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Gli israeliani a gaza sparano nel mucchio. Uccisi 7 operatori Wck a Gaza, l’ong sospende le attività. Idf: “Tragico incidente”. Bombe israeliane sul consolato iraniano a Damasco, 11 morti incluso un generale Pasdaran.

Gaza, 2 Apr 2024 - L'ong World Central Kitchen, che insieme alla spagnola Open Arms ha portato il primo carico di aiuti dal mare a Gaza City, ha denunciato che 7 dei suoi dipendenti sono rimasti uccisi in un attacco israeliano nell'enclave.

Dopo l'uccisione di sette suoi operatori umanitari in un raid israeliano a Gaza, World central kitchen (Wck) annuncia "la sospensione immediata delle nostre operazioni nella regione". In una nota, la ong fa sapere che "prenderemo decisioni sul futuro del nostro lavoro presto".

Il Ceo dell'organizzazione Erin Gore ha dichiarato: "Ho il cuore spezzato e sono sconvolto dal fatto che noi - World Central Kitchen e il mondo - abbiamo perso vite meravigliose oggi a causa di un attacco mirato da parte dell'IDF. L'amore che avevano nel nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l'umanità è al di sopra di ogni cosa, e l'impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre".

Gore ha detto che la squadra Wck stava "viaggiando in una zona senza conflitto a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK e di un altro veicolo". Nonostante il coordinamento dei movimenti con l'IDF, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima.

"Questo non è solo un attacco contro Wck, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile", ha commentato Gore.

"In seguito alle notizie sul personale di World central kitchen, le Forze di difesa israeliane stanno conducendo un'indagine approfondita al più alto livello per comprendere le circostanze di questo tragico incidente". Lo scrivono le Idf sul proprio canale Telegram, dopo il raid israeliano a Gaza nel quale sono rimasti uccisi 7 operatori internazionali di Wck e il loro autista palestinese.

"Le Idf - sottolineano ancora - fa sforzi importanti per assicurare la consegna sicura degli aiuti umanitari e sta lavorando strettamente con Wck nel suo sforzo vitale per assicurare cibo e aiuti umanitari alla gente di Gaza".

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato che il suo governo ha chiesto una spiegazione a Israele su come quattro operatori umanitari internazionali, tra cui una donna australiana e il loro autista palestinese, siano stati uccisi in un apparente attacco aereo a Gaza. 

All'ambasciatore di Israele in Australia, Amir Maimon, è stato chiesto di chiamare il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio australiano e di spiegare come sia stata uccisa Zomi Frankcom, 44 anni, operatrice umanitaria della World Central Kitchen di Melbourne. 

"Si tratta di una persona che stava facendo volontariato all'estero per fornire aiuti, attraverso questa organizzazione benefica, a persone che soffrono di enormi privazioni a Gaza. E questo è assolutamente inaccettabile", ha dichiarato Albanese ai giornalisti. "Vogliamo che si risponda di tutto questo, perché è una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere", ha aggiunto Albanese.

Gli Stati Uniti sollecitano un'indagine "rapida" sulla morte degli operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza. 
Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha scritto sui social media: "Abbiamo il cuore spezzato e profondamente turbati dall'attacco che ha ucciso gli operatori umanitari di World Central Kitchen a Gaza. Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre forniscono aiuti che sono disperatamente necessari, e invitiamo Israele a indagare rapidamente su quanto accaduto".

È salito a 11 il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano sul consolato iraniano a Damasco. Tra le vittime anche un generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Mohammad Reza Zahedi. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che oltre al generale di brigata iraniano sono stati uccisi due consiglieri iraniani e cinque membri dei 'Pasdaran'. Hossein Akbari, ambasciatore iraniano in Siria, è uscito illeso dall'attacco. Una fonte militare anonima ha detto all'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana che l'attacco del "nemico israeliano" all'edificio del consolato iraniano a Damasco "ha completamente distrutto l'edificio e ha colpito tutti all'interno", causando "morti e feriti" all'interno del consolato.

Se le notizie sono fondate, è "profondamente preoccupante" che Israele intenda chiudere Al Jazeera: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre rispondendo ad una domanda nel briefing quotidiano.

L'ambasciatore iraniano a Damasco, Hossein Akbari, ha affermato che "la risposta di Teheran sarà dura" dopo l'attacco a Damasco attribuito a Israele che ha ucciso 11 persone fra cui Mohammad Reza Zahed, alto comandante dei Pasdaran. Lo riportano i media iraniani. Il diplomatico ha poi aggiunto che "dopo aver rimosso le macerie del palazzo distrutto dal raid sarà reso noto il numero esatto delle vittime".

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