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Dal vertice Nato focus sulla guerra in Ucraina, “improbabile che Kiev cacci i russi nel 2024”.

Bruxelles, 30 Nov 2023 - "È importante che il rispetto del diritto umanitario valga per tutti i conflitti". Diritti umani nel conflitto in Israele, ma è la guerra in Ucraina il vero focus della due giorni dei ministri degli esteri della Nato a Bruxelles. Il conflitto in Ucraina proseguirà per tutto il 2024. Anche perché "la Russia ha accumulato una grande riserva missilistica in vista dell'inverno", ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a termine del vertice.

Presente il ministro degli esteri ucraino. "Dobbiamo continuare a combattere, l'Ucraina non mollerà, vogliamo riconquistare i territori sul confine riconosciuto del 1991", ha detto Kuleba negando uno "stallo" nel conflitto, ma affermando che sarebbero state "ricevute solo 300.000 munizioni sul milione promesso".

Gli ucraini "continueranno inevitabilmente a condurre" la loro controffensiva, magari cercando di organizzare le operazioni "in maniera diversa", ma è "improbabile" che potranno cacciare i russi "da tutti i territori occupati già nel 2024", trapela inoltre dall'analisi di un alto funzionario della Nato che ha accesso ai report dell'intelligence. Pur giudicando "straordinari" i successi raggiunti sinora dalle forze ucraine, la fonte reputa che l'approccio "debba cambiare" poiché, in caso contrario, "ciò che abbiamo visto a Bakhmut o ad Avdiivka diventerà la norma". 

Nel corso della ministeriale Esteri “abbiamo confermato l'impegno a sostegno dell'Ucraina, anche in vista della presidenza italiana del G7”, ha assicurato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani che ha avuto bilaterali a margine con l'omologo ed ex-premier britannico Cameron e la ministra degli esteri finlandese sul tema migranti.

Secondo la lettone Krisjanis Karins “serve però dare un segnale chiaro sul percorso di avvicinamento dell'Ucraina all'Alleanza Atlantica” e dare all'Ucraina una road map per l'accesso alla Nato", "un conto sono le promesse di adesione, altra cosa è la fornitura di una chiara road map con le tappe per l'ingresso nell'Alleanza". 

Sostegno all'Ucraina confermato anche da Berlino. "La visione dell’Ucraina sta scomparendo dall’opinione pubblica: questo è fatale. Gli attacchi della Russia alle infrastrutture civili sono più gravi che mai. Ecco perché dobbiamo lavorare tutti per estendere ulteriormente lo ‘scudo di protezione’ invernale per l’Ucraina", ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. "Il futuro dell’Ucraina risiede nell’Ue e nella Nato","gli standard, la pianificazione delle capacità e la riforma delle forze armate dell'Alleanza sono fondamentali in questo percorso. La Germania dona altri 11,5 milioni di euro al Fondo fiduciario Nato-Ucraina", ha sottolineato Baerbock. 

Il Segretario di Stato Antony Blinken nega la stanchezza degli alleati e ribadisce il sostegno a Kyiv annunciando che domani sarà in Israele. "Più ostaggi torneranno a casa, più assistenza arriverà" ha spiegato il capo della diplomazia statunitense. 

Per quanto riguarda il fronte russo, il Dipartimento di Stato americano è convinto che, il presidente russo Vladimir Putin non farà la pace in Ucraina prima di conoscere i risultati delle elezioni americane del 2024. Una possibile vittoria dell'ex presidente Donald Trump potrebbe mettere in crisi il sostegno occidentale a Kiev dato che il magnate, principale candidato alla nomination presidenziale repubblicana, ha criticato aspramente il sostegno degli Stati Uniti a Kiev.

L'Alleanza ha ribadito il suo sostegno all'Ucraina sapendo che un accordo di pace nel prossimo anno è improbabile. "Putin non avrebbe intenzione di arrivare alla pace prima di vedere il risultato delle nostre elezioni", ha detto un alto funzionario Usa, che ha parlato a condizione di anonimato specificando ai giornalisti che si tratta di una "premessa ampiamente condivisa". 

Non è un mistero che nonostante l'appoggio totale del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden a Kiev sin dall'inizio del conflitto cominciato nel febbraio 2022, ulteriori finanziamenti per l'Ucraina sono bloccati dalla Camera dei Rappresentanti controllata dai repubblicani. L'invito a recarsi in Ucraina per vedere di persona la portata del conflitto fatto dal presidente Zelensky è per il momento ignorato da Trump nonostante l'ex presidente Usa abbia più volte dichiarato di poter porre fine alla guerra in 24 ore, qualora venisse rieletto.

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