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G7, Mattarella: “Il G7 costruisca partenariati con chi vuole dialogo”. Accordo tra i leader per prestiti straordinari a Kiev e sulla proposta di accordo Usa per Gaza.

Cagliari, 14 Giu 2024 - “Le grandi economie libere raccolte nel G7 continuano certamente a esercitare una rilevante forza di attrazione e d'influenza, ma, naturalmente, in un mondo multipolare, questa esperienza si confronta con tentativi di dar vita a schemi alternativi se non contrapposti. La capacità di costruire partenariati con quella parte del mondo che, nelle fisiologiche differenze, è disponibile al dialogo sulle nostre opzioni, è il naturale orizzonte al quale guardare” dice il presidente Mattarella nel brindisi della cena al G7.

“Il G7 è costituito dalla adesione convinta a un sistema di regole, che vede nella Carta delle Nazioni Unite la sua manifestazione più alta. La cura di questo sistema di regole - la prima delle quali consiste nel divieto di minaccia e uso della forza nei rapporti fra gli Stati - è un aspetto, oggi, tristemente sfidato. Si affaccia la convinzione che sia possibile sostituire alla comunità internazionale, alle sue regole, al criterio di pari dignità fra gli Stati, la violenza e la sopraffazione” riconosce il presidente Mattarella nel brindisi della cena.

“Gli Stati rappresentati a questo tavolo si riconoscono nei principi dello Stato di diritto, della democrazia, del rispetto dei diritti della persona, della cooperazione internazionale. Considerazioni tutt'altro che scontate, se si pensa al preoccupante aumento delle pulsioni autoritarie in tante parti del mondo, con le conseguenze che ne derivano: compressione dell'inviolabile sfera della persona a livello interno e condotte aggressive nella sfera internazionale” sostiene Sergio Mattarella nel brindisi della cena al G7.

“Il 24 febbraio del 2022 la Federazione Russa si è assunta la responsabilità storica di riportare la guerra in Europa in un pericoloso tentativo di revanche neo-imperiale che contraddice tutti i passi avanti realizzati nel continente sin dalla Conferenza di Helsinki del 1975. Una svolta che non si può fingere di ignorare o sottovalutare come insegna la storia del '900. Sostenendo la indipendenza dell'Ucraina, difendiamo principi generali di convivenza fra le nazioni, sui quali poggia, dal secondo dopoguerra in poi, la libertà, la sicurezza, la prosperità dei nostri popoli, nonché lo sviluppo e il ruolo crescente di quelli che allora erano, loro malgrado, spettatori della storia” sostiene Sergio Mattarella nel brindisi della cena al G7.

“La giornata si concluderà al Castello di Brindisi per la cena offerta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che voglio ringraziare già da ora” ha detto in conclusione la premier Meloni a margine dei lavori del G7, dopo la cerimonia delle bandiere, “una straordinaria dimostrazione” per cui ha voluto ringraziare il Reparto Attività sportive di paracadutismo dell'Esercito, brigata Folgore.

Il presidente americano Joe Biden ha assicurato che non commuterà la pena che sarà inflitta a suo figlio Hunter, che è stato dichiarato colpevole di detenzione illegale di un'arma da fuoco. “No” ha risposto Biden alla domanda di un giornalista in una conferenza stampa a margine del G7 di Borgo Egnazia. “Non lo grazierò” ha poi aggiunto ribadendo di essere “fiero di mio figlio”.

“Quanto dureranno i nuovi fondi? Non lo sappiamo. Senza questi aiuti forse non saremmo andati avanti a lungo” ha detto il presidente ucraino, rivolgendo un appello di unità all'Europa e alla comunità internazionale. Unità che sarà “influenzata dalle elezioni” prossime - in Europa e in Usa - “ma dobbiamo salvaguardare l'integrità del mondo democratico” ha aggiunto il capo di Stato di Kiev.

“La giornata di oggi è davvero storica” ha detto il presidente Zelensky in conferenza stampa congiunta con Joe Biden, dove i due leader hanno firmato un accordo di sicurezza. “Questo accordo dichiara con chiarezza che gli sforzi degli Usa per il sostegno dell'Ucraina sono indirizzati alla vittoria” ha detto Zelensky sottolineando alcuni aspetti dell'accordo, che in generale “riguarda la vita quotidiana dei nostri cittadini”.

“Questa è stata una guerra malvagia e la faccia di questa guerra è Putin. Dobbiamo dare un nome alle cose, è stato Putin a decidere” questa guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con Joe Biden a margine del G7.

