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Campagna di sensibilizzazione promossa dall’Arma e finalizzata a combattere il fenomeno delle truffe ai danni della popolazione anziana, incontri in medio campidano e in Marmilla.

Cagliari, 26 Feb 2024 - Nei 28 borghi del Medio Campidano, della Marmilla e di parte della Trexenta, su cui ricade la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Sanluri, nelle scorse settimane i Comandanti delle Stazioni, in collaborazione con le parrocchie, con i sindaci e con i centri anziani ma anche semplicemente nei parchi cittadini, continuano la campagna informativa contro le truffe e a tutela delle fasce più deboli.

È questo il senso della campagna di sensibilizzazione rinnovata dall’Arma e finalizzata a combattere il fenomeno delle truffe ai danni della popolazione anziana ma non solo.

Una missione che nasce dall’esigenza di integrare l’opera quotidiana di prevenzione e di contrasto da parte delle pattuglie dell’Arma in strada con quella rassicurazione sociale da sempre carattere distintivo dei militari soprattutto nei piccoli centri, dove praticamente ovunque i carabinieri rappresentano l’unico baluardo delle istituzioni nazionali.

I cittadini vengono così raggiunti attraverso momenti di contatto presso i luoghi di incontro comunali o per gli anziani o anche nelle comunità parrocchiali, che per la Compagnia di Sanluri ricadono in due diocesi differenti (Cagliari e Oristano).

La truffa è uno dei reati più insidiosi e difficili da perseguire. Da un lato la distrazione e l’incauta fiducia della vittima verso l’estraneo, dal lato investigativo invece, non pochi ostacoli per scoprire gli autori. Tantissime volte gli episodi non vengono neppure denunciati perché il danno è minimo o spesso anche per la vergogna delle vittime, che non vogliono rivelare di essere stati magari disattenti o ingenui.

Truffe ma non solo, i carabinieri mettono in guardia i cittadini anche dai furti che avvengono da parte di malfattori che si presentano sulla porta di casa, spesso al mattino o nel primo pomeriggio, quando a bussare è un finto operatore di un gestore telefonico o dell’energia elettrica o del gas, che chiede con un pretesto di entrare in casa per delle verifiche.

Venditori ambulanti, che con la scusa di mostrare meglio la merce si introducono nelle abitazioni e distraendo la vittima, chiedendo semplicemente un caffè o un bicchiere d’acqua, poi rimasti qualche minuto da soli riescono a frugare nei cassetti o nelle borse, rubando denaro o gioielli.

Chi viene derubato o truffato molte volte non riesce a ben descrivere ai carabinieri i dettagli dell’autore perché nel parlare con lui, non ritenendolo pericoloso, è portato a non tenere a mente i particolari della fisionomia, dell’abbigliamento o dell’accento (importantissimo), e ancor meno il modello o la targa della macchina. Ciò rende difficoltosa qualsiasi attività di immediata identificazione.

E poi il web, con decine di siti o applicazioni che danno vita ogni giorno ad un network infinito di possibilità di smercio e rivendita di articoli nuovi e usati da tutto il mondo, attrattiva in questo caso dei più giovani ma non necessariamente. A volte dietro un banale annuncio economico di un prodotto ci sono personaggi ben organizzati che captano le vittime più vulnerabili e le raggirano, in alcuni casi facendosi accreditare il denaro senza inviare alcuna merce, oppure quando sono loro a fingersi interessati o acquirenti, riescono con un escamotage a far fare un bonifico alla vittima a loro favore, a volte addirittura convincendo i malcapitati al telefono a recarsi ad un bancomat per effettuare un versamento sul loro conto.

È assolutamente necessario quindi sradicare il fenomeno facendo prevenzione, sensibilizzando ogni cittadino sulla delicata problematica e fornendogli, al tempo stesso, quei piccoli suggerimenti che permettono di alzare il livello di difesa.

Conoscere le più diffuse casistiche di truffe, quelle per via telefonica, per via telematica, o porta a porta, proprio per alzare il livello di attenzione in quei momenti della giornata in cui invece si tende ad aprirsi e fornire la propria disponibilità.

Sul territorio della Compagnia di Sanluri l’Arma esprime complessivamente 14 presidi su ben 28 aree urbane, le caserme sono senz'altro indispensabili per recepire ed accogliere le istanze dei cittadini, ma è compito dei carabinieri ogni giorno uscire in strada, proiettarsi verso la popolazione e le fasce più deboli, verso gli anziani che frequentano le numerose parrocchie, nelle biblioteche o sale comunali come nei parchi cittadini o nelle piazze. Da qui l’iniziativa che continua ormai da mesi, lavorando insieme con i parroci e con i sindaci sono stati coinvolti dai carabinieri circa 400 cittadini nelle ultime settimane.

I Carabinieri sono stati presenti in incontri organizzati a Sanluri, presso l’Associazione Nazionale Carabinieri, a Lunamatrona presso la sala Consiliare del Comune, a Samassi presso la Pro Loco, a Setzu presso la Chiesa Sant’Ignazio, e presso la sala comunale, a Barumini presso la Chiesa dell’Immacolata Concezione, a Las Plassas presso la Chiesa Santa Maria, a Guamaggiore nella Piazza Mater Dei, a Gesturi nel parco cittadino, a Segariu presso il Centro aggregazione per anziani, a Nuraminis presso la sala convegni Montegranatico, a Serrenti presso la Chiesa Beata Vergine Maria, a Villamar presso la sala Maiorchina e a Serramanna presso l’associazione per anziani “Anni d’Argento”.

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