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Il triplice significato politico delle elezioni regionali in Sardegna. Dell’ Avv. Alessandro Ballicu.

Cagliari, 27 Feb 2024 - Qualche mese fa, un sondaggio sull’autorevolissimo quotidiano “il sole 24 ore”, collocava il presidente Solinas all’ultimo posto, nella classifica dei governatori più apprezzati e il sindaco di Cagliari Truzzu, fra i sindaci meno amati.

Il solo fatto che la maggioranza uscente abbia deciso di non voler confermare il presidente in carica, era già una palese sconfessione del suo operato, tuttavia è stato un errore macroscopico candidare l’attuale sindaco di Cagliari, il meno amato dai tempi dei Fenici

Infatti, proprio nella “sua” città è stato platealmente bocciato.

 Certamente non è stato gradito: il comportamento da zelante sceriffo durante il look down, la strage di animali al parco di Monte Urpinu ma, soprattutto, i troppi cantieri aperti contemporaneamente, in guisa tale da rendere impossibile la circolazione e il parcheggio delle autovetture, con danni incommensurabili per le attività commerciali- tradizionale bacino di voti del centrodestra, peraltro questa assurda “ guerra” contro le automobili, cosi come la ferocia inutile  con cui  si sono eseguite le norme ( palesemente anticostituzionali) del c.d. look down sembrerebbero esecuzioni di direttive che provengono da centri di potere occulti sovranazionali….

La giunta regionale uscente, probabilmente la meno capace della storia dell’autonomia regionale, non ha certo brillato e il fallimento è certificato dalla mancata spesa di cifre enormi che, invece, sarebbero servite per potenziare scuole, sanità, trasporti e tutela dell’ambiente.

Infine, il voto regionale è stato- impropriamente – caricato di significato politico, non solo per la discesa in campo di tutti i leader regionali- si ricordano della Sardegna solo per elemosinare i voti- e soprattutto dal fatto che il candidato del centro destra si è fatto scudo con l’immagine della presidente del consiglio “ forte e fiera” e proprio lei lo ha imposto agli alleati e ai Sardi, con la iattanza di chi – temporaneamente- detiene la maggioranza, fra le forze della propria coalizione.

Quindi gli elettori hanno espresso tre giudizi negativi nei confronti della medesima coalizione che governa contemporaneamente:

La città di Cagliari, la Regione Sarda, l’intero Paese.

Credo che oggi Antonio Gramsci, Emilio Lussu e Enrico Berlinguer sarebbero orgogliosi del voto espresso da “Su Populu Sardu”.  Avv. A.B.

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