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Trattori a Sanremo ma non sul palco. Da Roma: “Se Lollobrigida non ci riceve, entreremo in città”.

Sanremo, 8 Fevb 2024 - Alla fine, l'accordo si è trovato: nella serata di venerdì 9, domani, Amadeus, conduttore e direttore artistico del 74esimo Festival della Canzone italiana di Sanremo, leggerà un comunicato degli agricoltori che stanno protestando in tutta Italia, e all'estero, contro le politiche di settore dell'Unione europea. I manifestanti del comparto agricolo allestiscono presidi e organizzano cortei di trattori ormai da più di una settimana. Non saliranno sul palco del Teatro Ariston, quindi, i rappresentanti di Riscatto agricolo, giunti nella città ligure per “invadere” l'evento televisivo italiano più importante dell'anno e portare sul palco le proprie istanze.

Arrivati all'alba nella frazione di Bussana, i sette trattoristi sono partiti ieri sera da Melegnano. Dopo aver percorso 240 km, si sono fermati vicino al mercato dei fiori. Ripartiti, poi, e scortati dalla polizia, in direzione centro, dove si trova il Teatro Ariston. Ora hanno raggiunto la passeggiata Trento e Trieste, nel presidio della mucca Ercolina con la vitellina Giulia. Polizia e Digos presidiano.

“Non abbiamo trovato l’accordo con la Rai, ma ora non possono ritirare l’invito, non farebbero una bella figura” aveva detto a LaPresse Filippo Goglio, uno dei leader del movimento Riscatto Agricolo, partito ieri sera da Melegnano. “Noi puntiamo a salire sul palco dell'Ariston” aveva confermato all'Adnkronos Davide Pedrotti, uno dei leader del movimento. “Solo 5 minuti per spiegare le nostre ragioni ai cittadini italiani”. Ma appunto, come si è detto più sopra, la quadra si è trovata.

Ma è Roma il fronte “ancora caldo” della protesta: “Se non avremo risposte i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi” per Roma. Lo dice Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, parlando di un “ultimatum” al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Vogliamo un incontro con il ministro ma finora nessuno ci ha contattato - aggiunge Papa -, la manifestazione di domani a San Giovanni è l'unico risultato positivo di questi giorni e domattina i nostri dieci trattori si muoveranno dal presidio scortati dalle forze dell'ordine”. Ma se il ministro non risponderà all'ultimatum che scade sabato alle 12, conclude, i trattori “andranno liberi per la città”.

Un centinaio di trattori si sono messi in marcia stamani, a Potenza, dal punto di incontro limitrofo alla strada statale Basentana verso la sede istituzionale del Consiglio regionale della Basilicata. Una lunghissima carovana sta attraversando una zona importante del capoluogo lucano, condizionando inevitabilmente il traffico cittadino, che culminerà con il sit-in di mobilitazione e la consegna di un documento nel quale saranno elencate le richieste all'Assemblea lucana. Tra esse, l'istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga soprattutto gli operatori del settore, per studiare misure idonee al comparto agricolo lucano; la riduzione del prezzo del gasolio agricolo e dell'acqua per uso in agricoltura; fondi idonei per compensare il mancato reddito delle produzioni agricole; l'istituzione di un organismo di tutela per determinare il prezzo dei prodotti.

Partiranno domani mattina, invece, con il primo volo per Roma i pastori e gli agricoltori sardi che parteciperanno domani alla grande manifestazione nazionale in piazza San Giovanni. “Saremo un centinaio dalla Sardegna - spiega all'Ansa Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell'isola - e porteremo la voce e la protesta della nostra campagne con la nostra presenza e i nostri striscioni”.

Nel terzo giorno di mobilitazioni degli agricoltori, si estende la protesta in Spagna. A fianco degli agricoltori indipendenti, aderiscono oggi anche le principali associazioni agrarie professionali Asaja, Coag e Upa, che hanno annunciato un calendario di manifestazioni in varie province del Paese fino al prossimo 27 febbraio, al quale si è unita anche Union de Uniones.

A Barcellona, dove ieri sono arrivati 1.250 trattori, dopo aver trascorso la notte in strada, un convoglio di un centinaio di mezzi pesanti blocca la centrale Gran Via e la Diagonal diretti verso il Parlamento catalano, nel parco de La Ciudadela, segnala la polizia stradale.

Da nord a sud della penisola, continuano i blocchi stradali. In Navarra (nord), una trentina di trattori si è concentrata davanti alla casa della presidente del governo regionale, Maria Civite, protetta da un cordone di polizia, come mostrano le immagini riprese da TVE. Colonne di trattori impediscono la circolazione sulla principale autostrada che collega Barcellona a Madrid. E paralizzano punti nodali della circolazione in Castiglia, sul versante orientale della penisola, all'altezza di Vall D'Alba, oltre che nella regione dell'Estremadura, in provincia di Palencia, informa la polizia stradale.

Interrotta per il terzo giorno l'autostrada che collega Siviglia, in Andalusia, a Cadice. Obiettivo degli agricoltori è bloccare alcuni dei principali centri logistici di distribuzione, come il porto di Castellon e l'aeroporto di Jerez. Le principali organizzazioni agrarie fanno appello all'unità di azione, per rivendicare una flessibilità della normativa ambientale europea, accordi commerciali più giusti con Paesi terzi alla Ue e aiuti per la crisi provocata dalla siccità, segnala Asaja in una nota.

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