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Il criminale di guerra russo: “L’Occidente sostituirà Zelensky entro metà 2025”. Ue, ok al 14mo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Mark Rutte sarà il prossimo segretario Nato, in carica da ottobre.

Cagliari, 21 Giu 2024 – Secondo le previsioni del criminale di guerra Putin, ricercato in 110 paesi del mondo, in conferenza stampa in Vietnam, ha affermato che l'Occidente darà al leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, "la colpa di tutte le decisioni impopolari incluso l'abbassamento dell'età di leva" e poi "lo cambieranno". "Penso che avverrà nella prima metà del prossimo anno", ha aggiunto.

Se l'Ucraina collega i negoziati con la Russia con il ritiro delle truppe russe, questo non accadrà mai, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che Mosca non ha mai rifiutato di negoziare con Kiev ed è pronta a continuare il dialogo sulla base degli accordi di Istanbul e Minsk.

Un attacco di droni ucraini sulla città russa di Krasnodar avrebbe provocato almeno 4 feriti. Lo riferisce la Tass. Danni sarebbero stati segnalati al terminal degli autobus di Yuzhny e a una stazione di caldaie di Krasnodar.

L'esercito ucraino ha lanciato un attacco "di massa" con droni sulla regione di Krasnodar, nel sud della Russia, ma non ci sono vittime o danni, comunicano i funzionari locali. 
I servizi di emergenza, fanno sapere via Telegram che tre comuni sono stati attaccati. I frammenti di un drone sono caduti su una guest house nel distretto di Temriuk, ma i residenti sono stati evacuati e non ci sono stati feriti. Sul luogo degli attacchi sono all'opera le squadre di emergenza.

L'amministrazione statunitense ha annunciato l'intenzione di vietare la vendita negli Stati Uniti di software antivirus prodotto dalla società russa Kaspersky Lab. 
L'influenza di Mosca sull'azienda rappresenterebbe un rischio, ha detto la segretaria al Commercio Gina Raimondo in un briefing con i giornalisti.

I russi, nella notte, "hanno attaccato con missili aerei guidati Kh-59/Kh-69. Tutti e quattro i missili sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea nelle regioni di Kirovohrad e Kherson". Lo fa sapere l'Aeronautica ucraina in un post su Telegram.

"Accolgo con favore l'accordo sul nostro 14esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Questo pacchetto incisivo negherà ulteriormente alla Russia l'accesso alle tecnologie chiave. Priverà la Russia di ulteriori entrate dall'energia. E affronterà la flotta ombra di Putin e la rete bancaria ombra all'estero". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il pacchetto prevede anche il divieto di riesportazione del gas naturale liquefatto russo (GNL) nelle acque dell'Ue.

La strada è ormai libera per il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, candidato alla guida della NATO, dopo che il suo unico rivale, il presidente rumeno Klaus Iohannis, si è ritirato dalla corsa giovedì. Il leader 65enne ha detto di aver informato i paesi dell'Alleanza atlantica che stava gettando la spugna, ha annunciato in un comunicato il Consiglio supremo di difesa nazionale, che ha quindi deciso di sostenere Rutte. È la fine di una falsa suspense, poiché le possibilità del leader rumeno, che a marzo aveva svelato le sue ambizioni dicendo di voler incarnare il fianco orientale dell'Alleanza Atlantica, sembravano scarse di fronte al sostegno americano dato a Mark Rutte. Tuttavia, la proposta era seria: la Romania sta guadagnando terreno all'interno dell'Alleanza, grazie alla sua posizione strategica al confine con l'Ucraina e la Moldavia, che non sono membri della Nato. Inoltre, confina con il Mar Nero e vi sono dispiegati più di 5.000 soldati della Nato. Ma Klaus Iohannis non è riuscito a convincere gli altri 31 Paesi dell'Alleanza. Solo l'Ungheria, guidata dal primo ministro nazionalista Viktor Orban, gli ha dato il suo sostegno, prima di schierarsi martedì con il forte favorito, Mark Rutte. La decisione di nominare il 57enne leader olandese, presa per consenso tra gli Stati membri per questa carica, riservata a un europeo, dovrebbe essere annunciata tra oggi e il vertice di Washington di luglio. Sotto il mandato di Jens Stoltenberg, che scade il 1° ottobre, la Nato ha assunto un'importanza cruciale di fronte alla guerra in Ucraina.

Il governo tedesco starebbe indagando su un sospetto dal potenziale "dirompente", nei termini in cui lo presenta la Bild on line: "Lo Stato russo potrebbe essere responsabile dell'incendio divampato nella fabbrica di armi Diehl a Berlino Lichertfelde all'inizio di maggio", ha scritto il tabloid sul suo sito in serata. Secondo il portale del giornale di Axel Springer, alcuni servizi segreti stranieri avrebbero informato la Germania che ci sarebbero "concrete indicazioni di una partecipazione russa" dietro l'incendio esploso in primavera.
Al colosso Diehl, che ha la sua sede centrale a Norimberga, appartiene anche Diehl Defence, che produce armi per l'Ucraina.
La filiale berlinese si occupa però di un altro settore: fabbrica infatti componenti per l'industria dell'auto. Il giornale afferma che, proprio per questo, "non sarebbe chiaro" l'obiettivo concreto dell'agguato.
Nel rogo di maggio l'edificio della fabbrica è andato completamente distrutto. Sul posto intervennero 160 unità dei vigili del fuoco, alle prese con l'incendio di più ampia portata mai registrato da anni nella capitale tedesca. I residenti del quartiere e delle zone limitrofe furono inoltre invitati a non lasciare le loro abitazioni e a tenere le finestre chiuse, a causa di una nube tossica sprigionata dalle fiamme; si temeva infatti che vi fosse stata combustione anche di materiale chimico.

L'allerta su possibili attacchi russi in Germania e in Europa è scattata da tempo: si temono atti di sabotaggio e cyberattacchi, che la Russia avrebbe pianificato e già avviato, ricorda il sito del tabloid citando un articolo del Financial Times di un mese fa. Diehl è uno dei maggiori produttori di armi tedesche e produce i sistemi di difesa aerea Iris-T che vengono riforniti anche all'Ucraina.

La Russia sta pensando a possibili cambiamenti nella sua dottrina nucleare. Lo ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso di una conferenza stampa a Hanoi, spiegando che "ciò è dovuto al fatto che stanno emergendo cambiamenti" e che "il potenziale nemico sta lavorando sull'abbassamento della soglia per l'uso delle armi atomiche". In particolare, ha aggiunto Putin, si stanno sviluppando ordigni nucleari esplosivi a bassissima potenza. "Sappiamo che nei circoli di esperti in Occidente ci sono idee secondo cui tali armi potrebbero essere utilizzate" e quindi "siamo obbligati a prestare attenzione", ha concluso.

"Fino a questo momento non abbiamo visto nulla che ci costringa a modificare l'atteggiamento delle nostre forze strategiche" ha risposto il portavoce del Pentagono, generale Pat Ryder. 

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