Cagliari, 10 Lug 2024 – Ancora caldo afoso per tutta la settimana. Infatti, sale l'allerta caldo e afa in tutta Italia. Domani, Giovedì, saranno 7 le città con il bollino rosso del bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute, che indica il massimo livello di rischio caldo per tutta la popolazione, non solo quindi per i fragili.
Si tratta di Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Trieste, con ben 4 di questi centri urbani con il bollino rosso che si trovano nel Lazio, particolarmente colpita da quest'ondata di calore.
In Italia l'anticiclone africano, secondo ilMeteo.it, porterà temperature roventi, notti tropicali e tanta umidità ed afa almeno per i prossimi 10 giorni. "Il culmine di questa ondata di calore - afferma il sito - è atteso entro sabato 13 luglio, ma anche nei giorni seguenti l'estate italiana spingerà al massimo sull'acceleratore da nord a sud".
Il caldo maggiore si registrerà in Sardegna ed in Sicilia con picchi di 42-43°C, fino a 38-39°C anche sul sud peninsulare e parte del centro. Situazione analoga al nord dove Bologna e Ferrara saranno le città più canicolari con temperature intorno ai 36-37°C, mentre Milano potrebbe salire fino a 33°C ma con un tasso di umidità alle stelle.
Tornano anche le notti tropicali, con minime superiori ai 20°C. Il tutto si combinerà con elevati tassi di umidità e quindi afa e temperature percepite ancora più elevate di quanto segna il termometro.
Nel bollettino sulle ondate di calore, che riguarda 27 città, si passa dai 7 centri urbani contrassegnati martedì 9 luglio con il bollino arancione - che indica il rischio salute a causa del caldo per i più fragili come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche - ai 13 di mercoledì.
Sempre mercoledì sono 12 le città italiane con il bollino giallo (condizioni di pre-allerta per una possibile ondata di calore). Bollino verde (nessun rischio ondata di calore), invece, per Cagliari e Genova.
Per affrontare caldo e afa il ministero della Salute consiglia di evitare di esporsi alle alte temperature dalle 11 alle 18, non frequentare le zone particolarmente trafficate, bagnarsi spesso con acqua fresca, assicurare un adeguato ricambio d'aria con la ventilazione naturale, utilizzare correttamente il condizionatore. Ma non solo.
Inoltre viene suggerito di seguire un'alimentazione leggera, con molta frutta e verdura fresca, preferendo la pasta e il pesce alla carne ed evitando i cibi elaborati e piccanti; e di fare attenzione alla conservazione degli alimenti deperibili (come ad esempio latticini e carne) e dei farmaci. Infine viene suggerito di non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
Alte temperature che peraltro, secondo l'Onu, riguardano tutto il pianeta: "Il mondo - scrivono le Nazioni Unite su X commentando gli ultimi dati diffusi dal programma europeo per il clima Copernicus - ha avuto il giugno più caldo mai documentato e il 13/o mese consecutivo in cui è stato stabilito un record di temperatura. Abbiamo bisogno di un'azione sul clima più ambiziosa". Opinioni sulle quali in parte, gli scienziati hanno approcci in alcuni casi divergenti.
Da due giorni fa, la notte di Lunedì, è aumentato l'afflusso di persone al Pronto soccorso" dell'Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, dove è stato attivato il cosiddetto "Codice calore": "Sono anziani soli che bevono poco e soffrono le temperature alte, turisti anche giovani che sottovalutato le condizioni del caldo durante la visita nella Capitale - spiega all'Adnkronos Salute Eleonora Cirullo, coordinatrice degli infermieri del Pronto soccorso dell'ospedale San Camillo di Roma - abbiamo messo in campo tutte le attività necessarie per un afflusso particolare di soggetti con colpi di calore. Abbiamo un piano che prevede l'analisi delle allerte meteo".
"Anche lo scorso anno, a luglio, ci fu una settimana di grande caldo che ebbe un impatto sugli accessi con un grande afflusso di turisti e anziani.
Per questo è corretto avere un piano o il Codice calore, ma chi lavora in pronto soccorso è pronto a qualsiasi emergenza. Quello che accade - ma è dovuto anche alla difficoltà di capire bene i sintomi di un colpo di calore - è che si scambia una congestione per una bibita troppo fredda per altro, o un affaticamento per un infarto. Ci si suggestiona, e il caldo non aiuta certo ad essere lucidi, e si corre al pronto soccorso".
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