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Israele attacca l’Iran, esplosioni a Isfahan: “Solo droni”. “Siti nucleari al sicuro”.

Tel Aviv, 19 Apr 2024 – Stando alle prime notizie, a tarda notte Israele attacca a sorpresa l'Iran, dopo aver lasciato intendere che l'aggressione era stata rimandata.
Le notizie al momento sono frammentarie, ma si sa che sono entrate in azione le batterie della difesa antiaerea iraniana, che esplosioni sono state udite a Isfahan, una delle più belle città d'arte del Paese, che lo spazio aereo sull'Iran è stato chiuso e che tutti i voli da e per Teheran sono interrotti.

Secondo la tv americana Abc News, che ha citato un alto funzionario statunitense, conferma l'attacco contro l'Iran come rappresaglia per il lancio di centinaia di missili e droni iraniani contro Israele, a sua volta ritorsione per il bombardamento israeliano del consolato di Teheran a Damasco.

Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times l'attacco avrebbe colpito una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, nell'Iran centrale, a circa 350 km di distanza dalla capitale Teheran.

Sono almeno tre le esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan. 
Non si conosce ancora il bilancio dei danni e di eventuali vittime. Secondo fonti citate dall'agenzia Farsnews, le difese sono state attivate in presenza di “un oggetto simile a un drone”.

"Un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese". Lo ha detto una fonte israeliana al Washington Post commentando l'attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano, nei pressi di Esfahan. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz. 

 L'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha annunciato che "non sono stati segnalati danni rilevanti" in seguito alle esplosioni udite all'alba. "In seguito all'attivazione della difesa aerea in alcune regioni del Paese, "non sono stati segnalati danni o esplosioni su larga scala", ha dichiarato l'agenzia, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti. L'agenzia ha aggiunto che "non sono state ricevute segnalazioni di lancio di sistemi di difesa missilistica".

Gli Stati Uniti non avevano dato il via libera alla risposta israeliana all'Iran. Lo riporta la Cnn che cita fonti dell'amministrazione Biden. "Noi non avevamo approvato la risposta", ha dichiarato un rappresentante del governo. L'attacco è stato lanciato poche ore dopo che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian aveva detto proprio alla Cnn che se Israele avesse lanciato attacchi ci sarebbe stata una reazione "immediata e ai massimi livelli".

 Per la prima volta in oltre 50 anni la polizia è entrata nel campus della Columbia University e ha arrestato decine di studenti. 
Chiamati dalla preside dell'ateneo, che solo ieri aveva testimoniato in congresso sull'antisemitismo nei campus, agenti in assetto anti-sommossa sono penetrati nel recinto dell'Università ammanettando una settantina di ragazzi che protestavano per la causa dei palestinesi. Ieri, sotto il fuoco delle domande dei repubblicani la preside Minouche Shafik si era impegnata a fare di più per contenere le proteste. La mossa di oggi, che ha messo a rischio il delicato gioco di equilibrio tra difesa della libertà di espressione e la protezione da affermazioni giudicate discriminatorie e offensive, potrebbe essere un boomerang. 

È la prima volta dal 1968 che la Columbia non chiamava la polizia per reprimere contestazioni. Nel 1968 le forze dell'ordine usarono i gas, un centinaio di studenti rimasero feriti e circa 700 finirono al commissariato. Gli studenti pro-palestinesi avevano da ieri occupato il campus montando una cinquantina di tende con tanto di cucina da campo. "Stamani ho preso una decisione che speravo non sarebbe stata necessaria", ha dichiarato la Shafik in un messaggio: "Ho sempre detto che la vostra sicurezza è al primo posto nella mia agenda. Per abbondanza di cautela ho autorizzato la polizia a demolire l'accampamento. Ho preso questa decisione straordinaria perchè queste sono circostanze straordinarie". Tra gli studenti sanzionati c'è Isra Hirsi, la figlia della deputata dem progressista Ilhan Omar: studia a Barnard, il braccio femminile della Columbia, ed è stata sospesa per aver partecipato all'occupazione.

E tra tutto questo il governo israeliano è seriamente preoccupato dalla prospettiva di un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu e i vertici politici e militari dello Stato ebraico: è quanto riporta la rete televisiva israeliana Channel 12.Tre ministri - fra cui i titolari di Esteri e Giustizia - e diversi esperti legali si sarebbero riuniti nell'ufficio del Primo ministro per una "discussione di emergenza" su come sventare la minaccia di una possibile accusa di violazione del diritto internazionale e umanitario nella Striscia di Gaza.

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