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Netanyahu: “L’Iran dovrà aspettare nervosamente la nostra risposta”. Teheran: “Pronti a reagire”. Gli Usa: “Non partecipiamo a un nuovo attacco di Tel Aviv”. 

Tel Aviv, 16 Apr 2024 - L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare a Israele". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu a una riunione dei ministri del suo partito, il Likud. Poi ha aggiunto - secondo la stesse fonti - "Israele risponderà all'attacco dell'Iran ma lo farà in maniera saggia e non di pancia".

Il primo ministro israeliano ha poi invitato la comunità internazionale a "rimanere unita" di fronte alla "aggressione iraniana, che minaccia la pace nel mondo", dopo l'attacco con missili e droni lanciato dall'Iran contro Israele in risposta al bombardamento israeliano sul consolato iraniano a Damasco.

La risposta all'Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l'assicurazione - secondo la tv Kan - che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l'Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro-risposta da parte di Teheran. La mossa di Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai missili lanciati da Teheran.

Il Comitato per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, ha dichiarato che se Israele dovesse rispondere all'attacco di droni e missili dell'Iran, Teheran è "pronto a usare un'arma che non abbiamo mai usato". Lo ha scritto l'Iran International. Nella stessa dichiarazione, Amouei ha affermato che Israele dovrebbe considerare i suoi prossimi passi e "agire con saggezza".

L'emittente israeliana Channel 12 ha riportato che il gabinetto di guerra ha preso la decisione di rispondere "chiaramente e con forza" contro l'Iran per il suo attacco di sabato notte. La risposta sarà progettata per inviare il messaggio che Israele "non permetterà che un attacco di tale portata passi senza una reazione", ha affermato Channel 12. La risposta sarà anche finalizzata a chiarire che Israele non permetterà agli iraniani di "stabilire l'equazione" che hanno cercato di affermare negli ultimi giorni. Questo sembra essere un riferimento all'avvertimento dell'Iran secondo cui i futuri attacchi israeliani in territorio iraniano, comprese le sue sedi diplomatiche internazionali, d'ora in poi saranno nuovamente affrontati con attacchi di ritorsione iraniani contro Israele. 

Channel 12 ha riportato inoltre che Israele non vuole che la sua risposta scateni una guerra regionale, o che distrugga la coalizione che lo ha aiutato a difendersi dall'attacco dell'Iran ma intende coordinare la sua azione con gli Stati Uniti. Oggi è previsto che il gabinetto di guerra si riunisca di nuovo, ha rilevato sempre l'emittente, e le norme sul comando del Fronte Interno non sono state modificate, il che indica che è improbabile che un attacco israeliano abbia luogo in queste ore.

Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all'attacco senza precedenti dell'Iran di sabato sarà probabilmente limitata e potrebbe concentrarsi su obiettivi chiave al di fuori dell'Iran. Lo hanno detto alla Nbc quattro funzionari statunitensi, secondo i quali la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre Gerusalemme a cercare una risposta meno aggressiva.

Invece di colpire direttamente l'Iran in risposta - cosa che, gli alleati di Israele hanno avvertito, metterebbe la regione in una spirale di guerra totale - i funzionari dicono alla Nbc che Israele potrebbe colpire i rappresentanti dell'Iran, come le sue milizie in Siria o il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.

Un ufficiale dell'aeronautica israeliana ha dichiarato che la Giordania ha consentito agli aerei da combattimento israeliani di entrare nel suo spazio aereo per abbattere missili e droni lanciati dall'Iran, riferisce NBC News.

L'aviazione giordana e israeliana sono state coordinate dalle forze armate statunitensi, in quella che si pensa sia la prima volta che Israele e Giordania hanno combattuto fianco a fianco. Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha confermato che Amman ha assistito Israele nell'intercettazione dei droni durante l'attacco del fine settimana proveniente dall'Iran, ma ha invitato a non distogliere l'attenzione dalla questione di Gaza e Cisgiordania: "Qualunque oggetto entri nei nostri cieli, violi il nostro spazio aereo, qualunque oggetto che riteniamo rappresenti un pericolo per la Giordania, faremo tutto ciò che è in nostro potere per porre fine a quella minaccia ed è quello che abbiamo fatto", ha detto il ministro alla Cnn. "Quello che è successo è un segno di quanto la situazione possa peggiorare pericolosamente se non si affronta la causa di tutta questa tensione" e "dobbiamo rimanere concentrati: il problema non è l'Iran ma l'aggressione israeliana di Gaza e l'illegalità in Cisgiordania, questo deve finire", ha ammonito Safadi.

L'Aiea teme che Israele prenda di mira gli impianti nucleari iraniani. Teheran ha chiuso domenica i suoi impianti nucleari per "considerazioni di sicurezza", fa sapere il direttore generale dell'agenzia, Rafael Grossi. Lunedì, mentre riaprivano, ha tenuto lontani gli ispettori "finché non avremo la prova che la situazione è completamente calma". "Riprenderemo domani", ha detto Grossi ai giornalisti a New York. "Ciò non ha avuto alcun impatto sulla nostra attività di ispezione". Alla domanda sulla possibilità di un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani, Grossi ha risposto che "c'è sempre preoccupazione per questa possibilità" e ha esortato alla "massima moderazione".

Hamas è ora disposto a rilasciare solo circa 20 ostaggi che rientrano nelle categorie di donne e uomini sopra i 50 anni, in cambio di un cessate il fuoco temporaneo di 6 settimane. È quanto ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel.

La proposta è in contrasto con quella avanzata dai mediatori del Qatar, egiziani e americani, che avrebbe previsto la liberazione di 40 ostaggi. "Sinwar non vuole un accordo", ha aggiunto il funzionario israeliano riferendosi al leader di Hamas, "non gli importa se gli abitanti di Gaza continueranno a soffrire nonostante la straordinaria flessibilità israeliana riguardo a tutte le richieste della proposta americana".

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