Kiev, 2 Nov 2023 - I militari russi avrebbero cercato di avanzare in direzione di Vuhledar, ma i soldati ucraini li avrebbero fermati, secondo quanto riferisce il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, sui suoi profili social: "Ho ricevuto informazioni sulla situazione al fronte. C'è stato un tentativo da parte del nemico di avanzare in direzione di Vuhledar, ma i nostri soldati lo hanno fermato, infliggendo pesanti perdite al nemico: decine di pezzi di equipaggiamento, molti morti e feriti. Sono in corso anche le operazioni difensive ad Avdiivka e le nostre operazioni offensive nel sud".
Quella in Ucraina è ormai una guerra di "posizione" e di "logoramento" che favorirà la Russia, permettendole di riorganizzarsi e di minacciare non solo le forze ucraine ma "lo Stato stesso". Quella del comandante delle forze armate di Kiev, Valeriy Zaluzhny, in un'intervista all'Economist, suona come la prima ammissione che la controffensiva cominciata all'inizio di giugno non ha raggiunto i risultati sperati. Dichiarazioni che seguono di pochi giorni un lungo articolo di Time in cui alcuni collaboratori di Volodymyr Zelensky riconoscono le difficoltà nel continuare le ostilità, facendo capire che il presidente rimane il solo a credere in una vittoria militare sul campo.
Mosca esulta. "No, il conflitto non è in stallo", afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, assicurando che "la Russia continua incessantemente la sua operazione militare speciale e tutti gli obiettivi fissati devono essere raggiunti".
Il generale Zaluzhny è tornato a ribadire le necessità delle forze armate ucraine per continuare il conflitto, in particolare per quanto riguarda le forze aeree e la guerra elettronica. Ma ha ammesso che "è limitata" anche la capacità di addestrare riserve sul territorio ucraino e che ci sono cittadini che si sottraggono al dovere di andare a combattere.
Il presidente russo Vladimir Putin ha intanto firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Una decisione dal valore solo simbolico, visto che il trattato, del 1996, non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo hanno ratificato. Mosca non esegue comunque questo tipo di test dal 1990 e gli Usa dal 1992. La ripresa dei test nucleari russi, ha sottolineato recentemente il vice ministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, è possibile solo come risposta a eventuali test americani.
Nonostante tutti guardano alla guerra del vicino Oriente, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in una conversazione telefonica oggi, ha confermato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky "l'incrollabile impegno dell'Ue per l'assistenza a lungo termine di carattere finanziario, militare e umanitario" all'Ucraina, "per tutto il tempo necessario". Lo riferisce lo stesso Michel via social.
Raffica di sanzioni Usa contro individui e aziende in Turchia, Cina ed Emirati Arabi accusati di favorire la guerra della Russia contro l'Ucraina, inviando a Mosca beni a duplice uso, civile e militare. "La Russia ha delocalizzato la produzione di tecnologia, attrezzature e altri beni di cui ha bisogno per le sue forze armate, facendo affidamento su fornitori di altri paesi per acquisire questi materiali", ha spiegato il Dipartimento del Tesoro americano. Le ultime sanzioni riguardano 130 nuovi target. Tra loro c'è il cittadino turco Berk Turken per il suo ruolo in una rete di appalti con legami con i servizi di intelligence russi, insieme a un network con sede negli Emirati Arabi Uniti per il suo presunto coinvolgimento in finanziamenti illeciti alla Russia russa. Le sanzioni prendono di mira anche la base industriale interna della Russia, sostenendo che Mosca l'ha riorientata "per garantire che la macchina da guerra possa sostenersi da sola". Un altro ambito è quello dei servizi finanziari, con sanzioni introdotte nei confronti di sette banche con sede in Russia. Il Dipartimento di Stato Usa, dal canto suo, ha emesso quasi 100 sanzioni: nel mirino aree come la futura produzione di energia e le entrate energetiche della Russia, il settore minerario e dei metalli, nonché gli appalti per la difesa. A sua volta il dipartimento del commercio ha annunciato di aver sanzionato 13 entità (12 in Russia e una in Uzbekistan) per aver sostenuto l'esercito russo attraverso l'approvvigionamento, lo sviluppo e la proliferazione di droni russi.
La Russia probabilmente ha perso almeno quattro lanciarazzi terra-aria (SAM) a lungo raggio a causa degli attacchi ucraini nell’ultima settimana, secondo quanto si legge nel quotidiano aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa britannico. Il 26 ottobre 2023, i media russi hanno riferito che tre lanciatori russi SA-21 erano stati distrutti nella regione di Lugansk. Fonti ucraine hanno riferito di ulteriori perdite della difesa aerea russa in Crimea. Secondo Londra, queste perdite sono state causate dall'introduzione sul campo di battaglia da parte dell'Ucraina di moderne armi di precisione. Per compensare le perdite in Ucraina, la Russia potrebbe dover disattivare i sistemi di difesa aerea da altre località, anche all'interno della Russia, indebolendo le sue difese










Comments are closed.