, come disse la madre di Kamala, non dobbiamo stare fermi ma dobbiamo fare qualcosa “Do something”. Nessun americano può stare lì ad aspettare. Non c'è tempo. Voi sapete quello che dovete fare. Michelle Obama vi chiede di fare qualcosa. Sposiamo la speranza con l'azione". Ed ora vi presento chi ha fatto molto per l'America. Il mio amore, il 44esimo Presidente degli Stati Uniti Barak Obama
"Abbiamo bisogno di un'economia che funzioni per tutti noi, non solo per l’avidità dei miliardari". Lo ha detto il senatore del Vermont Bernie Sanders nel suo intervento alla convention democratica di Chicago. "Dobbiamo sconfiggere big pharma e tagliare della metà i costi dei farmaci", ha aggiunto sottolineando di "non vedere l'ora di lavorare con Kamala e Tim per realizzare questo piano". Le nostre idee, ha incalzato Sanders, "non sono estremiste. Estremista è il project 2025 di Donald Trump che vuole tagliare le tasse ai miliardari, tagliare l'assistenza sociale e quella sanitaria, permettere alle aziende che inquinano di distruggere il nostro pianeta. Questo è estremista e non permetteremo che accada". "Dobbiamo mettere fine all'orribile guerra a Gaza, serve un immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Conclude Sanders.
Duro attacco di Stephanie Grisham, ex portavoce della Casa Bianca con Donald Trump, dal palco della Convention democratica di Chicago, che ha accusato l'ex presidente di mancanza di empatia e moralità. "La famiglia Trump era diventata la mia famiglia. Trascorrevo Pasqua, il Ringraziamento, Natale e Capodanno, tutto a Mar-a-Lago. L'ho visto quando le telecamere erano spente, a porte chiuse, Trump prende in giro i suoi sostenitori, li chiama sfigati. Non ha empatia, nessuna morale e nessuna fedeltà alla verità", ha detto Grisham alla platea.
"Kamala è una guerriera gioiosa. Sta facendo per il suo Paese ciò che ha sempre fatto per le persone che ama. La sua passione sarà di beneficio a tutti noi quando sarà il nostro presidente". E' un passaggio del discorso che il second gentleman, Doug Emhoff, pronuncerà stanotte davanti alla Convention democratica di Chicago, secondo le anticipazioni fornite alla stampa. "Ti amo e sono così orgoglioso di come ti stai facendo avanti per tutti noi", dirà il marito della candidata democratica alla Casa Bianca. "Ogni volta che c'è bisogno di lei, in qualunque modo ce ne sia bisogno, Kamala è all'altezza della situazione - dirà ancora Emhoff - Lo ha fatto per me e per la nostra famiglia. Ora che il Paese ha bisogno di lei, vi sta mostrando ciò che già sappiamo: è pronta a guidare, porta gioia e tenacia in questo compito e sarà una grande presidente di cui saremo tutti orgogliosi". "Ecco il punto sui guerrieri gioiosi: sono pur sempre guerrieri. E Kamala è tosta come non mai", l'elogio del second gentleman alla vice presidente. E ancora, "America, in queste elezioni, devi decidere di chi fidarti per il futuro della tua famiglia. Ho affidato a Kamala il futuro della nostra famiglia. È stata la decisione migliore che abbia mai preso". "Kamala è pronta per guidare" il Paese e "sarà un grande presidente di cui saremo fieri". Così il second gentleman Doug Emhoff davanti alla platea della Convention democratica di Chicago, in un intervento nel quale, tra l'altro, ha raccontato la storia del suo incontro con la futura moglie, Kamala Harris.
Intanto c'è una novità in casa Repubblicana che può indicare anche le difficoltà del GOT in questa fase. In una intervista alla CNN, Donald Trump si è detto "certamente aperto" ad offrire un ruolo
nella sua eventuale amministrazione al candidato indipendente Robert f. Kennedy jr, altro nipote della famiglia più tragica d'America. Nipote di JFK e figlio di Bob, anti vaccinista convinto e strenuo accusatore di Big farma. Questo se abbandona la corsa e dà il suo endorsement al Tycoon. "È un tipo di persona molto diverso, molto intelligente." Ha detto Trump. Poche ore prima, la vice di Robert Kennedy jr aveva rivelato che il nipote dell'ex Presidente stava considerando il ritiro.
Presentatosi come indipendente, nei giorni scorsi i democratici avevano detto che aveva chiesto la possibilità di un ruolo di governo se avesse appoggiato il candidato democratico. Cosa che aveva proposto già a Donald Trump. Ora sembra che la scelta di endorsement per Trump possa essere quella definitiva.












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