Il presidente americano Biden ha detto di non essere fiducioso che un accordo di cessate il fuoco possa essere raggiunto a breve per la Striscia di Gaza. Alla domanda rivolta dalla stampa, Biden ha risposto: “No”, affermando di averne discusso con i leader riuniti in Italia. Tuttavia, riporta la Cnn, Biden ha aggiunto: “Non ho perso la speranza”. Il presidente americano ha poi sottolineato che “Hamas deve muoversi”.

“Mi dispiace” che non ci sia la parola aborto nel testo finale del G7. “Conoscete la posizione della Francia, che ha inserito il diritto all'aborto nella Costituzione. Non è la stessa sensibilità che c'è nel vostro Paese. La Francia condivide una visione di uguaglianza tra uomo e donna, non è una visione condivisa da tutto lo spettro politico. Mi dispiace ma lo rispetto perché è stata la scelta sovrana del vostro popolo” ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron rispondendo a una domanda a margine del G7 in Puglia.

I leader del G7 hanno invitato Hamas ad accettare la road map verso un cessate il fuoco a Gaza annunciata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden a maggio, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha sostenuto il piano e “ora è importante che tutti lo attuino, e quindi invitiamo soprattutto Hamas a dare il consenso necessario affinché ora possa funzionare” ha detto Scholz al vertice G7.

“Do il benvenuto alla decisione del G7 di utilizzare gli asset russi immobilizzati per fornire un prestito all'Ucraina, e se capisco bene questi fondi non saranno utilizzati per scopi militari” commenta il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “La mia proposta ai leader della Nato invece copre le esigenze militari, almeno 40 miliardi di euro l'anno” ha detto. “Si basa sulle percentuali e siccome il 50% del budget della Nato viene dagli Usa, gli Usa copriranno la metà di questa somma, il resto va diviso fra gli alleati europei” ha precisato.

Con l'accordo del G7 sull'utilizzo dei profitti degli asset russi congelati “inviamo un segnale forte all'Ucraina: sosterremo Kiev nella sua lotta per la libertà per tutto il tempo necessario. È anche un segnale forte per Putin: non può vincere”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine dei lavori a Borgo Egnazia, annunciando l'intesa. “Ci sono già aiuti Ue da 50 miliardi di euro e aiuti Usa da 60 miliardi di dollari” per Kiev “a cui ora si aggiunge un pacchetto del G7 da 50 miliardi di dollari” ha detto von der Leyen, spiegando che tutti i partner G7 “contribuiranno a questo prestito”.

L'accordo del G7, ha spiegato ancora la presidente della Commissione Ue, interpellata sul funzionamento del piano di prestiti, prevede “l'utilizzo dei profitti derivanti dalle attività russe immobilizzate in Europa. Non saranno i contribuenti europei a pagare per i danni che Putin sta causando per questa guerra di aggressione. I ministri delle Finanze esamineranno i dettagli, come le garanzie necessarie” per erogare i prestiti, “e li chiariranno il prima possibile”.

I negoziatori del G7 hanno raggiunto un accordo per utilizzare i profitti derivanti dai beni sovrani russi congelati per aiutare l'Ucraina con un finanziamento da circa 50 miliardi di dollari. Secondo una dichiarazione concordata fra i paesi del G7 vista dal Financial Times, "con l'obiettivo di sostenere le esigenze attuali e future dell'Ucraina a fronte di una difesa prolungata contro la Russia, il G7 lancerà 'Prestiti straordinari per l'accelerazione delle entrate ('Extraordinary Revenue Acceleration o ERA) al fine di rendere disponibili all'Ucraina circa 50 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi entro la fine dell'anno". Il finanziamento, secondo il documento, dovrebbe venir erogato "attraverso molteplici canali che indirizzeranno i fondi alle esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione dell'Ucraina". 

I beni della Russia - aggiunge la nota - rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non metterà fine alla guerra contro l'Ucraina e non ripagherà i danni causati. Un alto funzionario dell'amministrazione Biden ha detto ai giornalisti che l'accordo prevede un prestito erogato da più finanziatori per "condividere il rischio", ma le quote esatte dei 50 miliardi di dollari per ciascun paese non sono ancora state stabilite. Il prossimo passo - ha aggiunto la fonte americana - sarà quello di ottenere l'approvazione da parte degli Stati membri dell'UE, quindi firmare i contratti tra i finanziatori, l'Ucraina e eventuali intermediari. Ogni prestito potrebbe essere destinato a scopi specifici, siano essi aiuti militari o aiuti economici e umanitari. Sempre secondo il Financial Times, un alto funzionario della Ue coinvolto nei colloqui ha affermato di essere fiducioso di garantire la maggioranza degli Stati membri necessari per sostenere il piano e di essere in contatto regolare con le capitali, quindi si è detto fiducioso che "non ci saranno sorprese".

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