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La faida Israele-Iran, il mondo chiede prudenza. Casa Bianca: “Nuove sanzioni contro Teheran”.

Tel Aviv, 17 Apr 2024 - La Cnn ha un video che documenta l'ultima strage avvenuta a Gaza, in cui almeno tredici persone sono state uccise tra cui sette bambini, e altre 25 ferite, dopo un attacco aereo israeliano al campo di rifugiati di Al-Mahgazi, nella zona centrale della Striscia.

La rete americana parla di immagini sconvolgenti che mostrano macerie, corpi coperti di sangue, tra cui bambini, decine di persone che corrono in preda al panico. Coperto dalle macerie anche un calcio-balilla. Il testimone che ha fornito le immagini, Nihad Owdetallah, ha raccontato di aver sentito una forte esplosione alle 15,40, ora locale. "Sono andato immediatamente a vedere che cosa era successo - ha aggiunto - e ho trovato corpi ovunque per terra, adulti che urlavano, bambini che urlavano, bambini morti. Stavano solo giocando a biliardino".

''A sei mesi dall'inizio della guerra, 10mila donne palestinesi a Gaza sono state uccise, tra cui circa seimila madri, lasciando 19mila bambini orfanì'. 
È quanto si legge in un rapporto delle Nazioni Unite, aggiungendo che più di un milione di donne e ragazze palestinesi nella Striscia di Gaza stanno soffrendo una ''fame catastroficà', con quasi nessun accesso al cibo, all'acqua potabile, a servizi igienici funzionanti o all'acqua corrente. "Le donne sopravvissute ai bombardamenti soffrono quotidianamente la fame, le malattie e hanno una paura costante. La guerra a Gaza è senza dubbio una guerra contro le donne, che stanno pagando un prezzo alto per una guerra che non hanno provocato", ha affermato Susanne Mikhail, direttrice regionale di Un Women durante una conferenza stampa a Ginevra.

A seguito dell'attacco iraniano a Israele del fine settimana scorso, gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro Teheran. Ad annunciarlo è stato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. “In seguito all'attacco aereo senza precedenti dell'Iran contro Israele, il presidente Biden si sta coordinando con gli alleati e i partner, compreso il G7, e con i leader bipartisan del Congresso, per una risposta globale”, ha scritto in un comunicato. “Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro l'Iran, il suo programma di missili e droni, nonché nuove sanzioni contro le entità che sostengono il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e il Ministero della Difesa iraniano. Prevediamo che i nostri alleati e partner seguiranno presto con le loro sanzioni”.

"I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima": lo ha minacciato (dimenticando che israele è una nazione con armi nucleari) il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del parlamento Abolfazl Amouei. "Abbiamo piani per tutti gli scenari e agiremo con coraggio. Il nostro messaggio è la pace e allo stesso tempo la preparazione militare dell'Iran", ha aggiunto, citato dall' Irna.  

Il Segretario generale dell'Onu António Guterres ha chiesto al ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdolahian una de-escalation “urgente” della situazione, durante un colloquio telefonico. “Il Segretario generale ha ribadito al ministro degli Esteri i punti che aveva espresso nelle sue osservazioni al Consiglio di sicurezza in merito alla serie di attacchi iraniani contro obiettivi militari israeliani e agli attacchi contro gli edifici diplomatici iraniani a Damasco. Guterres ha chiesto una de-escalation urgente della situazione e di porre l'attenzione sul portare la pace in Medio Oriente”, ha detto il portavoce di Guterres Stéphane Dujarric durante un briefing con la stampa.

Amir-Abdollahian aveva precedentemente annunciato sui social i contenuti della telefonata, dicendo di aver sottolineato con Guterres il fatto che l'attacco a Israele di sabato scorso era stato condotto in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e come risposta “legittima” al bombardamento del consolato iraniano a Damasco, in Siria.

“Il nostro messaggio a tutti, all'Iran e a Israele, è di non violare il nostro spazio aereo. Non lo permetteremo. Da sempre la nostra politica è di neutralizzare qualsiasi proiettile che violi il nostro spazio aereo e minacci la nostra gente e la nostra sicurezza. Dunque abbiamo intrapreso azioni contro i droni iraniani che, secondo noi, minacciavano la nostra sicurezza. Voglio essere chiaro: non saremo un campo di battaglia per nessuno. Avremmo intrapreso la stessa azione contro i droni israeliani”. Lo ha affermato in un'intervista al Corriere della Sera il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi. 

“L'Iran ha risposto all’attacco al suo consolato a Damasco. L’onere di allentare la tensione ora ricade sul governo israeliano. Dunque che il primo ministro israeliano non pensi di distogliere l'attenzione dall'aggressione a Gaza, o di sfruttare il conflitto con l'Iran per salvare la sua carriera e servire l'agenda radicale dei ministri estremisti del suo gabinetto”, ha aggiunto. “L'attenzione deve continuare a concentrarsi sulla fine della catastrofe di Gaza. Il primo passo per la de-escalation deve essere la fine della crisi alimentare per 2,3 milioni di palestinesi. E non dimentichiamoci che il numero di bambini uccisi da Israele nella guerra a Gaza è superiore al numero di bambini uccisi da tutti i conflitti nel mondo in più di quattro anni. Per questa ragione lavoriamo per una pace giusta e duratura che garantisca la sicurezza ai palestinesi e agli israeliani. La soluzione dei due Stati, che le misure israeliane stanno uccidendo, è l'unica via verso quella pace”, ha concluso Safadi.

Decine di dipendenti di Google hanno fatto irruzione nella sede del gigante tech in California per protestare contro la decisione della compagnia di firmare un accordo da oltre un miliardo di dollari con il governo di Israele. I dipendenti, che hanno intonato cori pro-Palestina e indossavano i tradizionali copricapo arabi, hanno usato anche i social X e Twitch per postare immagini e documentare con dirette video la loro protesta. Gli attivisti, riuniti in un gruppo chiamato "No Tech for Apartheid", hanno letto alcune dichiarazioni in cui accusano Google di fare affari con chi "porta avanti il genocidio", bombardando la Striscia di Gaza, e chiesto di cancellare la sua partecipazione al "Progetto Nimbus", un accordo da 1,2 miliardi di dollari che vede coinvolte Google Cloud e Amazon Web Services. Un altro gruppo ha occupato per protesta il decimo piano della sede di Google a Manhattan.

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