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Manovra, via libera finale della Camera con 200 sì, 112 voti contrari e 3 astenuti. Rinnovo del cuneo fiscale per il 2024.

Roma, 29 Dic 2023 - Il 29 dicembre 2023, l'Aula della Camera ha approvato definitivamente la Manovra 2024, contenuta nel Ddl di bilancio, con 200 sì, 112 no e 3 astenuti Il voto conferma l'impalcatura del provvedimento decisa lo scorso 16 ottobre dal Consiglio dei ministri e recepisce in toto, senza alcun cambiamento, le modifiche apportate in Senato.

Il provvedimento, che esce dalla seconda lettura senza essere stata modificata e senza voto di fiducia.  La manovra vale circa 24 miliardi, che salgono a 28 con l'aggiunta dei primi decreti attuativi della delega fiscale, viene finanziata con un extra deficit da 15,7 miliardi combinato con il rincaro delle accese sui tabacchi e una revisione della spesa sui ministeri e sui trasferimenti agli enti locali. Per i prossimi anni il testo delinea anche lo scenario di una possibile razionalizzazione delle partecipazioni statali da cui incassare fino a 20 miliardi.

Le misure portanti della Manovra sono il rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale per circa 10 miliardi e il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego per 5 miliardi. A questi si aggiungono 3 miliardi per il fondo sanitario.

Il rinnovo del taglio del cuneo fiscale prevede un aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e autonomi, con un beneficio medio di circa 200 euro a trimestre. Il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego prevede un aumento medio di circa 80 euro al mese per i dipendenti statali, con un recupero di parte del potere d'acquisto perduto negli ultimi anni.

I 3 miliardi destinati al fondo sanitario saranno utilizzati per potenziare il Servizio sanitario nazionale, in particolare per ridurre le liste d'attesa.

L'approvazione della Manovra è avvenuta dopo 4 giorni di lavori alla Camera, tra le polemiche vibranti da parte delle opposizioni per l'impossibilità di qualsiasi tipo di intervento nel passaggio a Montecitorio.

Le opposizioni hanno criticato l'approvazione della Manovra in tempi così brevi, senza alcuna possibilità di apportare modifiche. Hanno inoltre contestato la scelta di destinare una parte significativa delle risorse a misure che, a loro dire, non sono efficaci nel sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e delle imprese.

In particolare, hanno criticato il rinnovo del taglio del cuneo fiscale, che a loro dire è una misura inadeguata perché beneficia maggiormente i redditi più alti. Hanno anche criticato il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, che a loro dire è una misura troppo costosa e che non porterà a un miglioramento della qualità dei servizi pubblici.

Il governo ha difeso l'approvazione della Manovra in tempi brevi, affermando che era necessario approvarla entro la fine dell'anno per dare certezze alle famiglie e alle imprese. Ha inoltre affermato che le misure contenute nella Manovra sono efficaci nel sostenere il potere d'acquisto e nella crescita economica.

In particolare, il governo ha affermato che il rinnovo del taglio del cuneo fiscale è una misura che beneficia di tutti i lavoratori dipendenti, compresi quelli con redditi bassi. Ha anche affermato che il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego è una misura necessaria per garantire la competitività dell'Italia e per migliorare la qualità dei servizi pubblici.

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