Tel Aviv, 9 Gen 2024 - L'IDF annuncia di aver ucciso il responsabile del lancio dei missili di Hamas dal territorio della Siria, Hassan Achasha, a Beit Jan. Una dichiarazione afferma che Achasha aveva guidato cellule terroristiche missilistiche dall'inizio della guerra, scrive il Jerusalem Post. Inoltre, l'IDF ha affermato che non permetterà il lancio di razzi su Israele dal territorio siriano, nemmeno da parte delle milizie, e che riterrà responsabile il governo siriano.
Israele è entrato in una "nuova fase" nella guerra ingaggiata a Gaza contro Hamas. Lo ha detto al New York Times il portavoce militare Daniel Hagari. "E' iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti", caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ha precisato Hagari a poche ore dall'arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.
Tra tutto questo l'Egitto sta intensificando i suoi sforzi per un cessate il fuoco a Gaza e sottolinea il ruolo centrale svolto dall'Autorità nazionale palestinese, "nonché la necessità di adottare tutte le misure per fornire sostegno all'Autorità nell'adempimento del suo ruolo". Lo riferisce il portavoce della presidenza egiziana Ahmed Fahmy dopo l'incontro tra il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sissi e quello palestinese Abu Mazen, che ha appena lasciato Il Cairo alla volta di Amman, in Giordania.
Un membro del parlamento israeliano, Ahmad Tibi, ha affermato: "Questo è il modo in cui i nazisti parlavano degli ebrei". "Il ministro delle Finanze ha detto che ci sono due milioni di nazisti a Gaza", ha detto Tibi, riferendosi alle dichiarazioni di Bezalel Smotrich. "È così che si legittima il genocidio".
Tibi ha fatto questi commenti dopo che un altro membro della Knesset, Oded Forer, ha detto che sta lavorando per far espellere dal parlamento il deputato Ofer Cassif per il suo sostegno pubblico a una mozione sudafricana presentata alla Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di genocidio.
Sia Smotrich che il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir hanno chiesto la "migrazione volontaria" dei palestinesi da Gaza.
"Il più grande sito di fabbricazione di armi di Hamas" scoperto "dall'inizio della guerra": così il portavoce militare israeliano Danel Hagari ha illustrato ai giornalisti diversi edifici ispezionati a Bureij, a pochi chilometri da Gaza, che avrebbero dovuto ospitare impianti industriali e sarebbero invece stati trasformati in depositi in cui assemblare e immagazzinare razzi.
Manifestanti pro-palestinesi bloccano i maggiori ponti e tunnel di New York causando forti disagi alla circolazione. Chiedendo il cessate il fuoco a Gaza, i manifestanti bloccano le entrate del ponte di Brooklyn e di quelli di Manhattan e Williamsburg. I manifestanti hanno anche bloccato l'Holland Tunnel, il tunnel sotto il fiume Hudson che collega New York con il New Jersey.
Centinaia di manifestanti hanno bloccato tutte le maggiori strade di accesso a New York in un'ondata di manifestazioni per chiedere un cessate il fuoco a Gaza.
Per circa un'ora e mezza, tra le 9,40 e le 11,15, vi sono state tensioni tra automobilisti e manifestanti. La polizia ha arrestato in tutta la città 325 persone.
I sit-in con richieste di cessate il fuoco e slogan pro-Palestina sono stati organizzati sul Brooklyn Bridge, sul Manhattan Bridge, su quello di Williamsburg e nell'Holland Tunnel, paralizzando il traffico nell'ora di punta. Davanti al muro dei manifestanti, un automobilista ha aggredito uno di loro e ha cominciato a urlare: "Levatevi di torno, ho una figlia a Brooklyn che mi aspetta". L'uomo è rientrato in macchina, ha acceso il motore e ha cominciato ad andare avanti, i manifestanti lo hanno lasciato passare. A metà mattina la situazione è tornata alla normalità, ma centinaia di persone sono state portate via dalla polizia e caricate su autobus fatti arrivare dal dipartimento.
Infine il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il movimento filo-iraniano libanese non vuole l'allargamento del conflitto ma che Israele cessi i suoi attacchi. Parlando alla folla durante le esequie di un combattente di Hezbollah ucciso nel sud del Libano, Raad ha affermato che il Partito di Dio "non vuole che la guerra si estenda, ma che l'aggressione (israeliana) finisca". "Ma è certo che se Israele vuole espandere il conflitto, attaccando il nostro paese, noi andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce", ha detto Raad, che ha perso uno dei suoi figli ucciso in un raid israeliano a novembre.











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