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Tennis, Roland Garros: Sinner è il numero 1 del mondo.

Parigi, 5 Giu 2024 - Jannik Sinner è il primo italiano a diventare numero uno del mondo. L'ufficialità arriva con il ritiro di Novak Djokovic, numero uno per 428 settimane, ai quarti di finale del Roland Garros.

L’Azzurro, che è già in semifinale avendo sconfitto Dimitrov, comunque concluderà il torneo parigino, da lunedì è in testa al ranking Atp.

Da alcuni mesi non si parlava d'altro sui campi assolati o allagati per la pioggia, sede dei vari tornei tennistici Atp: quando il giovane Azzurro, grinta e determinazione, oltre che talento da vendere, avrebbe spodestato il “vecchio leone”. 

Ebbene, il momento tanto atteso, è arrivato. Forse, anzi, sicuramente, come Sinner non avrebbe voluto: per il ritiro di Djokovic dal torneo parigino a causa di un problema fisico al ginocchio accusato durante l'estenuante partita contro l’argentino Francisco Cerundolo, vinta dal serbo dopo ben 4 ore e 39 minuti di gioco. Durante quell'incontro l'ormai ex numero 1 Atp è dovuto ricorrere più volte all'intervento del fisioterapista.

Un problema fisico che è apparso subito importante e serio, tanto che Djokovic in conferenza stampa, dopo la vittoria su Cerundolo, metteva in forse la sua scesa in campo contro Ruud.

La scalata alla vetta del tennis mondiale raggiunta virtualmente oggi (da lunedì 10 sarà effettiva) da Jannik Sinner è iniziata ben sei anni fa, quando il campione altoatesino aveva solo 16 anni. Era il 2018, il suo primo anno da professionista, chiuso al gradino 551 della classifica Atp. 

Passa appena un anno e Jannik si porta con un balzo prodigioso ad avanzare al numero 78. È l'antipasto di quello che l'enfant prodige del tennis italiano sta per combinare: nel 2020, anno della pandemia, c’è l'exploit: raggiunge i quarti di finale a Roland Garros (dove perde in tre set da Rafael Nadal, futuro vincitore del torneo) e vince il torneo Atp 250 di Sofia diventando il più giovane tennista italiano ad aver conquistato un titolo Atp nell'era Open, a 19 anni, due mesi e 29 giorni. Chiude la stagione in 37esima posizione.   

Nel 2021 poi entra in top 10, chiudendo l'anno alla decima posizione con la conquista di quattro titoli Atp, conquistando la finale a Miami e le Atp Finals (dove è riserva in quanto n.9 del mondo e gioca per il ritiro di Berrettini, vincendo anche una partita). 

Sembra che tutto vada per il meglio e il giovanissimo campione stia compiendo una cavalcata inesorabile verso la vetta quando, dopo gli Open d'Australia 2022, dove perde nei quarti di finale da Stefanos Tsitsipas in tre set, fa una scelta (coraggiosissima) destinata ad avere un impatto fortissimo sulla sua carriera: dopo otto anni lascia il suo storico allenatore Riccardo Piatti con cui aveva lavorato ed era cresciuto da quando aveva 13 anni per creare un team tutto suo.

Decide di affidarsi a Simone Vagnozzi, coach che stava lavorando con Jannik già da diverso tempo. Poi, a giugno, arriva l'australiano Darren Cahill che si aggiunge al clan di Sinner in qualità di supercoach. Cambiano anche il preparatore fisico (Umberto Ferrara che segue il campione anche nell'alimentazione), il fisioterapista (Giacomo Naldi ex Virtus Bologna) e l'osteopata Andrea Cipolla, già collaboratore di Vagnozzi nelle stagioni precedenti. 

Fa parte della squadra anche Riccardo Ceccarelli, medico dello sport che da oltre trent'anni si occupa della mente e della psiche dei piloti di Formula 1 e a Viareggio dirige 'Formula Medicine', un centro all'avanguardia che allena a diminuire il carico emotivo davanti agli errori. Ci sono infine i due manager: il 39enne Alex Vittur che Jannik considera come un fratello (pare sia stato lui a spingerlo da Piatti in gioventù e lui stesso gli avrebbe consigliato la rottura); poi c’è Lawrence Frankopan, che è il super manager di Sinner, mutuando l'espressione da super coach (per Cahill).

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