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Sciame sismico ai Campi Flegrei, paura a Napoli. Ingv: “150 scosse, la più forte di magnitudo 4.4”.

Napoli, 21 Magg 2024 - Sono 35 le famiglie, residenti in tre edifici tra Pozzuoli e Bacoli, sgomberate in seguito allo sciame sismico che sta interessando i Campi Flegrei. Una precauzione dovuta a causa dell'insistenza del terremoto e ai danni riscontrati dai Vigili del Fuoco. A una prima scossa, di magnitudo 3.5, registrata alle 19:51, ne sono avvenute complessivamente 150. La più forte, come ha sottolineato l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è registrata alle 20:10 ed è stata di magnitudo 4.4. Per la zona, si tratta del terremoto più forte degli ultimi 40 anni. La conseguenza è stata un fuggi fuggi, con moltissime persone che sono scese in strada per il timore di crolli. Passata la notte, e considerando le basse temperature dell'alba, in molti sono rientrati in casa.

L'Osservatorio Vesuviano ha localizzato l'epicentro del sisma più intenso a ridosso della Solfatara, nel comune di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione anche nei comuni di Bacoli e Monte di Procida, e ovviamente nella città di Napoli, in particolare nei quartieri dell'area occidentale di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura, e nella zona collinare e nel centro cittadino. Tanta la paura.

Da quando è ripreso il fenomeno del bradisismo, dopo la crisi dei primi anni '80, il sisma di 4.4 ha superato per intensità il terremoto di magnitudo 4.2 registrato alle 3.35 del 27 settembre 2023. Come successe allora ci sono almeno due punti in comune: la profondità di 3 chilometri e l'epicentro localizzato nella zona della Solfatara.

Tra le scossi più importanti ci sono quella delle 19:51, di magnitudo 3.5 avvenuta a una profondità di tre chilometri. La scossa delle 20:10, di magnitudo 4.4, a cui è susseguito uno sciame con terremoti alle 21:31 di modesta intensità 2.4, alle 21:46, di magnitudo 3.9 che ha fatto di nuovo sobbalzare la popolazione. E alle 21:55 si è verificato un ulteriore fenomeno sismico di magnitudo 3.1.

“Sono scosse forti. Sono tante, ripetute. E capisco le vostre paure. Per questo, ho immediatamente convocato il Centro Operativo Comunale per affrontare tutte le eventuali criticità causate dalla ultime scosse di bradisismo. Ho deciso di chiudere tutte le scuole, pubbliche e private di Bacoli. E di ogni ordine e grado. È una chiusura precauzionale, per poter effettuare tutti i controlli necessari”, ha annunciato su Facebook il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. Gli istituti scolastici interessati si trovano nei comuni di Bacoli, Quarto, Monte di Procida, Qualiano e nelle municipalità 9 e 10 di Napoli. Disattivata, inoltre, la Ztl nel centro storico di Bacoli.

Dopo le forti scosse in tanti sono scesi in strada. “Non ci bastano le verifiche che fanno o che faranno, vogliamo la verità - dicono - siamo convinti che non ci stiano raccontando tutto. Le prove di evacuazione e le chiacchiere non ci bastano più. Ogni studioso dà la propria versione, ma noi non sappiamo più dove sia il vero”. Una paura legittima, poi rientrata all'alba. “Dormiremo in macchina stanotte. Sono mesi che viviamo nell'ansia, ma le scosse di stasera sono state le più forti mai avvertite”, dice qualcuno. La realtà è stata che in pochissimi sono riusciti a dormire: c'è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l'intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All'alba, anche a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro nelle proprie abitazioni.

Il bradisismo è “come se si aprisse la terra” e non è mai stato ‘sconosciuto’ agli abitanti di Pozzuoli e di tutta l'area dei Campi Flegrei, a Napoli, che dalla fascia costiera arriva fino ai quartieri di Pianura, Soccavo, Fuorigrotta. Lo stesso film in cui recita Loren inizia con una battuta fuori campo: “Vicino al Vesuvio e alle ribollenti solfatare, nell'antica città di Pozzuoli, da tempo immemorabile la terra si muove salendo e scendendo lentamente, tanto che la gente che ci vive ci si è abituata”. Sotto il mare e sotto la terra si estende una caldera con un diametro di 12 chilometri di cui 6 nel golfo di Pozzuoli, 6 nel sottosuolo. Un vulcano diverso da quello con la forma conica del Vesuvio, nato decine di migliaia di anni fa. Ora, però, questo fenomeno sta attraversando una ‘crisi’: le frequenti scosse che si sono susseguite indicano una ripresa del bradisismo. Ma cos'è il bradisismo? È un fenomeno vulcanico caratteristico dell'area dei Campi Flegrei. Tra il 1970 e il 1972 e, successivamente, tra l'82 e l'84 l'area flegrea e Pozzuoli hanno assistito al sollevamento del suolo che, al termine, risultò essere più alto rispetto ‘al prima’ di 3,5 metri. Nel 1970, in seguito ai dissesti in aumento, il Rione Terra fu sgomberato. Solo qualche giorno prima, a febbraio, era stato predisposto un piano di emergenza: il Piano A prevedeva l'evacuazione della popolazione dalla parte bassa di Pozzuoli, il Piano B invece prevedeva l'evacuazione di tutta la cittadina. Da sempre il bradisismo è stato accompagnato da sciami sismici più o meno forti. Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento, cosiddetta di bradisismo ascendente.

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