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Ritrovato il corpo di Giulia rapinata e alla fine uccisa dal suo fidanzato Filippo. Scomparsi da diversi giorni e ieri si era scoperto che il giovane l’aveva aggredita per strada e poi caricata in macchina. Oggi la macabra scoperta.

Venezia, 18 Nov 2023 - La conferma ufficiosa ma non ufficiale è che il corpo di giovane donna trovato stamane dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, è di Giulia Cecchettin. Come infatti dichiara il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, all'Ansa: “Il corpo dovrebbe essere il suo ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma”. Ed è sempre il procuratore capo di Venezia a rivolgere un appello a Filippo Turetta: “Rivolgo un appello al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia) - ha proseguito Cherchi, incontrando la stampa - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.

La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell'arrivo del Pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest'ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri, che stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis

Arrivano i primi commenti da parte degli famigliari della giovane: “Non c’è più niente da dire, Filippo ha ucciso mia cugina. Spero che trovino quel vigliacco, se non si è già ammazzato anche lui”. Così a LaPresse Giovanni, il cugino di Giulia. Intanto, la sorella della 22enne posta su Instagram una foto di entrambe in bianco e nero: “Rest In Power. I love you” scrive Elena Cecchettin.

“Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell'ordine” commenta in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l'avvocato Stefano Tigani che, con l'associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.

Le tapparelle di color verde sono completamente abbassate nell'appartamento dove vive la famiglia di Filippo Turetta, segno che darebbe l'indicazione non ci sia nessuno dentro. La piazzetta antistante al complesso residenziale, nel centro di Torreglia (Padova), è presidiata da uno sparuto gruppo di giornalisti. I genitori di Fabio Turetta sono usciti questa mattina dopo essere stati convocati dai carabinieri e nessuno tra i media li ha visti più rientrare. L'avvocato della famiglia, Emanuele Compagno, si nega e preferisce il silenzio.

È in corso il riconoscimento della salma, per confermare ufficialmente che sia quella della giovane scomparsa da una settimana assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. Stando alle prime informazioni, il corpo è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. A poca distanza da dove è stato trovato il corpo, in un parcheggio utilizzato dai villeggianti per posteggiare roulotte e camper, è stata ritrovata una Fiat Grande Punto. I carabinieri stanno verificando la corrispondenza del numero di targa con quella di proprietà di Filippo Turetta. Anche se non dovrebbe essere quella dell'ex fidanzato di Giulia. La zona di Barcis si trova lungo la direttrice che l'auto avrebbe seguito nella fuga - tracciata dai varchi elettronici.

La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale, quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il softwar eaveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l'alert per il transito dell'automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l'attenzione dei Carabinieri.

Intanto, è stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Lo apprende l'Ansada una fonte qualificata, in conferma di una notizia anticipata da Il Messaggero. Nessuna traccia, invece, per il momento, di una presenza anche in Alto Adige, che dista solo pochi chilometri da Lienz.

Secondo quanto apprende LaPresse, il corpo presenta addosso gli stessi abiti che la 22enne indossava al momento della scomparsa. La procura e i carabinieri riceveranno a breve i risultati degli esami sulle macchie di sangue repertate sul marciapiede della strada vicinale della zona industriale a Fossò (Venezia), distante 6 km da Vigonovo. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei famigliari.

Da ieri Filippo Turetta è indagato dalla Procura di Venezia per l'ipotesi di tentato omicidio. Per lui è stato spiccato il mandato d'arresto europeo. A complicare la posizione del ragazzo è un video nel quale lo si vedrebbe aggredire a mani nude Giulia Cecchettin la notte di sabato scorso. Il filmato è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento "Dior" di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa. Nelle immagini si vedrebbe poi il giovane caricare Giulia, sanguinante nella sua auto.

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