Roma, 28 Dic 2023 – Si del Consiglio dei Ministri a un decreto ad hoc con il nuovo intervento sul Superbonus, sulla base dell'intesa raggiunta tra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il vicepremier Antonio Tajani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano prima dell'avvio della riunione.
"Nessun cittadino onesto sarà penalizzato perché lo Stato mantiene i propri impegni. Grazie all'iniziativa e alla determinazione di FI è stato infatti raggiunto un accordo sui bonus edilizi" afferma Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. "Con apposito decreto del Cdm continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12. Il bonus edilizio al 110% resta comunque per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori".
Salta, sempre secondo quanto si apprende da fonti di governo, la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita. Quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale.
Per quanto riguarda le pensioni il governo sarebbe pronto ad un altro cambio di rotta, concedendo ai medici di poter andare in pensione a 72 anni in deroga alle norme della legge Fornero. C'è poi il tema dello smart working: con il decreto anticipi il lavoro agile è stato prorogato, fino al 31 marzo, ma solo nel settore privato, sia per i fragili che per i genitori di under 14. Resta invece il nodo del pubblico, dove lo smart working attualmente è consentito (fino al 31 dicembre) solo ai lavoratori fragili.
C'è la questione dehor, gli spazi esterni concessi agli esercenti, che hanno già ottenuto un altro anno di proroga con il ddl concorrenza, e anche la fine del mercato tutelato del gas (che terminerà il 10 gennaio) come fatto per quello dell'elettricità, e non la richiesta di prorogare le graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici.
Approvati definitivamente altri quattro decreti legislativi attuativi della delega fiscale del Governo Meloni, provvedimenti che vanno nella direzione di migliorare e semplificare il sistema fiscale italiano. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi, spiegando che si tratta di quattro dlgs su: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, Statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3. Il Governo, sottolineano le stesse fonti, “procede speditamente sull’attuazione della delega e chiude il 2023 rispettando tutti gli obiettivi che si era prefissato. Nel 2024 verrà, quindi, definitivamente completata la rivoluzione fiscale che l’Italia aspetta da più di 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese”.











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