Kiev, 14 Mar 2023 - Un civile è morto e altri tre sono rimasti feriti nell'impatto di droni ucraini nella città russa di Belgorod: lo ha riferito il governatore dell'omonima provincia, Vyacheslav Gladkov, citato dalla Ria Novosti. "Secondo le prime informazioni, il conducente di un veicolo è morto a causa dell'impatto di un drone. Hanno chiesto assistenza medica anche due donne e un uomo. Sul posto si stanno dirigendo le ambulanze", ha detto Gladkov su Telegram.
Putin lo nasconde al suo popolo ma al fronte è ecatombe di militari russi. Infatti, "La Russia ha perso 427.840 soldati in Ucraina dall'inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022", ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine il 14 marzo.
"Questo numero comprende 970 vittime delle forze russe subite nell'ultimo giorno." Secondo il rapporto, "la Russia ha perso anche 6.757 carri armati, 12.938 veicoli corazzati da combattimento, 13.959 veicoli e serbatoi di carburante, 10.565 sistemi di artiglieria, 1.017 sistemi di razzi a lancio multiplo, 717 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 8.220 droni, 26 navi e barche e un sottomarino".
Le recenti parole del presidente russo Vladimir Putin sul fatto che "in Italia si è sempre sentito a casa, anche perché è un Paese molto vicino alla Russia" sono "una chiara strategia di Putin per allargare le fratture, in Italia ma anche nel resto d'Europa".
È quanto ha detto, in un'intervista a Repubblica, il dissidente ed ex oligarca russo Mikhail Khodorkovsky. "Certo, in Italia il terreno per lui è ancora più fertile, per la vostra storia, ma non solo. I sondaggi mostrano un Paese diviso a metà sulla guerra in Ucraina. E, da quel che vedo, ci sono agenti al soldo del Cremlino in Italia che fanno un lavoro di propaganda eccellente. Non voglio fare nomi. Ma credo dovreste sviluppare strumenti anti-propaganda russa ben più efficaci", ha commentato.
Secondo Khodorkovsky, "Putin non è così forte come sembra". "Quando decide di uccidere qualcuno, ultimo Navalny, vuol dire che ha qualche problema", ha sottolineato. "In ogni caso, saranno elezioni farsa, e lo abbiamo visto con l'esclusione del candidato anti-guerra Boris Nadezhdin: aveva già ottenuto 200mila firme in pochi giorni. Perché l'opposizione è molto più ampia di quanto si pensi in Russia: secondo le ultime rilevazioni, c'è un 17% della popolazione che vorrebbe fermare la guerra e restituire i territori occupati all'Ucraina, mentre coloro che chiedono la pace sono il 52%".
"La retorica della Russia sul nucleare è sconsiderata e irresponsabile dall'inizio dell'invasione in Ucraina". Lo ha detto la Casa Bianca, commentando le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha minacciato il ricorso al nucleare.
L'obiettivo dell'iniziativa di pace svizzera sul conflitto in Ucraina è quello di includere la Russia nel processo negoziale, ha affermato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis.
"L'obiettivo di questa iniziativa è coinvolgere la Russia. L'idea è che questa conferenza di pace apra un processo, un percorso, e la Russia dovrà sicuramente unirsi a quel percorso. Ho già detto a Davos a gennaio che non ci sarà pace senza i russi. La mia posizione non è cambiata", ha detto Cassis in un'intervista all'emittente SRF. Il 15 gennaio la presidente svizzera Viola Amherd ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto a Berna di ospitare un vertice di pace sull'Ucraina. Kiev vuole tenere dei vertici per approvare la "formula di pace" di Zelensky, ha spiegato la presidenza ucraina. Cassis ha poi sottolineato che la Russia deve prendere parte a qualsiasi processo di pace legato al conflitto ucraino.
Ma a stretto giro di posta risponde la portavoce del ministero degli esteri russo. Infatti, ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che la Russia non parteciperà alla conferenza sull'Ucraina in Svizzera, anche se fosse invitata ufficialmente.Il 23 gennaio il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha incontrato Cassis e gli ha detto che Mosca ha tenuto conto della decisione di Berna di abbandonare i suoi principi di neutralità e di sostenere pienamente Kiev. Il 3 febbraio Zakharova ha ribadito che il potenziale della Svizzera come "mediatore onesto" nella risoluzione dei conflitti è stato esaurito, con Berna che "aderisce ciecamente" alle politiche degli Stati Uniti e dell'Ue.
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