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Iran, la Tv di stato annuncia: “Il presidente Ebrahim Raisi è morto”.

Teheran, 20 Magg 2024 – Ieri sera, la tv di stato iraniana ha annunciato la morte del presidente Ebrahim Raisi, definendolo “martire del servizio” e precisando che saranno resi noti il luogo e l'ora della cerimonia funebre. Dichiarazioni che hanno confermato quanto dichiarato, poche ore prima, dal capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand, al canale televisivo IRIB: “Quando è stata scoperta la posizione dell'elicottero precipitato, non è stata trovata alcuna traccia di passeggeri vivi”.

A bordo, oltre al Presidente, c'erano il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore della provincia dell'Azerbaigian orientale Malek Rahmati e l'imam della città di Tabriz Mohammad Ali Ale Hashem. Tra i corpi carbonizzati ci sono le guardie del corpo del Presidente, il generale Mehdi Mousavi, un membro delle guardie rivoluzionarie Ansar al-Mahdi, il pilota, il copilota e il tecnico di volo.

63 anni, Raisi si stava recando nelle zone di confine nordorientali alla città di Tabriz per inaugurare una raffineria.

Intanto la gigantesca macchina dei soccorsi, che si avvale di aiuti internazionali arrivati anche da Russia e Turchia, continua a cercare tra i rottami. Il velivolo sarebbe caduto o costretto a un atterraggio d'emergenza. Restano da chiarire le cause dell'incidente, attribuito almeno in questa fase al maltempo. Dalle immagini è visibile chiaramente la fitta nebbia che ha ostacolato persino i soccorsi.

E ora cosa succede? Come aveva già annunciato la Guida Suprema, Ali Khomeyni, non ci sarà alcun vuoto di potere. Il vicepresidente dell'Iran, Mohammad Mokhber, è il primo nella linea di potere dopo il presidente Ebrahim Raisi. Secondo la costituzione iraniana, l'articolo 131 prevede nel caso di morte, licenziamento, dimissioni, assenza o malattia superiore a due mesi del Presidente della Repubblica, che il primo vicepresidente subentri e assuma le funzioni di presidente fino allo svolgimento delle elezioni entro un periodo massimo di 50 giorni. La prima vicepresidenza iraniana è una posizione nominata, e non eletta.

Tornando all'incidente, le prime testimonianze avevano già annunciato lo scenario peggiore. Quando le squadre di ricerca hanno raggiunto l'elicottero - o i suoi rottami - hanno fatto sapere di “situazione non buona”, prima di precisare: “nessun segno di vita”. Le voci si sono fatte sempre più insistenti quando un funzionario iraniano ha dichiarato all'agenzia Reuters: “Si teme siano tutti morti, il mezzo è completamente bruciato”.

Poche ore prima, fonti ufficiali avevano fatto sapere che era stata individuata la posizione esatta del mezzo e che c'erano stati contatti telefonici con uno dei passeggeri e un membro dell'equipaggio. Un drone turco ha poi identificato una fonte di calore corrispondente al velivolo e ha consentito alle autorità iraniane di dirigere i soccorsi con più precisione.

L'Unione europea su richiesta di Teheran ha attivato l'assistenza Copernicus, il servizio di mappatura satellitare di risposta rapida per aiutare a restringere l'area dove concentrare i soccorsi, resi complicati da nebbia e maltempo.

Il luogo dell'incidente è Jolfa, al confine con l'Azerbaigian, a circa 600 chilometri a nord-ovest da Teheran. Qui il presidente aveva inaugurato una diga insieme al leader azero Ilham Aliyev. Tre gli elicotteri del convoglio: due dei quali, con a bordo altri ministri e funzionari, sono invece arrivati regolarmente a destinazione.

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