Gaza, 2 Nov 2023 – Sarebbero almeno 195 i palestinesi uccisi in due serie di attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabalia a Gaza tra martedì e mercoledì, secondo un ufficio stampa governativo gestito da Hamas. Circa 120 persone risultano ancora disperse sotto le macerie e almeno altri 777 sono rimasti feriti.
Le forze armate israeliane hanno affermato di aver preso di mira e ucciso ieri Muhammad Asar, il comandante della flotta di missili guidati anticarro di Hamas, mentre martedì l'obiettivo era uccidere Ibrahim Biari, un comandante chiave di Hamas collegato all'attacco contro Israele del 7 ottobre.
Ieri l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che l'attacco aereo israeliano sul campo di Jabalia potrebbe costituire un crimine di guerra.
In Libano, Hezbollah annuncia di avere abbattuto un drone israeliano armato con un missile aria-terra. Israele conferma di avere lanciato il drone ma sostiene che il mezzo non ha sofferto alcun danno e che il sito della “cellula terroristica” che ha sparato al drone è stata a sua volta colpita. Non esiste al momento una verifica indipendente di tali affermazioni delle due parti.
È la seconda volta in questa settimana che Hezbollah dice di avere distrutto un velivolo israeliano, in questo caso sopra due insediamenti dalla parte libanese della frontiera. Gli scambi di missili e colpi di artiglieria tra Israele ed Hezbollah sono frequenti, in questi giorni di guerra aperta nella Striscia di Gaza.
L'amministrazione Biden ritiene che il premier israeliano Benjamin Netanyahu abbia i giorni contati a causa delle conseguenze della guerra a Gaza. Il presidente americano ha fatto presente indirettamente questa convinzione allo stesso leader dello Stato ebraico durante la sua visita in Israele il mese scorso, suggerendo di pensare alle lezioni che vorrebbe trasmettere al suo successore. Lo ha riferito Politico, citando due alti funzionari dell'amministrazione.
Secondo una terza fonte, Washington si aspetta che Netanyahu possa rimanere al potere solo per pochi mesi o fino alla fine della fase iniziale dell'incursione di terra israeliana a Gaza. Tuttavia, tutti i funzionari hanno riconosciuto l'imprevedibilità della politica israeliana, che potrebbe inficiare le loro previsioni. Il timore è che Netanyahu possa decidere di intensificare il conflitto nel tentativo di garantirsi la sopravvivenza politica.
"Penso che abbiamo bisogno di una pausa. Una pausa significa dare tempo per far uscire i prigionieri".
Lo ha detto il presidente americano Joe Biden durante un evento elettorale in Minnesota, dopo che un membro del pubblico aveva gridato: "Come rabbino ho bisogno che lei chieda un cessate il fuoco adesso". Non è chiaro se Biden si riferisse agli ostaggi di Hamas, che pretende per il loro rilascio un cessate il fuoco, o alle centinaia di migliaia di civili che sono intrappolati nella striscia di Gaza.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha affermato che il bombardamento da parte di Israele del campo profughi palestinese a Jabalia, nella Striscia di Gaza, potrebbe costituire un crimine di guerra. "Dato l'elevato numero di vittime civili e l'entità della distruzione a seguito degli attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabalia, temiamo seriamente che si tratti di attacchi sproporzionati che potrebbero equivalere a crimini di guerra", ha scritto l'agenzia Onu su X.
Il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, ha condannato la violenza perpetrata dai coloni in Cisgiordania, definendola "incredibilmente destabilizzante e controproducente per la sicurezza a lungo termine di Israele oltre ad essere, ovviamente, estremamente dannosa per i palestinesi". La situazione nei Territori occupati, già tesa e segnata negli ultimi mesi da un crescente livello di provocazioni e violenze da parte dei coloni nei confronti dei palestinesi, è peggiorata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre.
Nei giorni scorsi i media israeliani hanno riferito dell'allarme al riguardo trasmesso dallo Shin Bet al governo, segnalando un aumento della violenza dei coloni e degli scontri con i palestinesi. "Questi incidenti probabilmente daranno fuoco alla zona" e danneggeranno lo sforzo bellico contro Hamas, ha affermato una fonte citata da Channel 12. Dai vertici sarebbe arrivata la richiesta ai ministri di estrema destra, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, di contribuire ad abbassare i toni invece che infiammarli.
Gli Stati Uniti non sostengono una dislocazione permanente di abitanti di Gaza fuori della Striscia: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing a bordo dell'Air Force One.
"Il mio fermo messaggio al nostro staff e alla popolazione di Gaza è che l'Unwra rimarrà" a Gaza. E' quanto rende noto l'agenzia Onu per i profughi palestinesi sul social X, precisando che "70 colleghi sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre".










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