Mosca, 17 Mar 2024 - Un'ora circa prima del mezzogiorno locale, ora 'X' indicata da Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksey Navalny, per recarsi alle urne oggi in segno di protesta contro Putin, dai seggi elettorali delle città di Togliatti e Cheljabinsk (dove il fuso orario è di due ore avanti rispetto a Mosca e il mezzogiorno è già passato) arrivano foto di lunghe code davanti ai seggi. Le pubblicano il sito Meduza e diversi canali Telegram vicini all'opposizione russa Nella capitale Mosca a più di mezz'ora dallo scoccare del mezzogiorno, in alcuni seggi elettorali è stata notata - e fotografata - un'intensificazione della presenza delle forze dell'ordine.
Uno dei candidati "esclusi" dal veto della Commissione elettorale centrale russa dalle elezioni presidenziali in corso in Russia, il pacifista Boris Nadehzdin, ha lanciato un appello ad aderire all'iniziativa lanciata dall'oppositore Aleksei Navalny, morto in carcere un mese fa, del cosiddetto "mezzogiorno contro Putin" o PPP secondo l'acronimo russo. Parlando con i giornalisti al seggio elettorale nella citta' di Dolgoprudny, nella regione di Mosca, Nadezhdin ha detto di ritenere che "il popolo russo oggi abbia l'opportunità di mostrare la propria posizione su ciò che sta accadendo votando non per Putin, ma per qualcun altro, come ho fatto io". L'iniziativa, rilanciata dalla vedova di Navalny Yulia, prevede che gli elettori vadano tutti a votare per i candidati alternativi a Putin oggi a mezzogiorno, creando file ai seggi. Oltre a ricevere il sostegno di quasi tutti gli oppositori in esilio, come il magnate Mikhail Khodorkovsky, la forma di protesta è stata sostenuta anche da oppositori interni alla Russia come Ekaterina Duntsova, che ha tentato di candidarsi alle elezioni presidenziali, ma non è stata registrata dalla commissione elettorale. Nel tentativo di contrastare i piani dell'opposizione, la Procura russa ha ripetuto per tre volte il suo avvertimento che chiedere o partecipare a tali azioni può portare a pene detentive per aver ostacolato il processo elettorale. Finora non sono stati segnalati arresti per aver partecipato all'azione.
A Kazan, in Tatarstan, secondo il sito di notizie russo 24liveblog un uomo è stato fermato per essere arrivato al seggio a mezzogiorno. Nel cellulare della polizia Aleksandr Shirshov si è ritrovato con altre 20 persone, ha raccontato lo stesso elettore fermato al gruppo di monitoraggio dei diritti Ovd-Info. Le forze dell'ordine hanno respinto dei giovani elettori, dicendo di tornare tra una o due ore, "oppure vi arrestiamo".
"L’Europa può essere una forza che previene il caos. Ciascuno degli accordi di sicurezza lo dimostra". Così il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky dal canale ufficiale Telegram. Il leader di Kiev ha ringraziato "la Danimarca per la sua solidarietà con l’Ucraina". "L’accordo di sicurezza firmato tra i nostri Stati - ha detto - offre nuove prospettive di sicurezza". "La crescente pressione sulla Russia - ha concluso - la cooperazione in materia di difesa con la Danimarca, il sostegno al nostro ingresso nell’Unione Europea e nella Nato: tutto ciò ci rafforza".
Nell'estremo oriente russo sono già stati chiusi i seggi per le elezioni presidenziali, dopo tre giorni di votazioni. Urne chiuse in Chukotka e in Kamchatka, due regioni dove il fuso orario è nove ore avanti rispetto a Mosca, e dove il dato sull'affluenza è molto differente: in Chukotka - ha votato l'84,18% mentre in Khamchakta il 68,25.
Sventati 280mila cyber attacchi contro il sistema di voto elettronico dall'inizio delle elezioni presidenziali in Russia, ha denunciato la presidente della Commissione elettorale, Ella Pamfilova. "Tutti gli attacchi di Ddos sono stati bloccati dai nostri sistemi per la sicurezza dei dati interni e di protezione forniti da Rostelecom e da Roskmnadzor", ha affermato.











Comments are closed.